Verità

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Pov: Caleb

Finalmente l'annuncio è stato fatto. Ora siamo ufficialmente in guerra. Tuttavia... la cosa non mi piace affatto.

Maximus mi ha chiesto di fare delle ricerche e ottenere delle informazioni. Così sono riuscito grazie ad alcuni contatti a sapere chi è il nostro avversario. Sono rimasto scioccato quando l'ho scoperto. Non credevo alle mie orecchie, pensavo fosse acqua passata, che non ci fosse più nessun legame con quella donna e invece ci ha sorpresi tutti. Fino ad oggi anche se lei non c'è più, ha lasciato alle spalle la sua eredità, e adesso dobbiamo occuparcene noi.

Ora mi trovo nello studio dell'Alpha e aspetto con pazienza che lui ed Isabell arrivino per condividere con loro tutte le novità.
Non posso più tenermi per me tutto questo, ho come un groppo in gola. Faccio parte del branco da anni ormai, e sono stato testimone di tutto quello che ha passato nel corso del tempo. Mi ricordo ancora quella volta, come se fosse successo ieri, ho davanti a me i ricordi vividi di quel giorno funesto.

Ad un tratto la porta si apre e io mi ridesto dai miei pensieri.
Entrambi entrano in silenzio, senza professare una parola. Vedo lo sguardo di Maximus farsi mano mano più cupo. I suoi occhi hanno perso la vivacità di sempre, e come dargli torto.

Questa è davvero una brutta vicenda.

" Signori, mi dispiace disturbarvi ma... ho delle cose da riferirvi."

Maximus mi blocca. Alza una mano per fermarmi, non vuole che vada oltre.
Mi guarda in volto e vuole solo una riposta da me, e io gliela do.
Così annuisco, per confermare che tutti i suoi dubbi sono fondati e questo... gli basta.

" Grazie Caleb per il lavoro che hai svolto. Sei stato molto utile. Ora è il tempo che io racconti ciò che successo molto tempo fa. Ciò che ha fatto mio padre, ci ricade addosso come una condanna, una punizione. Dobbiamo pagarne noi le conseguenze adesso. Isabell, tesoro. È ora che tu sappia la verità."

È un momento molto importante. L'aria qui dentro è diventata tesa e pesante. Non mi sarei aspettato che questo argomento uscisse di nuovo fuori. Pensavo che fosse una cosa morta e sepolta.

" Allora volete dirmi cosa succede?! Perché sono sempre l'unico che resta all'oscuro di tutto eh!"

Non ci credo. Ditemi che non è vero. Quell'idiota di Kilian ha spalancato la porta ed è entrato senza permesso, ma soprattutto ha interrotto l'atmosfera solenne che si era creata. Perché arriva quando non dovrebbe?

Maximus gli lancia un'occhiata che farebbe morire chiunque sul posto. Credo che si stia trattenendo solo per Isabell. Se non fosse stato per l'amicizia che la lega a Kilian, quest'ultimo sarebbe morto anni fa. Mi scappa un sorriso solo a pensarci, ma devo trattenermi, non è il momento adatto per ridere.

Isabell mette una mano sulla spalla al suo sposo e questo si calma all'istante. È incredibile come questi due riescano a tranquillizzarsi l'uno con l'altro solamente toccandosi. Che grande potere ha il legame dell'imprinting...

" Max, caro. Ti prego va avanti. Non fare caso a Kilian. Lo conosciamo è il solito guastafeste, ma credo che anche lui si meriti di stare qui e sentire la tua storia. Deve sapere cosa c'è dietro l'attacco. Più persone sono a conoscenza della situazione, più possiamo farne fronte nel migliore dei modi."

Non ha tutti i torti. Devo ammettere che, anche se Kilian a volte si comporta come uno sconsiderato, è sicuramente una risorsa fondamentale per il branco. Sì, ha decisamente il diritto di stare in questa stanza ed ascoltare.

Gli Eredi: Lotta per il brancoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora