Rivelazioni

357 20 0
                                    

Pov: Camilla

Così questo sarebbe il luogo dove abitano tutti i licantropi... è enorme!
C'è una casa gigantesca, circondata da mura, e si trova proprio in mezzo al bosco lontano dalla civiltà, nascosta all'occhio umano. Nessuno si è mai addentrato in questa zona, è totalmente sconosciuta all'uomo.
Viktor mi ha portata qui perché sono la sua compagna, di norma è vietato far entrare un estraneo che non fa parte del branco o perlomeno serve un permesso speciale da parte degli Alpha per accedere alla struttura.

In questo momento ci troviamo all'interno di una delle sale. Non so quanti membri ci siano, direi centinaia. Non ho mai visto tanti lupi riuniti assieme in vita mia. Devo ammettere che ho un po' paura a stare qui.
Il mio compagno avverte il mio disagio e mi stringe forte la mano. Ogni volta che sono in difficoltà se ne accorge, credo che ciò sia dovuto al legame. Riesce a percepire i miei sentimenti, tutte le emozioni che provo in questo momento.

" Non preoccuparti. Sei al sicuro, qui nessuno oserebbe attaccarti, la punizione per una azione come questa sarebbe la morte. Non importa se non sei un lupo, tu ormai fai parte di questa famiglia. Perciò non avere paura, anzi prendila come l'occasione giusta per ambientarti qui."

Ha ragione. Non posso passare tutto il tempo attaccata a lui comportandomi da codarda. Devo riuscire a farmi accettare da tutti loro, e l'unico modo per farlo è facendomi conoscere.

" Cami, puoi fare un giro se vuoi, ma non allontanarti troppo, la riunione inizierà a breve. Io nel frattempo ti aspetto qui. Ma prima che tu vada devo darti solo un'ultima raccomandazione: non abbassare mai lo sguardo davanti a nessuno, è sinonimo di debolezza e sottomissione. Sei tu quella superiore adesso."

I lupi prendono davvero sul serio queste cose. La gerarchia all'interno di un gruppo è fondamentale a quanto pare. E sopratutto deve essere ben delineata. Siccome sono fidanzata col figlio del loro capo, la mia posizione qui dentro è una tra le più alte. Mi devono rispetto. Dovrò abituarmi a questo tipo di trattamento d'ora in poi.

Do un bacio a Viktor sulla guancia e mi avvio verso una delle uscite. La stanza è molto grande sia in larghezza che in lunghezza ed è per questo che c'è ne sono tante. Ne imbocco una in particolare perchè porta proprio verso il giardino. Lì riesco ad intravedere diverse lupe con i loro cuccioli. Li stanno facendo giocare, probabilmente li tengono lontani perché non vogliono che facciamo baccano durante il discorso. Chissà cosa avranno da dire Maximus ed Isabell... ho saputo da Viktor che c'è stato parecchio trambusto ultimamente, qualcuno ha attaccato l'ala est della casa. Solo che, anche se ai miei occhi loro sono invincibili, ho notato una certa preoccupazione in Viktor. Non l'ho mai visto così serio prima d'ora. Cosa ci sarà sotto...

Sento qualcuno tirarmi da un lembo del vestito.
Guardo in giù e vedo dei grandi occhi marroni fissarmi. È un bambino molto piccolo avrà sì e no quattro anni.

" Ciao, io mi chiamo Camilla. Il tuo nome qual è?"

Mi guarda curioso. Effettivamente non mi ha mai visto, si chiederà chi sono.

" Io sono Aspen. Lo sai che sei davvero bella."

Mi sorride. Ai lati della bocca posso notare che ha dei pezzetti di biscotto. Infatti ha tutte le manine sporche. Devo ammettere che è proprio adorabile. Però mi chiedo dove sia sua madre... Così decido di prenderlo in braccio e di andarla a cercare, sicuramente sarà qui intorno e lo avrà perso di vista. Sicuramente sarà preoccupata.

" Allora piccolino, mi dici dov'è la tua mamma?"

Lui ci pensa su un attimo e poi mi indica la direzione. Seguo le sue indicazioni e arrivo dritta in una delle cucine. Lì posso notare una ragazza della mia età che sta cercando qualcosa disperatamente. Appena mi vede arrivare con Aspen, corre verso di noi con un certo sollievo sul viso.

Gli Eredi: Lotta per il brancoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora