2.5

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Nel frattempo, mentre Irene parla con Carola...

Christian's pov.
Entro in cucina, continuando a pensare, chissà cosa aveva Carola di così importante da dire, che non poteva aspettare nemmeno un paio di minuti.

Oggi mi sento quasi come un astronauta appena atterrato su Marte.

Cammino per la casetta, non sentendo il pavimento sotto i piedi. Sono ancora del tutto scombussolato da questa mattina...

Mi sembra assurdo, però, il fatto che non abbiamo chiuso bene la porta, avrebbe sbattuto molto prima. Qualcosa non mi torna, forse c'era qualcuno?

Scuoto la testa cercando di scacciare quei pensieri, ormai è successo, non ci posso fare nulla.

Anche se sapessi chi fosse lì, non potrei comunque dire nulla.

Nessuno, oltre Mattia, sa con certezza di questi miei controversi sentimenti per la ballerina della stanza rossa; non avrebbe senso fare una scenata.

Per cosa poi?

Mi fermo davanti alla lavagnetta in cucina, per vedere se oggi mi tocca qualcosa da fare.

Guardo l'orologio e mi resta un'altra ora prima di dover fare i pavimenti.

Ritorno in camera per rifare almeno il letto. Appena entro, lo trovo già messo in ordine.

M:"Non c'è bisogno di ringraziare" dice Mattia uscendo dal bagno.
Io:"Grazie frate" dico comunque sedendomi.

M:"Scusami ma, hai dormito qua stanotte sì?" chiede mentra si siede sul suo letto.

Io:"Beh se il letto era da rifare, arrivaci tu" scuoto la testa divertito.

Mi fa davvero ridere come questo ragazzo sia sconnesso per tutto.

M:"Molto spiritoso, vabbè comunque ha dormito pure Ire qua, no?"

Io:"Eh sì, dove vuoi arrivare con questo discorso?" domando, cercando di capire dove i suoi pensieri si stanno spingendo.

M:"No perché io appena mi sono svegliato, non ho visto né te né lei e sapendo che siete due dormiglioni di prima categoria mi è parso strano" conclude soddisfatto del proprio ragionamento.

Io:"Dormiglione? Ma se mi sveglio sempre prima di te?" dico offendendomi.

M:"Ma smettila che se non ti sveglio io, tu non ti alzi e comunque non mi hai ancora risposto" io roteo gli occhi.

Io:"Semplicemente ci siamo svegliati presto perché Dario ci ha fatto uno scherzo e non ci siamo riaddormentati più. Siamo usciti fuori a vedere l'alba" dico nascondendo un piccolo sorrisino, fallendo.

M:"Ma quanto siete smielati" dice, facendo finta di vomitare.

Io:"Due amici non possono vedere l'alba scusami?" alzo il sopracciglio perplesso.
M:"Ma voi due non siete amici" ripete esasperato.

Io:"Ancora con questa storia?" sbuffo.
M:"Fin quando non lo capirai, sì, ancora con questa storia"

Io non gli rispondo. Mi porterà all'esasperazione se continua così.

M:"E che avete fatto? Non penso siate stati senza far nulla e basta"

Io:"Abbiamo parlato" dico vago.
M:"Eh grazie al cazzo frate, voi parlate sempre" dice facendomi ridere.

Io:"Lei mi ha raccontato alcune sue storie da piccola e così via" Mattia annuisce con una faccia molto curiosa.

Io:"Poi mi ha detto che mi vuole bene" dico sussurrando, quasi come se volessi ricreare quell'esatto momento.

M:"Siete peggio di due bambini dell'asilo, ti stai emozionando per questa piccola cosa" ridacchia lui.

Vivere tre viteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora