•era doveroso un pensierino per il terzo anniversario delle nostre giraffine•
1/12/2018
La bajour poggiata sul comodino destro illumina fiocamente la stanza di una luce giallastra, ora regna completamente il silenzio, pure il crepitio del caminetto è cessato.
Esistono solo Martino e Niccolò, i loro corpi ancora nudi stesi a qualche centimetro di distanza senza mai sfiorarsi, come se bruciassero, come se non avessero appena fatto l'amore per la prima volta.
I loro petti ancora caldi nonostante il gelo che li avvolge si muovono velocemente mentre si guardano sottecchi emozionati e un poco imbarazzati.
Il cuore di Martino si arrovella di dubbi mentre, ogni volta che incontra i due pozzi verdi del corvino che sotto quella luce sembrano quasi essere ambrati, perde un battito e non trova il coraggio di proferire parola.
Niccolò lo affascina, gli sembra quasi di condividere il letto con una creatura troppo bella e buona per essere vera e, specialmente, sua.
Non sa cosa succederà tra loro, se vivranno un amore senza paura o se, la settimana seguente, sarà già tornato ad essere solo un ricordo il tempo trascorso con lui.Sa che non dovrebbe perdonarlo così facilmente, sa che probabilmente per lui non sarà mai niente di più che uno svago per staccare dalla sua ragazza, ma quando stanno assieme gli sembra tutto così dannatamente sincero.
Ogni volta che Niccolò lo sfiora si sente la persona più preziosa e fragile dell'universo, ogni volta che poggiano le loro fronti l'una all'altra riesce a percepire anche il suo respiro accelerare.E allora perché tutto ciò non è abbastanza per lui? Perché si ostina a cercare l'amore di altri quando Martino, seppur ancora piccolo e inesperto, vorrebbe solo dargli tutto ciò di cui ha bisogno? Puó continuare ad arrovellarsi in eterno ma forse non tocca a lui formulare una risposta.
La pelle candida del rosso inizia a rabbrividire a contatto con il gelo che si infila prepotente da ogni fessura, ha freddo, vorrebbe almeno rivestirsi.
Niccolò, seppur non gli abbia sempre mostrato completa sincerità, studia con così tanto amore ogni tratto di lui che riesce sempre a cogliere ogni sua esigenza o malessere. Senza esitare lo tira a sè per avvolgerlo in un caldo abbraccio.
Stringe fortissimo il volto di Martino al suo petto e quasi gli vengono le lacrime agli occhi perché non vorrebbe lasciarlo andare mai più ma sa che non potrà mai essere suo.
Il suo profumo gli irrompe forte nelle narici ed è buonissimo, passa timidamente una mano nei suoi capelli per accarezzare ogni morbido riccio ramato e non crede riuscirà a farne mai più a meno.Gli delinea col dito ogni lentiggine sulla schiena, percepisce il piacevole calore del suo ventre premuto contro di lui: è bello da togliere il fiato.
È ancora più bello perché non sa di esserlo.
Crede di essersi innamorato davvero giusto qualche istante prima, quando lo ha visto arrossire come un bambino mentre si spogliavano.
Si può essere così sensuali e innocenti allo stesso tempo?"Domani mattina te ne sarai già andato?"
Un flebile mugolio attutito dalla posizione in cui si trova il rosso gli giunge da sotto il mento ed il suo cuore si stringe come mai prima d'ora.
È questa l'immagine che ha dato di sè a Martino? Uno stronzo che lo usa solo quando non ha di meglio per le mani? Si odia, odia la sua malattia così immensamente che certe volte preferirebbe solo svanire nel nulla.
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may we meet again|| rames
FanfictionRACCOLTA ONE SHOT RAMES 1"luai": la famosa mattina in cui martino, dopo aver trovato chat con luai, lascia niccolò 2"christmas night": ambientata dopo il finale della s2.. mamma rametta rientra a casa e trova i rames abbracciati addormentati sul div...