Parte 26

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Non appena Hurley uscì dal negozio con il peluche per Lilly, si diresse verso il ritiro. Andò nella sua stanza si lavò e si mise dei jeans corti blu scuro col cinto, una maglia normale con un disegno del mare, prese il peluche per Lilly e uscì dalla sua stanza. Si diresse in camera di Lilly e bussò. Quest'ultima apparve dietro di lui, facendolo spaventare. Hurley rise come un'idiota e lei lo guardò da testa a piedi.

"Cosa ci fai davanti alla mia stanza e cos'hai dietro la schiena?" Chiese Lilly.

"Cosa ci faccio qui? Beh.. si, umm, ti va di uscire?" Disse Hurley.

"Nah, ma tu esci pure" disse Lilly, sarcastica.

Entrò in camera sua e fece per chiudere la porta, ma all'ultimo Hurley mise la mano in mezzo e impedì che la porta si chiudesse del tutto. Lilly aprì la porta e lo guardò, alzando un sopracciglio. Hurley rise nervosamente e le porse il peluche. Lilly guardò prima Hurley poi il peluche e viceversa, per un paio di volte. Fece un verso e invitò Hurley ad entrare nella sua stanza.

"Ok, qui c'è lo zampino di Axel" disse Lilly.

"Axel? Pff, ma per favore. Passavo davanti a un negozio di pupazzi e ti ho pensata" disse Hurley, sventolando la mano.

"Ma davvero?" Disse Lilly, incrociando le braccia davanti al petto.

"Ovvio" disse Hurley.

Si avvicinò e prese le sue mani. Le diede il peluche e sorrise. Lilly lo guardò storto, ma Hurley continuò a sorriderle. Lilly si immaginava Bolt che la incoraggiava ad accettare la richiesta di Hurley e sospirò.

"Ok, hai vinto. Dove vuoi andare?" Chiese Lilly.

"Ho trovato un posto stupendo nella foresta" disse Hurley.

"Hai la mia attenzione" disse Lilly.

"Vieni, sono certo che ti piacerà, e se vuoi possiamo accamparci lì per una notte" disse Hurley.

Lilly stava per rispondere, quando Hurley la prese per il braccio e la trascinò fuori, tutto contento.

"Si? Perfetto. Vedrai ci divertiremo" disse Hurley.

- Io non ti ho nemmeno risposto - pensò Lilly.

Presero delle coperte, dei cuscini, una tenda e tutto quello che può servire per stare una notte all'aria aperta. Si diressero verso l'uscita, dove c'era il mister che leggeva un giornale. Alzò lo sguardo dalla rivista e li guardò.

"Dove credete di andare?" Chiese il mister.

"A fare una notte come veri campeggiatori" rispose Hurley.

"Non se ne parla" disse il mister.

"Una boccata d'aria fresca non ha mai fatto male a nessuno no? E poi non può fare che bene un'escursione per digerire la cena" disse Lilly.

Il mister la guardò intensamente, e Lilly resse il suo sguardo senza problemi.

"Va bene, andate" disse il mister.

I due uscirono e si precipitarono verso il bosco, prima che il mister cambiasse idea. Una volta lontani, Hurley guidò Lilly. Camminarono in mezzo agli alberi, completamente fuori dal percorso. Dopo un po' si ritrovarono in uno spazio vuoto, con al centro delle pietre in cerchio per accendere il fuoco. Attorno al cerchio di pietre c'erano quattro enormi tronchi per sedersi. Quel posto era come un buco in mezzo alla foresta.

"Allora ti piace?" Chiese Hurley.

"È fantastico" rispose Lilly.

Hurley si precipitò vicino al cerchio fatto con le pietre e cominciò a montare la tenda. Lilly andò in cerca di legna per accendere un fuocherello.
Quando Hurley finì il suo lavoro vide Lilly tornare con la legna e guardarsi intorno con aria interrogativa. Posò la legna e continuò a guardarsi attorno.

"Qualcosa non va?" Chiese Hurley.

"Non lo so, ho sentito delle risatine inquietanti" rispose Lilly.

"Nahh, te lo sarai immaginata" disse Hurley.

Si sedette in uno dei tronchi e accese il fuoco. Lilly si guardò intorno un'altra volta, non troppo convinta.
Hurley riuscì ad accendere il fuoco e batté la mano sul tronco, accanto a lui, per invitare Lilly a sedersi. Lei si sedette dall'altra parte del tronco e mise le mani vicino al fuoco, per scaldarsi.

"Allora.." disse Hurley, mettendosi la mano dietro la testa.

Lilly lo guardò e Hurley evitò il suo sguardo, imbarazzato. Guardò un punto imprecisato e continuò a grattarsi nervosamente la testa.

"Quindi entrerai a far parte della mia squadra a Okinawa?" Chiese Hurley.

"Si, te l'ho detto l'altra volta" rispose Lilly.

"Si, già, che stupido" disse Hurley, ridendo nervosamente.

"Ma che hai, non sei tranquillo come l'ultima volta" disse Lilly, guardandolo storto.

"L'ultima volta?" Chiese Hurley.

"L'ultima volta che abbiamo parlato, alla spiaggia" rispose Lilly.

"Ahh.. ma io sono tranquillo" disse Hurley.

Lilly lo guardò come dire <ma per favore>. Hurley prese un grosso respiro e si calmò.
La guardò e sorrise normalmente.

"Ecco, così va meglio" disse Lilly.

Cominciarono a parlare tranquillamente quando si sentirono delle risatine. I due alzarono lo sguardo e guardarono tra gli alberi. Non sembrava esserci nessuno, ma si sentirono nuovamente le risatine.

"Vedi, te l'avevo detto" disse Lilly.

"Sarà Scott che sta facendo qualche scherzo" disse Hurley.

"E come fa a sapere che siamo qui?" Chiese Lilly.

"Questo non lo so" rispose Hurley.

Lilly si alzò e prese una torcia. Si inoltrò nella foresta, cercando la fonte di quelle risatine.

Hurley rimase seduto, indeciso se seguire Lilly o meno. Si guardò intorno nervosamente e si alzò. Decise di andare con Lilly, ma ormai lei era sparita tra gli alberi. Provò comunque a cercarla, inorltrandosi tra gli alberi.
Un'ombra veloce come un fulmine gli passò davanti, facendolo spaventare. Hurley decise che era meglio aspettare Lilly vicino al fuoco, dove poteva vedere. Tornò indietro e rivide l'ombra, ma non riuscì a capire che cosa fosse. Degludì nervosamente e corse verso il fuocherello. L'ombra sfrecciò nuovamente davanti a lui e gli fregò la cintura dei pantaloni. Hurley nemmeno se ne accorse, tranne per il fatto che i pantaloni gli erano scesi. Si sollevò velocemente i pantaloni e si guardò intorno, nella speranza che Lilly non fosse nei dintorni. Tornò tra gli alberi, tenendosi i pantaloni, per cercare la sua cintura. Vide l'ombra avvicinarsi nuovamente e si preparò per afferrarla. L'ombra gli passò davanti, ma Hurley riuscì ad prenderla.

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