questa fic si collega al capitolo precedente.. è la stessa storia ma dal pov di Niccolò.
buona letturail respiro stanco di Niccolò si infrangeva sulle pareti della casa avvolte da un silenzio innaturale.
ancora gli pareva passata solo qualche ora dall'ultima mattina in cui si era svegliato con Martino accanto, eppure non era così.ormai erano giorni che era rimasto solo, abbandonato nella dispersione di una casa priva di vita: lì ora vi erano solo lui e lui stesso, Niccolò che combatteva con lo stesso Niccolò per avere anche solo l'illusione di star ancora restando a galla, nonostante tutto.
e mentre fissava immobile e svogliato l'armadio di casa alla ricerca di una maglione adatto alla serata, il suo pensiero si ostinava a posarsi su Martino,
su quell'espressione così offesa e sconcertata che non gli aveva mai visto in volto e che ancora lo tormentava follemente.i suoi occhi rotti dalle lacrime e le guance rosse dalle emozioni contrastanti lo avevano fatto sentire uno sporco schifoso traditore, anche se sapeva bene di non esserlo.
e mentre il suo incubo maggiore prendeva vita dinanzi a lui, si era maledetto silenziosamente per non esser riuscito a trovare il coraggio di raccontargli la verità.
il cazzo coraggio di dire "si ok, abbiamo avuto un impiccio, ma per me non significa più niente e ti amo sopra ogni cosa"
invece no, un senso di impotenza e terrore lo avevano congelato, lo aveva lasciato correre giù per le scale senza proferire parola, lo aveva perso per sempre.
così ora, il suo dolce Martino, poteva solo immaginarselo mentre lui, abbandonato nella sua stessa casa, lottava in silenzio per non cedere ai rimorsi e rispettare il volere dell'altro.
"mi farò sentire io quando avrò voglia di parlarti"
gli aveva comunicato glacialmente in risposta ad uno dei mille messaggi di scuse che gli aveva ripetutamente inviato
e come dargli torto
constatava sempre più incazzato con se stesso mentre agitava nervosamente nel mani nell'armadio intento a portare a termine la sua ricerca.voleva essere bello, presentabile almeno.
mascherare in qualsiasi modo il gonfiore insistente dei suoi occhi reduci dal pianto che non tollerava proprio.
era stufo di sentirsi debole, stufo che la gente in queste situazioni tenesse sempre un occhio di riguardo nei suoi confronti perché "poi non si sa mai cosa gli possa passare per la testa"non voleva suscitare compassione in Martino, voleva lottare a testa alta per riportarselo a casa, anche se ormai ci credeva davvero poco.
la consapevolezza che la loro relazione fosse definitivamente terminata era una realtà sempre più lucida e concreta.Martino non lo voleva più ascoltare, era stato chiaro.
in quella situazione drammatica però, non poteva che non essere grato a Giovanni, sempre pronto a rassicurarlo sulle condizioni di Martino ogni volta che metteva da parte l'orgoglio per chiedergli aggiornamenti
"Gio Marti sta meglio?"
"tranquillo lo stiamo caricando in macchina ora"
gli era giunto in risposta proprio in quell'istante,
ora ne aveva la conferma: a breve si sarebbero rivisti.la festa era cominciata da appena un quarto d'ora quando Niccolò fece il suo ingresso in casa Mirabella con un pacchettino rosa firmato a nome suo e dei contrabbandieri. in realtà non sapeva se doveva ancora portarlo, ma Marti lo aveva lasciato a casa loro assieme al resto delle sue cose.
si guardò immediatamente in torno: di Martino non vi era ancora ombra.
sentiva il respiro morirgli in gola, tentò di ingannare l'attesa uscendo a smezzare una sigaretta con Eva all'ingresso.era completamente assolto nei suoi pensieri quando il clacson squillante della macchina di Filippo lo riportò immediatamente alla realtà.
Luchino, col suo solito fare bonario, gli corse immediatamente in contro per salutarlo calorosamente, poi tutti gli altri.all'appello mancava solo Martino che se ne stava leggermente staccato dal gruppo con lo sguardo rivolto al telefono, spento tra l'altro.
lo adorava quando tentava di darsi un tono sostenuto fallendo miseramente.solo quando la distanza tra loro fu esageratamente ristretta per ignorarsi alzò velocemente il viso verso il suo. così, dopo giorni e giorni di lontananza, Niccolò si specchiò nuovamente nei suoi occhi ludici e rossi.
una morsa dolorosa gli raggirò lo stomaco alla vista di un Martino così ferito e stravolto, per aggiunta a causa sua.si sentì così colpevole.. avrebbe solo voluto stringerlo a sè con tutta la forza che gli rimaneva, urlargli che lo amava ancora e che non ne aveva mai dubitato.
non resistì e si spinse timidamente avanti a braccia aperte ma Martino lo scansò immediatamente."Marti.."
lo strazio nella sua voce era ben visibile
"dimmi qualcosa.."ma lui rimase impassibile a quella supplica, il rancore e l'orgoglio ancora dominavano in lui:
"ok, domani passo a prendere le mie cose"poi prese un respiro forzato e se ne andò senza voltarsi più.
la serata era fluita lenta e straziante: Martino, lo stesso ragazzo che non aveva mai resistito al broncio del suo fidanzato, era diventato un mago nell'ignorare Niccolò.
ma il culmine della tensione si presentò solo nell'istante in cui il rosso, durante "l'obbligo e verità18+" ideato dalle ragazze, pescò il suo bigliettino.
"sei innamorato/a?"
lesse a gran vocea quelle parole rimase titubante qualche istante
mentre Niccolò moriva in silenzio nell'attesa di una risposta.sembrava tutto così surreale..
come avrebbe potuto rispondere no dopo poco più di una settimana?
dopo tutto le notti insonni,
i progetti futuri,
le lotte vinte,
i baci rubati..non resisteva più all'idea di averlo perso per sempre,
di aver bruciato tutto ciò che di buono aveva nella vita. non biasimava Martino per essere restato in silenzio a quella domanda ma, certo, faceva un male indescrivibile."si"
il ragazzo sospirò alzando gli occhi al cielo quasi come, anche se avrebbe voluto, non potesse negare l'evidenza.
"tanto."
allora forse non era tutto perduto.
ehii, ho deciso di pubblicarvi questa specie di seconda parte del capitolo precedente, stavolta dal pov di Niccolò.
spero di non avervi annoiato visto che di fatto avevate già praticamente letto questa fic.
che ne dite? vi aspetto nei commenti💖
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may we meet again|| rames
FanfictionRACCOLTA ONE SHOT RAMES 1"luai": la famosa mattina in cui martino, dopo aver trovato chat con luai, lascia niccolò 2"christmas night": ambientata dopo il finale della s2.. mamma rametta rientra a casa e trova i rames abbracciati addormentati sul div...