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decima puntata
Irene's pov.
Oggi si registra.

Sono successe davvero tante cose nelle ultime tre settimane.

È stato aggiunto un banco in più di canto per una ragazza, Sissi. È davvero molto molto brava e abbiamo già legato.

È molto simile a me, s'imbarazza facilmente anche se parla in continuazione.

Mi piace ascoltarla, anche quando parla in inglese, dal momento che sostiene che di essere più brava in quella lingua piuttosto che in italiano.

Spesso abbiamo fatto lunghi discorsi proprio in inglese, venendo sgridate dalla produzione perché dovevamo parlare in italiano.

Inoltre nell'ultima puntata, Ale ha perso una sfida contro un ragazzo di nome Andrea.

Ammetto che un po' mi è dispiaciuto perché era brava, ma d'altra parte quando mi ha rivolto uno sguardo torvo prima di uscire dallo studio, il mio dispiacere s'è dissolto.

Siamo tutti in sala relax, io e Dario proviamo ad abbozzare qualche passaggio del nostro passo a due.

È una coreografia di modern assegnataci proprio da Raimondo. Sono contenta di ballare insieme a lui, piuttosto che con qualcun'altro, qui presente.

Le cose non sono cambiate. O forse una sì. Ormai sto bene, almeno in apparenza, sono riuscita a farmi passare qualsiasi cosa avessi in queste settimane.

Probabilmente questo è dovuto al fatto che ci siamo ignorati del tutto, arrivando a non rivolgerci più la parola, nemmeno buongiorno la mattina, oppure "mi passi una bottiglia d'acqua" in sala.

Ammetto che un po' fa male stare così distanti, ma d'altronde è stata un po' colpa sua.

Entriamo in studio tra i mille applausi del pubblico e la puntata comincia con una torta per celebrare il compleanno della maestra Celentano.

Poco dopo iniziamo ad esibirci noi ragazzi. Per tutta la durata della puntata non mi volto verso il ragazzo al mio fianco nemmeno una volta, finché non viene chiamato per ballare.

Lui scende sorridendo al suo professore e dopo la dimostrazione di Andreas, balla il suo pezzo hip hop.

Appoggio il viso sulle mani, catturando ogni suo minimo movimento. Resto lo stesso incantata ad osservarlo.

Più lo guardo, più sento dentro di me una sensazione di vuoto. Forse non ho superato un bel niente, mi manca da morire.

Ricordo di quando eravamo spensierati sui divanetti nel giardino sul retro, oppure in camera mia, a ridere e scherzare. Se non avessi detto niente, ora staremmo bene.

Certo, io mi sarei scavata un fosso con le mie insicurezze, ma almeno saremmo felici entrambi.

Mattia ogni tanto fa qualche riferimento al fatto che lui non sorrida spesso, oppure che i suoi occhi siano sempre all'in giù, ma ogni volta io cambio argomento rapidamente.

Semplicemente sono fatta così, evito i problemi fin quando non sono troppo grandi per far finta di non vederli, e  ora il ballerino di fronte a me è nitido, non posso fare a meno di non vederlo.

Sospiro appena si risiede accanto a me. Riceve da qualcuno qualche complimento mentre io gli rivolgo semplicemente uno sguardo privo d'espressione.

Sento anche lui sospirare e la puntata va avanti.
M:"È arrivato il vostro momento preferito: dimmi la verità" dice Maria sorridendo.

Questo è un giochino fatto in ogni puntata.
Ognuno di noi aveva la possibilità di scrivere anonimamente bigliettini che riguardassero chiunque, dai professori o professionisti, fino ai nostri compagni.

Vivere tre viteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora