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Le note di "Before I go" riempiono la sala 2. Danzo sotto lo sguardo attento della maestra Celentano.

Faccio particolare attenzione ad applicare tutte le correzioni che precedentemente mi sono state date.

La musica termina e mi accascio al suolo stremata. Respiro davvero molto a fatica, visto che è la quinta volta che ripeto questa coreografia nella stessa lezione.

"Molto meglio, stendi di più i piedi nei salti" afferma mentre ricontrolla gli appunti.

Ieri, quando ho parlato con Raimondo della possibilità di fare qualche lezione aggiuntiva con la maestra, pensavo di non ottenere una risposta positiva.

Invece, si è dimostrato molto contento della mia decisione, puntualizzando però che le coreografie sarebbero state assegnate da lui. E io ero d'accordo.

Ed eccomi qui, che dopo un'interminabile giornata di prove in vista della puntata, rimetto piede in casetta stremata.

Getto in malo modo il borsone in camera e vado a sedermi al bancone, dove Alex e Cosmary stavano cucinando.

A:"Principessa che hai?" mi chiede il ragazzo con i gomiti appoggiati sulla superficie marmorea scura.

Io:"Sono tremendamente stanca" sbuffo.
C:"La maestra non ti ha fatto riposare un attimo, eh? " mi domanda apprensiva la ragazza.

In risposta le sorrido leggermente. Per quanto possa aver soffiato un posto ad una ballerina incredibile, è una persona davvero molto dolce e socievole.

M:"Ragazzi sapete dove teniamo il termometro?" la voce di Mattia mi fa voltare.

M:"Oh, tu sei tornata, hai fatto tardi" mi fa notare, accigliato.
Io:"Eh lo so, ho fatto lezione con la Celentano" rispondo io.

M:"Ah okay, grazie" risponde ad Alex dopo che gli ha dato l'oggetto da lui ricercato.
Io:"Ma hai la febbre?" chiedo non capendo a cosa gli servisse.

M:"Forse ce l'ha Chri" io subito strabuzzo gli occhi e mi alzo.

Io:"E quando volevi dirmelo? Aspetta vengo con te, mi serve la mascherina?" chiedo e lui annuisce.

M:"No anzi vai tu, è dalle 18 passate che mi chiede dove sei e perché non sei tornata dalle lezioni, e bla bla bla" alza gli occhi al cielo.

Io ridacchio e prendo il termometro, recandomi nella loro stanza. La porta è chiusa, busso e un leggerissimo "avanti" mi dà il consenso per entrare.

Davanti ai miei occhi, la figura del mio ragazzo con gli occhi semiaperti, pallido in volto mi accoglie.

Io:"Hey" dico piano e apre gli occhi.
Appena mi vede, sforza un piccolo sorriso.

C:"Mi sei mancata" dice scrutandomi leggermente. Da sotto la mascherina accenno un sorriso e mi avvicino gradualmente a lui.

Io:"Ma che hai combinato?" gli chiedo retorica mentre appoggio una mano sulla sua fronte.

Io:"Sei bollente, ora misuriamo la febbre, poi ti preparo qualche impacco freddo" dico apprensiva e gli dò il termometro.

Mi accomodo sul letto di Mattia a gambe incrociate aspettando di sapere se ha la febbre o meno, anche se sono abbastanza convinta di sì.

C:"Come è andata la tua giornata?" mi chiede ad un tratto.
Io:"Bene, ho ballato tanto" gli rispondo ridacchiando.

C:"Hai pranzato prima?"
Io:"No" affermo guardandolo.
C:"Non devi saltare i pasti" mi rimprovera leggermente e io non rispondo.

Un tintinnio ci fa capire che il termometro si può togliere. Mi alzo e mi avvicino a lui. Recupero l'oggettino vitreo dal suo braccio e leggo la temperatura: 38.5

Vivere tre viteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora