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Uscì dall'infermeria dopo essermi riposata un po'.

Il cambiamento non è mai doloroso, solo la resistenza al cambiamento lo è. E tutte le vite che abbiamo vissuto e quelle che dobbiamo ancora vivere sono piene di alberi e foglie che cambiano. Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile.

Lungo il corridoio sentivo come una presenza dietro di me, non fu solo quello a farmi spaventare. A creare maggior suspense si aggiunsero anche le lampadine del corridoio che iniziarono a ronzare, accendendosi e spegnendosi. 

Il mio respiro divenne irregolare, la testa pulsava e le lacrime erano pronte a scendermi dal viso.

Tutto questo cessò, nell'esatto momento in cui il professor Reinhart uscì dall'infermeria.

<<Tutto bene signorina?>>

Asciugai il viso, prima di sfoggiare un sorriso.

<<Si, sto bene.>>

<<Sei sicura? Ti vedo ancora un po' pallida. Per caso c'è qualcosa che ti turba? Con me puoi parlarne.>>

Quelle ultime parole, alleviarono un po' il peso che portavo addosso.

<<La ringrazio, ora vado. Non posso permettermi di perdere altre ore di lezione. Con permesso.>>

Mi congedai con un lieve inchino, prima di correre in classe.
Durante le lezioni non prestai alcuna attenzione, alla spiegazione dell'insegnante. La mia mente era un turbinio di pensieri incessanti, che mi tormentavano. Non prestai molta attenzione, nemmeno alla piccola ed innocente Yui. 
L'unica cosa che mi ricordai di tutto quello che mi disse la bionda, a ricreazione fu solo che doveva andare a comprare delle cose vicino alla stazione. Ed io solo in quel momento mi resi conto di essermi svegliata dal mio stato di trance, dicendole che l'avrei accompagnata. 

A fine lezione attesi Yui vicino le scale vicino l'uscita, aspettando che mi raggiungesse.
Un brusio sovrastava il solito vociare degli studenti, che scendevano le scale raggiungendo i loro amici prima di tornarsene a casa propria. Incuriosita salii le scale cercando di raggiungere l'aula di Yui, preoccupa per la sua incolumità. E più salivo e maggiore era il brusio.
Giunsi al piano precedente, rispetto a quello dove si trovava la classe di Yui. Dove ebbi appena il tempo di posare il piede sul ripiano, posai lo sguardo su un gruppo di ragazzi che accerchiavano qualcuno di più basso di loro. Un oggetto venne lanciato in aria, passandoselo tra di loro deridendo il ragazzo. 
Non ho mai apprezzato i bulli e mai avrei tollerato un comportamento simile. Raggiunsi il gruppo di ragazzi, trovandovi Kanato in mezzo a loro in preda alla disperazione. Riconobbi solamente dopo l'oggetto che si erano lanciati pochi attimi prima. Uno di loro teneva in mano Teddy. Sbiancai, preoccupandomi per l'incolumità di quegli stolti. Senza pensarci troppo mi affiancai a Kanato.

<<Alexa-san!>>

Piagnucolò Kanato, aggrappandosi con le sue mani alle mie braccia.

Rimasi un attimo interdetta a quella sua reazione, abbracciandolo come farebbe una madre consolando il suo bambino.

<<Riprenderemo Teddy. Ora però smetti di piangere, ok?>>

Dissi allontanandolo appena, per asciugargli il viso con un fazzoletto tirato fuori dalla mia tasca. 
Uno dei ragazzi iniziò a deriderlo, usando il suo peluche imitandoci, aumentando sempre di più la mia furia. Mi allontanai da Kanato mettendo le braccia conserte, guardando male il ragazzo in questione.

<<Senti un po' sfigato. Si hai capito bene, sto parlo con te. Se non mi ricordo male, sei fidanzato con la mia compagna di classe... Ah no, scusa probabilmente non state più assieme. Sai ho sentito dire che tu ed il tuo amico qua dietro avete una relazione clandestina.>>
Dissi indicando un ragazzo più alto di lui, dai capelli color tortora.

𝔅𝔞𝔡 𝔏𝔦𝔢𝔯𝔰 2 🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora