Parte 16

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--Il giorno dopo--

Axel andò a fare colazione e cercò Bolt, ma non lo trovò.

"Cerchi qualcuno?" Chiese Caleb, poggiato ad una parete.

"No.." rispose Axel.

"Allora perché sei nella stanza di mia sorella?" Chiese Caleb.

"Passavo" rispose Axel, andandosene.

"Non sarai preoccupato per mia sorella e la sua bestiola" disse Caleb.

"Può darsi. Anche tu dovresti esserlo, in quanto a suo fratello" disse Axel.

"Certo, come no" disse Caleb, ghignando.

Se ne andò, sventolando una mano. Axel lo guardò male, ma aveva percepito la sua preoccupazione. Teneva alla sorella, e viceversa, solo che erano troppi orgogliosi per ammetterlo. Era una cosa che Axel non comprendeva, ma non gli importava nemmeno.
Vide Mark infondo al corridoio che sventolava una mano, sorridente. Lo raggiunsero e corsero fuori, per iniziare l'allenamento.

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Una volta finito l'allenamento Jude notò un movimento furtivo. Chiunque fosse si dirigeva verso la sede. Si avvicinò di soppiatto e guardò il punto dove aveva visto del movimento. Ma sembrava non esserci nessuno.
Guardò in alto nell'albero e riconobbe una chioma di capelli familiare.

"Non sei molto bravo a seguire le tracce, eh?" Disse Caleb, ghignando.

"Perché ti muovevi in modo furtivo, Stonewall?" Chiese Jude.

"Mi andava" rispose Caleb, ghignando.

"Jude, qualcosa non va?" Chiese Mark, arrivando da dietro.

"No.. tutto apposto" rispose Jude, guardando male Caleb, che ghignò.

Tornarono nella sede, si lavarono e cenarono.

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Bolt aveva dormito nella panchina che c'era alla torre Inazuma e si era svegliato all'alba. Andò al fiume e si dissetò, pronto per riprender le ricerche di Lilly. Annusò l'aria e sentì un lieve odore di Lilly. Seguì la scia odorosa, passando per la città. I passanti che lo vedevano si allontanavano, terrorizzati. Bolt non ci faceva caso ma continuava a seguire il lieve odore di Lilly. Camminando finì in un posto a lui familiare. Era un posto dietro un vecchio capannone abbandonato. L'unico accesso a quel posto era dal capannone. Le pareti erano di un rosso sangue, con dei pasticci qua e là. Il tetto non esisteva e c'erano diversi bidoni della spazzatura. In quel posto avvenne l'incontro tra lui e Lilly. Si ricordava con quanto coraggio una ragazzina si era battuta contro quattro o cinque ragazzini solo per salvargli la pelle. Mentre tutti lo guardavano male o lo maltrattavano Lilly si era battuta per salvarlo. Da quel giorno aveva deciso di stare sempre al suo fianco, con la speranza di saldare il debito che aveva con lei. Ma non restava con lei solo per quello. Rispettava quella ragazza e le voleva bene. Aveva passato quasi tutta la vita al suo fianco e l'avrebbe continuato a fare.
Ma non riusciva a trovarla e cominciava a preoccuparsi seriamente.
Vide una piccola pozza di sangue vicino a una parete e si avvicinò. Annusò e riconobbe l'odore di Lilly. Si guardò intorno, spaventato. Cosa le era successo? Doveva trovarla e subito. Cercò una nuova pista e la seguì, a passo svelto.

Verso sera tardi si fermò, stanco e affamato.

"Eccoti, finalmente" disse una voce.

Bolt si girò e riconobbe Axel.
Questo si avvicinò e gli diede qualcosa da mettere sotto i denti.
Bolt lo guardò e lo ringraziò in silenzio, mentre cominciava a mangiare.

"Allora, trovato niente?" Chiese Axel.

Bolt fece un no con la testa.

"Dove pensi che sia ora?" Chiese Axel.

Bolt fece un verso, come dire <non lo so>.

"Spero solo che stia bene" disse Axel.

Bolt finì di mangiare e si leccò i baffi. Si alzò, ma era troppo stanco per continuare le ricerche. Nonostante ciò non voleva fermarsi, doveva trovare Lilly a tutti i costi.

"Bolt, è tardi. È da ieri che non ti riposi come si deve. Torniamo alla sede" disse Axel.

Bolt lo guardò e gli ringhiò contro.

"So che vuoi trovarla quanto prima, ma ora sei mentalmente e fisicamente stanco. Devi riposarti" disse Axel."Lilly vorrebbe che ti riposassi e sai che ho ragione".

Bolt lo guardò e nascose i denti. Odiava ammetterlo, ma aveva ragione. Si incamminò verso la sede, insieme ad Axel. Si guardò dietro un momento, poi tornò a camminare.

Come arrivarono alla sede avevano gli occhi di tutti piantati addosso.
Bolt andò dritto nella camera di Lilly e si riposò.

"Trovato qualcosa?" Chiese Jude.

"No.." rispose Axel."Ma sospetto che Bolt abbia trovato qualcosa".

"Cosa te lo fa pensare?" Chiese Jude.

"Mi ha ascoltato. Se mi ha ascoltato vuol dire che sente anche lui il bisogno di riposarsi per riuscire a lavorare meglio domani.
Se non avesse trovato nulla penso che sarebbe ancora fuori a cercare" risposte Axel.

"Ma proprio perché ha trovato qualcosa dovrebbe essere rimasto fuori a cercarla" disse Hurley.

"Tsk, non è ovvio? Se si riposa domani sarà più attivo e avrà più possibilità di trovarla" disse Caleb, con tono arrogante.

Andò verso l'uscita, con le mani in tasca.

"Dove vai a quest'ora?" Chiese Jude.

"A fare due passi" rispose Caleb."O devo chiederti il permesso?".

Non diede nemmeno il tempo a Jude di formulare una frase di senso compiuto che era già uscito.
Axel e Jude si scambiarono un'occhiata poi andarono ognuno nella propria stanza.

--il giorno dopo--

Iniziò l'allenamento e tutti erano carichi a molla.
Bolt stava ancora dormendo sotto l'albero, dove la sera prima era andato a dormire. Non riusciva a dormire nella stanza di Lilly, così decise di dormire sotto l'albero dov'era solita Lilly appoggiarsi per guardare i ragazzi allenarsi.
Come lo vide, Axel pensò che dovesse essere parecchio stanco.

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Verso metà allenamento Axel e Jude videro una persona aggirarsi nei dintorni in modo furtivo.
I due si guardarono e corsero nella direzione dello sconosciuto.
Bolt si svegliò, sentendo l'odore della persona a cui teneva di più proprio sotto il naso. Alzò il muso e la vide. Non ci pensò due volte e le saltò addosso.
Si alzò e si diresse assieme ad essa alla sede.

"Lilly!" Disse Jude.

"Oh, guarda chi c'è. Il mio baby sitter" disse Lilly, ghignando.

Si fermò, ma non lo guardò.

"Si può sapere dov'eri?" Chiese Jude.

"Non pensavo fosse di tuo interesse" rispose Lilly.

"Lilly.. sei sparita per due notti!" Disse Axel.

"Chiedo scusa" disse Lilly.

"Ti spiace guardarci mentre parliamo?" Chiese Axel.

Lilly si girò e guardò con freddezza i due ragazzi negli occhi, rivelando un occhio nero.

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