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Scesi dalla limousine che si era fermata difronte ad un locale in particolare, con un insegna al neon che lampeggiava emettendo un ronzio.

Superai la fila di persone che attendevano di entrare, lasciando che il bodyguard togliesse il cordone rosso dal suo gancio per lasciarmi passare. Sentendo il vociare delle persone che inveivano contro di me.
Entrando passai attraverso un frigorifero, dopo aver detto la parola chiave al barman per entrare nello speackeasy più "in" di tutta la città. Conosciuto anche per la sua reputazione. Scesi le scale fino a giungere in un'ampia sala, con musica dal vivo che intratteneva gli ospiti seduti ai corrispettivi tavoli.
Percorsi il salone andando a sedermi, difronte al balcone del bar.

<< Con comodo bestiame. I tuoi padroni dovrebbero educarli meglio, se fossi mia ti avrei educata a dovere.>>

<<Bifolco.>>

Tagliai corto, pronta a ordinare il mio drink. Quando il barman venne verso di me posando sul tavolo, difronte a me un sottobicchiere e un Margarita sopra esso. Lo guardai senza proferire parola e lui in tutta risposta, con un cenno del capo mi fece capire che l'uomo al tavolo accanto me lo aveva offerto. Presi il bicchiere innalzandolo verso il soffitto, in segno di ringraziamento prima di sorseggiarne un goccio.

<<Non perde tempo la scrofa.>>

Affermò Yuma, seguito da altri commenti dei fratelli che ignorai.

<<Con quel vestito sexy, sfidò chiunque a non guardarla.>>

<<Grazie Kou. Ora però state zitti.>>

Raggiunsi il tavolo dell'uomo che mi offrì il Margarita, rompendo il ghiaccio con una semplice frase ad effetto. Permettendomi di sedermi al suo tavolo, finendo per ascoltare ogni cosa avesse da dire.

<<Mamma mia quanto parla questo.>>
Affermò Kou, sospirando spazientito.

Dovetti attendere due drink, prima che l'uomo si scusasse per andare alla toilette.

<<Tocca a te Mukami.>>
Dissi ghignando, prendendo un sorso del mio drink.

<<Non darmi ordini bestiame. So benissimo quello che devo fare.>>

<<Modera i toni, ragazzino.>>

Ribadii con tono freddo e distaccato. Aspettando la sua mossa, aspettando che lui uscisse dal bagno dopo aver sistemato l'uomo e aver preso ciò che ci serviva.  Quando uscì il suo viso trapelo un emozione, mai vista prima sul suo viso. Era preoccupazione. Questo mi mise in allarme.

<<Andiamocene bestiame. Alla svelta!>>

Non me lo feci ripetere altre due volte, lasciai con nonchalance il tavolo in cui ero seduta come per andare in bagno. Defilandomela dal locale, fino a raggiungere quasi il vampiro a pochi passi da me. 

<<Che succede?>> 

Chiesi voltandomi, per guardare se eravamo inseguiti. 

<<Il bastardo ha avvisato il suo contatto, prima ancora che intervenissi.>>  
Imprecai sotto voce, prima di raggiungere la limousine. 

Rientrammo al manor, lasciando che Alfred portasse tutte le nostre buste al suo interno.
Andai a sedermi sul divano, con il primo fumetto in mano. Iniziando a leggere, lasciando che Ayato si mettesse accanto a me stendendo le gambe sopra  le mie.
Chiusi il fumetto spostando le gambe del rosso, di dosso.

<<Ayato, non sono Yui.>>

<<Ore-sama fa quelle che vuole!>>

Infervorita mi alzai, venendo bloccata appena mi alzai dalle braccia di Laito.

<<Che succede little Bitch-chan?>>

Allontanandolo da me, scappai in camera da letto. Salendo le scale mi voltai a guardare i gemelli, dicendogli:<< Avevo voglia di stare ancora un po' con voi, e mi avete fatto passare la voglia! Datevi una calmata!!!>>

Entrai nella mia camera da letto, mettendomi a pancia in giù sul letto. Aprì il fumetto finché non sentì una pressione sul gluteo, voltandomi trovai Laito con la testa appoggiata sopra con il volto nascosto dal cappello. Un attimo dopo in fondo ai piedi c'era Ayato con il suo manga in mano steso a pancia in su, e infine Kanato apparve seduto accanto a me parlando con Teddy.
Corsero lungo la foresta senza sosta, venendo inseguiti da uomini armati che gli spararono contro.

"Dobbiamo separarci!"
Disse Brooke al vampiro, continuando a correre sentendo la fatica farsi sentire sempre di più.

Ruki la guardò, prima di agire.
Ignorando l'affermazione della mora, la prese in braccio mettendosela in spalla prima di sparire in mezzo agli alberi lasciando perplessi e incazzati i loro inseguitori.

Alexa scese le scale seguita da Yui e dai gemelli. I quattro parlavano spensieratamente, fermando i due vampiri all'improvviso osservando la porta che venne aperta.
L'esile figura di Brooke, apparve da dietro la porta. Fece giusto due passi appoggiandosi alla parete prima di crollare a terra. La caduta venne fermata a metà strada da Laito, che le tenne la vita.
In quell'istante apparve Shū, steso sul divano. Lairo distolse lo sguardo dalla mora, con quel bel vestito che indossava prima di osservare suo fratello maggiore portargliela via dalle braccia.

<<Mi occupo io di lei.>>
Proferì portandola via.

Reiji apparve nella stanza attirando l'attenzione su di sé, osservando fugacemente il fratello portar via la mora.

<<Reiji-san >> Iniziò Yui << Non può continuare così! Non può fare incontri di boxe, per guadagnare da vivere!!! Lo trovo ...>>

<<É una sua scelta.>>
La liquidò il corvino, prima di andarsene.

<<C'è qualcosa sotto.>>
Parlando tra sé e sé Alexa, scendendo le scale.

<<Secondo me, son tutte noie le vostre.>> Disse Ayato

<<Si dice: paranoie!>>
Dissero all'unisono Yui e Alexa.

Laito invece rimase a rimuginare, sulle ferite viste e riviste sul corpo della mora. Abbassó meccanicamente la visiera del cappellino, andandosene lasciando Ayato sbraitare contro le due ragazze.

Shū guardava la schiena nuda di Brooke, mentre si occupava di cambiarsi e pulire le nuove ferite. La guardò inclinare appena il capo, scostandosi i capelli con un gesto elegante della mano. Mostrandogli il profilo, con quel suo nasino che si arricciava di tanto in tanto.
Una ciocca di capelli le ricadde sulla spalla. Lui si alzò scostandoglielo, esponendo la pelle nuda del suo candido collo. Glielo bació, sentendola irrigidirsi sotto il suo tocco. Sapendo che stava lottando con tutta sé  stessa, per non lasciarsi andare. Il calore della sua pelle, calda, sulla sua gli mancava. Chiuse gli occhi proseguendo lungo una scia invisibile, percorrendola fin dietro l'orecchio sentendo gemere la ragazza evocando il suo nome.
Lei si coprì il seno con un braccio, voltandosi verso il vampiro. Posando una mano sul suo ampio petto, respingendolo svogliatamente.

<<Non questa sera. Non credo di aver la forza, per ...>>

La zitti tirandola a sé, baciandola come non fece da tempo. Come se lei fosse ossigeno, che non respirava da tempo.
Lei protestò cercando di liberarsi di lui, ma non la lascio andare. Si staccò da lei tenendo le loro fronti l'una contro l'altra.

<<Shū.>> Chiuse gli occhi <<Non possiamo... Noi... noi non...>>

Lui non disse nulla, si limitò a guardarla negli occhi. Lasciando che lei lì riaprisse, sprofondando nei sui. Lasciandosi cullare dalle sue dolci carezze.

Anche se stanca e dolorante, i due si amarono per il resto della notte.






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