Parte 27

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Scoprì che non era altro che un Kappa. Questo si liberò dalla presa di Hurley e scomparve tra la boscaglia. In quel mezzo secondo che Hurley l'aveva visto aveva notato che aveva ancora la sua cintura. Imprecò e andò nella stessa direzione del Kappa, imprecando ogni volta che gli cadevano i pantaloni, ma non lo vide da nessuna parte.

"Non sei molto bravo a seguire le tracce, vero?" Disse Lilly.

Era dietro di lui, seduta su un ramo con la gamba a penzoloni e con la sua cintura. Hurley sorrise nervosamente e si tenne i pantaloni ancora più stretti.

"Avevi ragione, non era niente. Era solo un Kappa" disse Lilly, con un sorrisetto beffardo.

"Eh, già.. avevo ragione.." disse Hurley.

"Dai, torniamo indietro" disse Lilly, scendendo dall'albero.

"Si, emm.." disse Hurley.

Hurley indicò la cintura con lo sguardo, e Lilly sorrise ancora di più in modo beffardo. Scattò verso il falò che avevano fatto, lasciando Hurley indietro e senza cintura. Si sedette e lo aspettò. Hurley dopo un po' arrivò, tenendosi i pantaloni, provocando una risata a Lilly. Quest'ultima si alzò e gli diede la cintura. Hurley la prese e se la mise subito, sollevato.

"Come hai fatto a fregarla al Kappa?" Chiese Hurley.

"Un mago non svela mai i propri trucchi" rispose Lilly.

"Certo come no. E il mago però poteva evitare di farmi correre senza la cintura, quando l'aveva recuperata" disse Hurley.

"Vero, ma poi dove sarebbe stato il divertimento?" Chiese Lilly.

"Oh, va bene.." rispose Hurley, guardandola con un sorrisetto.

Scattò verso di lei e le rubò la fascia. Lilly lo guardò per un secondo, basita, poi si alzò e Hurley iniziò a correre, con Lilly al seguito. Corsero un paio di volte intorno al falò, quando Hurley decise di fermarsi. Alzò la mano dove teneva la fascia e guardò Lilly con aria di sfida. Lilly, essendo più bassa, faticava ad arrivare alla fascia.

"Ah-ah, divertente. Ora ridammela" disse Lilly.

"Prendila, è qui" disse Hurley.

Lilly fece diversi tentativi, con scarso successo. Alla fine si arrese e mise il muso. Hurley rise e alla fine le diede la fascia. Lilly si mise la sua fascia e si sedette. Hurley si accomodò accanto a lei e, con la scusa di stiracchiarsi, cinse con un braccio le spalle di Lilly. Stranamente non si ribellò, forse era troppo stanca o forse aveva altro per la testa. Rimasero molto tempo in silenzio, guardando il cielo.

"È una fortuna che il cielo sia così pulito, adoro guardare le stelle" disse Hurley.

"Già, a chi lo dici" sussurrò Lilly.

"Dici che anche Bolt ora sta guardando le stelle?" Chiese Hurley.

"Si.. quando non faceva troppo freddo restavamo anche tutta la notte a guardare le stelle" rispose Lilly.

"Allora sarai d'accordo con me sul fatto che il cielo di Okinawa non lo batte nessuno" disse Hurley.

"Il cielo è sempre lo stesso, è il punto di vista che cambia" disse Lilly.

"Wow, che perla di saggezza" disse Hurley, prendendola in giro.

Lei lo guardò e lo spinse, facendolo cadere. I due iniziarono una lotta amichevole, vinta da Hurley. Lilly si tolse Hurley di dosso e si stiracchiò. Cominciava a sentire le palpebre pesanti. Entrò nella tenda e preparò il suo sacco a pelo. Entrò anche Hurley, che si preparò a sua volta per andare a dormire. Si misero entrambi nei rispettivi sacchi a pelo e Hurley spense la luce. Tempo dieci secondi e Lilly la riaccese.

"Perso qualcosa?" Chiese Hurley.

"No.. niente" rispose Lilly, tornando a sdraiarsi.

Hurley si strinse nelle spalle e spense nuovamente la luce. Lilly la riaccese un'altra volta. Evitò lo sguardo di Hurley e tornò a sdraiarsi. Si girò dall'altra parte e chiuse gli occhi. Hurley la guardò, senza capire, e spense nuovamente la luce. Lilly si alzò per accenderla nuovamente e si trovò faccia a faccia con Hurley, che aveva un piccolo ghigno in faccia.

"Allora, quale è il problema?" Chiese Hurley.

"Niente" rispose Lilly.

"Allora lascia la luce spenta" disse Hurley.

Spense la luce e tornò a sdraiarsi. Sentì Lilly avvicinarsi e prendere un suo braccio per accocolarsi ad esso.

"Hei" sussurrò Hurley.

"Uhm?" Sussurrò Lilly.

"Hai paura del buio vero?" Sussurrò Hurley.

"No, dormi" sussurrò Lilly.

Hurley sorrise e si avvicinò ancora di più a Lilly. Si liberò il braccio a cui Lilly era accoccolata e la abbracciò.

"Che stai facendo?" Sussurrò Lilly.

"Dormi" sussurrò Hurley.

Giocò un poco con i suoi capelli, facendola addormentare. Lui non aveva molto sonno, per cui continuò a giocare con i capelli di Lilly. Stava a guardare verso l'alto, senza pensare a qualcosa di preciso. Di tanto in tanto sentiva Lilly muoversi, probabilmente per cercare una posizione comoda. La guardò dormire e sorrise.
Lilly Stonewall, la ragazzina di cui molti avevano paura, ora era lì. Appisolata sul petto di Hurley e con un'aria da ragazzina dolce e per niente scorbutica.
Hurley iniziò a sentire le palpebre pesanti e piano piano si addormentò.

- la mattina dopo -

Lilly aprì lentamente gli occhi, svegliandosi. Sbadigliò e rimase qualche secondo a pensare, intontita dal sonno. Fece vagare pigramente il suo sguardo e si accorse che Hurley aveva la mano sopra la sua. In una frazione di secondo realizzò di aver dormito abbracciata a Hurley. Quest'ultimo aveva una mano nella vita di lei, come se si assicurasse che non scappasse. Lilly aveva la testa più o meno tra il collo e il petto di Hurley. E, per finire, la sua mano era nella vita di Hurley, che a sua volta teneva la mano sopra la sua.
Sentì improvvisamente le sue guance avvampare.

- È stranamente piacevole. È come se... ma per favore. Sei Lilly Stonewall, non hai sentimenti - pensò Lilly.

Nonostante i mille pensieri contrastanti, si sentiva in colpa a dover svegliare Hurley. Aveva un'aria così tranquilla, che perfino a lei scocciava disturbarlo. Ma avrebbe comunque dovuto svegliarlo, tra un po' probabilmente iniziava l'allenamento e sarebbero dovuti andare di corsa al ritiro.

"Ehi Hurley" disse Lilly, mettendosi seduta.

Hurley non accennò a svegliarsi. Anzi, si girò dall'altra parte. Lilly fece una smorfia e sbuffò.

"Coso svegliati" disse Lilly, muovendolo.

Hurley aprì pigramente un occhio e si guardò intorno, come per capire dove si trovava. Si stiracchiò e si mise a sedere. Si stropicciò un occhio e sbadigliò.

"Buongiorno principessa" disse Hurley, sarcastico.

"Muoviti, probabilmente tra un po' inizia l'allenamento" disse Lilly, alzandosi.

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