CAPITOLO 7 || Maria

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Avete presente quando siete nel periodo della vostra vita in cui tutto sta crollando, ma arriva quella persona che rimette assieme tutti i pezzi? Esattamente un mese fa ero in quel periodo, poi è arrivata Sabrina. Oggi è un mese che stiamo insieme, non siamo persone da ''mesiversario'' ma ho comunque deciso di portarla fuori. Tutto ciò avverrà stasera, quindi tra due ore. A pranzo non ho mangiato, mi sono svegliata tardi e non avevo fame. Non ho sentito Sabrina tutto il giorno anche se avevo un sacco di cose da raccontarle, le dirò tutto stasera. Ho prenotato un tavolo in un bel ristorante, piuttosto raffinato, ma lei non sa nulla, l'unica cosa che sa è che la porterò fuori alle 19.30. Avevo pensato di mettermi un vestito, ma sia a me che a Sabrina piacciono di più i completi su di me, perciò metterò uno di quelli. Ne ho scelto uno bordeaux, tailleur e pantalone come al solito, e la cannottiera bianca sotto. Non sono una che ama truccarsi, preferisco che mi trucchi qualcun'altro, ma stasera faccio da sola. Un trucco leggero, come al solito, senza praticamente nulla sugl'occhi apparte il mascara e il correttore. Poi ho sistemato i capelli, usando il ferro che mi ha regalato Rudy a Natale, si Rudy. Mi sono vestita, ho preso la borsa e mi sono incamminata verso casa di Sabrina. Lei è già sotto ad aspettarmi. È bellissima, cazzo. Ha un vestito rosa chiaro, lungo e spaccato sul lato. I capelli sono come sempre, stupendi. «Eccote, m'hai fatto aspettare!» «Sono venuta a piedi.» Dico lasciandole un morbido bacio sulle labbra. «Dove mi porti?» «Non te lo dico.» Iniziamo a camminare, mano nella mano, verso il ristorante in cui l'avrei portata. Dopo un quarto d'ora circa arriviamo, è più bello di quanto mi aspettassi la sera. «Marì, non dovevi, è bellissimo..chissà quanto t'è costato!» «Non ti preoccupare dei soldi, oggi è la nostra serata.» Mi da un bacio ed entriamo nel ristorante. Il cameriere ci assegna un tavolo all'interno del locale ed iniziamo a sfogliare il menù. «Scelto?» Le chiedo. «Manco per'idea, è pieno de roba.» Rido e rispondo. «Neanch'io. Ti va se ci dividiamo degli spaghetti alle cozze?» «Saranno gl'ultimi spaghetti alle cozze dell'anno!» Dice, essendo fine agosto. Dopo poco arriva il cameriere. «Buonasera, avete scelto?» «Uno spaghetto alle cozze, da dividere.» «Da bere?» «Io un'acqua naturale.» «Vino rosso.» «Portiamo subito, grazie.» «Arrivederci.» Il cameriere se ne va e io scherzando dico: «Alcolizzata.» «L'acqua naturale cogli spaghetti solo tu, Marì» «Eh vabbè, non bevo alcol.» «È quello il problema, fija mia.» Scoppio a ridere. Pochi minuti dopo arriva il piatto, con le due forchette. Lo posizioniamo in centro e iniziamo a mangiare. «Ti piace?» Annuisce con la bocca piena. Abbiamo mangiato abbastanza in fretta, poi siamo uscite a fare un giro. Camminiamo un po', mano nella mano, parlando di quanto entrambe non vedessimo l'ora di tornare a Tu Si Que Vales. «È tardissimo..» Dico e lei annuisce. «Ma dopo devi tornà a casa sola?» «E che faccio mi affitto la guardia del corpo?» «No ma è pericoloso, stamo a Roma, Marì. Dormi da me, no? Poi domani facciamo colazione e te ne vai a casa tua.» «Insieme?» «No, ti metto a brandina sur balcone.» Rido e annuisco dicendo un semplice «D'accordo.» Una volta arrivate entrambe andiamo in camera sua per cambiarci. Sabrina tira fuori una maglia dall'armadio, mi sembra familiare. «Quella è la mia maglia?» Annuisce. «E che ci fa qui?» «T'ho mai restituito na maglia, scusa?» «Effettivamente..allora per dormire me ne dai una tua, e me la porto a casa domani.» E così fu. Mi ha dato una sua maglia, dopo esserci struccate e sistemate un po' siamo crollate nel letto, abbracciate. 

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