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I giorni passavano lenti senza mai interrompere la routine creata senza averlo pianificato. Un momento di quiete prima della tempesta e questo ai ragazzi non sembrò pesare molto e nemmeno a Yui. Le due ex amiche invece sembrava che ne risentissero.
Alexa per spezzare la routine, si iscrisse al club del giornalino dopo aver beccato più e più volte la ragazza misteriosa seguire i suoi amici. Indagando senza farsi scoprire dalla diretta interessata, da che classe venisse e quale fosse il suo nome.
Il primo giorno nel club le venne assegnata proprio la ragazza dai capelli rosa pallido, legati in una coda alta con qualche ciuffo ribelle che le ricadeva lungo le orecchie ed una frangetta perfettamente tagliata che le ricopriva la fronte. Il suo nome era Reika Nakajima. La giovane in questione sapendo che la rossa era una dei componenti della famiglia Sakamaki acquisita da poco, chiese espressamente di poterle fare da mentore.
Brooke invece riuscì a mettersi in forze, venendo aggiornata dai Mukami sugli avvenimenti chiedendole dei consigli oltre a tenerla d'occhio. Lei non tornò da Helsinki chiedendogli scusa, perché le serviva tempo prima di tornare da lui e al suo lavoro. Si limitò a concentrarsi sullo studio, quando Laito o Shu non l'andavano a disturbare. Il biondino si presentava di rado nella stanza della mora, lasciandole i suoi spazzi e prendendosi i suoi quando si ricordava di tanto in tanto che sentiva la mancanza della sua voce o del suo corpo caldo. Per quanto riguardava Laito, bè lui fece di tutto a modo suo naturalmente per tenere alto il morale della ragazza.   

Entrai in classe assieme a Subaru, prendendo i corrispettivi posti prima dell'inizio delle lezioni. Quella sera sarei rientrata tardi e Subaru a modo suo disse che mi avrebbe aspettato per tornare a casa assieme. Durante la lezione ascoltai a stento gli insegnanti, aspettando con impazienza il suono della campanella che segnalava l'inizio della ricreazione.
Non aspettai nemmeno un minuto e sgattaiolai fuori dalla classe raggiungendo l'aula, dove si teneva la riunione del club del giornalismo. 
Aprì la porta dell'aula sentendo una voce chiamarmi, mi voltai a guardare chi fosse.

"Alexa-san!"

"Nakajima-chan."

La rosa mise su un finto broncio, portandosi le mani chiuse a pugno sui fianchi.

"Quante volte ti ho detto di chiamarmi Reika!?"
Sorrisi annuendo.

"Ah. Si.Si. Certo. Come vuoi tu. Entriamo?"

Lei sospirò superandomi, entrando per prima lasciando chiudere a me la porta alle nostre spalle.

"Bene ora che siete arrivate, possiamo iniziare la riunione per decidere gli argomenti del prossimo semestre."
Disse Takashi, il professore che supervisionava il corso.

Al suono della campanella, tutti noi tornammo nelle nostre corrispettive classi. Reika decise di allungare la strada, accompagnandomi nella mia classe.

"Allora Alexa-san! Dopo la lezione ho un gossip scottante tra le mani. Vuoi unirti a me?" Chiese la rosa con tono provocante.

"Uhm? Ok..."

"Molto bene, ci vediamo all'ingresso dopo le lezioni non farmi aspettare o ti lascio a bocca asciutta!"
Disse lasciandomi difronte alla mia classe correndo verso la sua classe. 

Prima di rientrare a casa, avvisai sia Reiji che Subaru, faticando con entrambe a lasciarmi tornare tardi a casa.

Raggiunsi l'ingresso della scuola dove aspettai con pazienza l'arrivo di Reika, che sbracciò salutandomi.

"Eccoti! Andiamo dai non abbiamo molto tempo da perdere!"

La rosa afferrò il mio polso trascinandomi in piscina dove si tenne c'era il club di nuoto, rimanemmo lì sugli appalti per un po' finché non venni trascinata negli spogliatoi. Nascondendoci dietro gli armadietti e beccando i ragazzi spogliarsi e lavarsi come se niente fosse. Imbarazzatissime rimanemmo a guardare il muro, spiando di tanto in tanto i soggetti coinvolti in questione. Dopo un breve attimo di silenzio, dovuto al fatto che molti di loro tornarono a casa. Pensammo di uscire allo scoperto andandocene senza il nostro scandalo. Quando dei gemiti di piacere, provenienti dalle docce ci fermò facendoci voltare in quella direzione. Lentamente ci avvicinammo alle docce, trovando ciò che cercavamo.
Posai una mano sulla spalla della rosa, incitandola con un cenno del capo di andarcene prima di essere beccate. Uscimmo nel modo più silenzioso possibile, scoppiando a ridere per l'imbarazzo. Corremmo lungo i corridoi vuoti della scuola, raggiungendo l'aula dove si teneva il nostro club. Scrivemmo immediatamente una piccola bozza, prima di rileggerla a mente fredda il giorno seguente.   

Rientrai più tardi del dovuto quella sera a casa. La testa mi doleva e non capivo il perché, dopotutto le lezioni private sia fisiche che mentali che Reiji mi sottoponeva. Sembravano funzionare tenendo a bada abbastanza a lungo, per non impazzire. Massaggiai le tempie con una mano raggiungendo la scala principale, afferrando il corrimano per trascinarmi fin al piano desiderato dove si trovava la mia stanza.
Entrai chiudendo la porta alle mie spalle e la prima cosa che feci fu togliermi le scarpe lanciando contemporaneamente la borsa sul letto. Sdraiandomi accanto ad essa per qualche secondo, finché una voce non mi fece rialzare per guardare in faccia il mio interlocutore.  

"R-Reiji-san?"

Il vampiro con uno sguardo severo, si sistemò gli occhiali sul naso un po' seccato.

"La lontananza da questa casa ti deve aver fatto davvero male. Questa camera sembra un porcile, dovresti vergognarti e imparare a tenere la camera in ordine. Come una vera signora. Non che una del tuo livello possa mai essere alla nostra altezza."
Sentenziò il vampiro.

Dovetti mordermi la guancia interna per non rispondergli a tono.

"Stavo giusto per riordinare, prima di mettermi a studiare." Affermai.

"Sono venuto per farti fare un 'allenamento extra. Ho notato che oggi stai peggio degli altri giorni, perciò voglio provare un nuovo allenamento. Questo dovrebbe essere più efficace del precedente. Prima però riordina la tua stanza e non farmi perdere altro tempo. Sono molto occupato e non ho tempo per perdite di tempo simili."

"Agli ordini."
Dissi ironica iniziando a riordinare la mia camera da letto.

Impiegai dieci minuti buoni per sistemare e cambiarmi alla velocità della luce, per poi scendere più velocemente le scale per raggiungere il corvino in giardino. Dove mi attendeva l'inizio del mio nuovo programma d'allenamento.

"Bene iniziamo con una corsa. Il resto te lo dico strada facendo."

Iniziammo a correre attorno alla villa, prima di proseguire lungo il bosco. Proseguimmo il nostro allenamento fino a farmi quasi mancare l'aria nei polmoni.
A fine allenamento rimasi stesa a terra, con le braccia e gambe allargate annaspando in cerca d'aria. La testa mi pulsava e sembrava pronta ad esplodere.

"Reiji."

Il tono preoccupato che uscì dalla mia bocca fece allertare il vampiro, che mi guardava con aria impassibile. Sollevai il busto per sedermi e la testa iniziò a pulsare sempre più violentemente. Portai le mani ai lati della testa, premendo con forza.

"Fa male..."

Un fischio iniziò pervadermi le orecchie, impedendomi di sentire tutti i rumori che mi circondavano.
Il corvino si avvicinò a me provando a parlarmi, ma l'unica cosa che sentivo era solo quel maledetto fischio farsi sempre più forte. Guardai le labbra di Reiji muoversi, senza capire nulla di quello che volesse dirmi. Le lacrime iniziarono ad offuscare la mia vista, mi sembrava di impazzire di stare per esplodere da un momento all'altro. Chiusi gli occhi stringendoli forte, sentendo due braccia cingermi le spalle. Qualcosa di caldo e morbido si posò sulla mia fronte, provai a concentrarmi sulla sensazione di calore che mi dava. Riaprì gli occhi di scatto, aggrappandomi alle braccia che mi tenevano al sicuro. Gridando dopo aver rivisto l'ombra dell'uomo che tornò ad indicarmi dicendomi: "Manca poco."
Il grido da banshee fece allontanare Reiji dalla traiettoria, attirando l'attenzione di tutti i presenti nella villa e non solo. Finì di gridare accasciandomi contro le braccia di Brooke, che non smisero di tenermi stretta a sé. 
Poco dopo mi allontanai dal caldo abbraccio della mora, sentendo qualcosa di appiccicoso colarmi sul capo. Portai una mano sulla testa, guardando la mano sporca di sangue. Guardai la mia più vecchia amica sanguinare. 
Una goccia di sangue le scendeva giù per il collo, le spostai i capelli risalendo la linea di sangue. Voltandomi verso Reiji terrorizzata. 

Angolo Autrice:
Ciao a tutti!!!
Come state?!
Sono tornata, scusate la mia sparizione.
Spero che questo capitolo vi piaccia, se è così lasciate una stella e un commento per farmi sapere cosa ne pensate.
Un abbraccio e un bacio stellare!

Tris_93 🌹





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