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Sento una leggera carezza sulla mia guancia, continuo a tenere gli occhi chiusi, beandomi di quel contatto così leggero.

Nella mia mente riaffiorano tutti i ricordi della sera precedente; collego subito che quel tocco tanto delicato e dolce proviene dal ballerino che la sera prima mi ha ospitato.

Non deve essersi reso conto che io sia sveglia, perciò continua quella sua danza sul mio viso.

Io, dal mio canto, continuo a far finta di dormire, forse semplicemente per il fatto che mi sto rilassando più del dovuto.

La sua mano si sposta prima sulla mia fronte, poi sul mio naso ed infine sul mio collo. Mi lascia talmente tanti di quei brividi che alla fine mi convinco di dover simulare il mio essermi svegliata. 

Lentamente apro gli occhi, mugugnando qualcosa di incomprensibile e lo vedo ancora affianco a me, nella stessa posizione in cui ieri ci siamo addormentati. Lui, vedendo i miei occhi aperti, ferma il suo movimento e mi sorride.

C:"Buongiorno, come hai dormito? Ti sei svegliata altre volte?" comincia a farmi domande a raffica. Io:"Buongiorno, troppe domande, aspetta" dico facendolo ridere, ma continuo subito dopo.

Io:"Non mi sono svegliata più, ho dormito bene. Anzi grazie, altre persone mi avrebbero mandato a quel paese se li avessi svegliati di notte per un po' d'acqua" lui sorride e gioca con una ciocca dei miei capelli.

C:"Guarda, ero molto tentato dal cacciarti via dopo un paio di calci che mi hai tirato stanotte".

Io:" Oddio, davvero? Mi dispiace un sacco. Non ti disturbo più, promesso". Lui vedendo la mia reazione scoppia a ridere in maniera sonora, ignorando il fatto che sicuramente sono le sei del mattino e tutti i cantanti nelle stanze affianco dormono. 

C:"No ma tu dovevi vedere la faccia che hai fatto" dice continuando a ridere, io lo guardo male.

Io"Ma cos'hai da ridere? Io sono seria" lui sorride aggiustando la testa sul cuscino.

C:"Io scherzavo, scema. Anche se mi tiri i calci non fa niente, disturba quando vuoi...no vabbè però ogni tanto fammi dormire" dice ripensandoci e prendendomi in giro.

Io mi stropiccio gli occhi ancora ridendo, credo proprio che dovremmo alzarci.

Io:"Per quanto io ami farmi prendere in giro, a prima mattina soprattutto da un ragazzo che pare più rincoglionito di me, mi sa che dobbiamo alzarci, abbiamo lezione" dico ironica, lui finge di rimanere ferito dalle mie parole, ma subito si alza, aspettando che lo faccia anche io.

Insieme come due zombie ci avviamo in cucina dove troviamo ben cinque paia di occhi che ci guardano maliziosi. Io con molta nonchalance mi avvicino alla macchinetta del caffè e me ne preparo uno.

Christian invece dal canto suo, apre la lavastoviglie ancora piena di piatti puliti e recupera una tazza.

Ci sediamo involontariamente vicini, io sorseggio il mio caffè, lui inzuppa i pan di stelle nel latte caldo.

Tutti sono fin troppo in silenzio e sento lo sguardo dei cinque ballerini bruciarmi addosso. 

Io:"Avete finito di osservare così tanto? Siete inquietanti" sbotto ad un certo punto alzando lo sguardo dalla tazzina. 

S:"Perché non eri nel tuo letto stamattina?" chiede Serena con la palese faccia di chi non vede l'ora di dirti qualcosa.

Io:"Genio, forse perché non ho dormito nel mio letto?" dico sarcastica e sento il ballerino affianco a me ridere.

M:"Capitan ovvio, buongiorno, ha dormito bene?" dice Mattia prendendomi in giro.

Io:" Si, ho dormito bene, grazie per l'interesse" rispondo con lo stesso tono.
D:"Chissà perché" sussurra Dario facendosi sentire da tutti che ridono. 

Vivere tre viteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora