Parte 36

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Erano una decina di foto. Foto del..

"Che ci fai qui?" Chiese Mark.

Jude si voltò di scatto. Gli aveva fatto venire un infarto. Prese di nascosto le foto e chiuse il cassetto.

"Mark! Mi hai spaventato a morte!" Disse Jude.

"Oh, scusa. È solo che ti ho visto entrare e ho visto il Signor Dj che si avvicinava e.." disse Mark, poi si interruppe. "Il Signor Dj! Sta arrivando!".

I due uscirono di corsa dallo studio, giusto in tempo. Il Signor Dj aveva appena fatto le scale. Guardò i due ragazzi poco lontani dalla porta del suo studio. Li studiò, sospettoso.

"Cosa fate qui? Vi ho detto che non potete entrare" disse il Signor Dj.

Jude guardò la stanza accanto allo studio, una stanza dove non c'era nulla, a parte un mobile vuoto.

"Noi, emm.. ci stavamo chiedendo cosa ci fosse nel mobile di quella stanza" balbettò Jude.

"Non è.. ahi" disse Mark, quando Jude gli diede una gomitata.

"Non voglio più vedervi così vicini al mio studio, e adesso andate" disse il Signor Dj, entrando nel suo studio.

I due ragazzi tirarono un sospiro di sollievo e scesero di sotto. Andarono nelle loro stanze e si rilassarono. Ora che Jude era tranquillo in camera sua tirò fuori le foto che aveva trovato. Le studiò a lungo, a bocca aperta.

"Così è questo che hai trovato" disse Caleb.

Era entrato senza fare alcun rumore e stava guardando le foto che aveva Jude in mano. Jude ebbe il secondo infarto nel giro di pochi minuti.

"Caleb!" Disse Jude. "Cosa ci fai in camera mia?!".

"Ho sentito rumore e ti ho visto correre in camera. Ho pensato che nascondessi qualcosa e avevo ragione" disse Caleb.

Jude stava per ribattere, ma Caleb gli tolse le foto dalle mani. Jude provò a riprenderle, ma Caleb lo fermò con una mano.

"Questo si che è interessante" disse Caleb. "Me ne prendo una, non ti dispiace vero?".

"Farebbe differenza?" Sbuffò Jude.

"Alcuna, a domani" disse Caleb, con tono beffardo.

- Il giorno dopo -

I quattro ragazzi uscirono di casa tutti insieme per andare a vedere l'allenamento mattutino della squadra di Hurley. Durante il viaggio Jude continuava a lanciare occhiate minacciose a Caleb, che lo ignorava. Mark e Axel li guardavano senza capire, ma non dissero nulla.
Una volta arrivati al campo l'allenamento era già iniziato. I ragazzi salutarono il mister e si sedettero negli spalti. Guardarono gli altri giocare e si avvicinarono solo quando la squadra andava alle panchine per dissetarsi.

"Wow ragazzi, siete migliorati tantissimo" disse Mark.

"Certo, con le pallonate che ci lancia Lilly non possiamo fare altrimenti" piagnucolò Shark.

"Pff, non è vero. Siete voi ad essere dei pappamolle" Sbuffò Lilly.

"Da quando è tornato Hurley e da quando è arrivata Lilly la nostra squadra ha avuto una spinta in avanti" disse Cadence.

"Oh, ti prego. Così mi metti in imbarazzo" scherzò Hurley.

"No, è vero. Grazie al vostro talento la nostra squadra sta crescendo in fretta" disse Cadence.

"Ok ragazzi, pausa finita. Si torna in campo" disse Hurley.

Una volta che Lilly e Hurley avevano finito l'allenamento, ognuno tornò a casa.

"Ehi, sorellina, guarda cosa abbiamo trovato" disse Caleb, mostrando la foto che aveva fregato a Jude la sera prima.

Come Lilly vide la foto rimase a bocca aperta. Non credeva che il padre la tenesse ancora. La strappò dalle mani di Caleb e si voltò.

"Dove l'avete trovata?" Chiese Lilly.

"Chiedilo a Jude" rispose Caleb.

Lilly si girò e guardò Jude, che guardava altrove. Si misero tutti a guardarlo, in attesa della sua risposta.
Dopo diversi minuti Jude cedette e decise di sputare il rospo, dicendo la verità.

"Sei entrato nello studio di mio padre?! Ma non ve l'aveva vietato?" Tuonò Lilly.

"Jude, perché non l'hai fatta vedere anche a noi?" Chiese Mark.

"Io in realtà non l'ho vista" Si lamentò Axel.

Porse la mano a Lilly, come a chiederle la foto. Lei non gliela diede. La nascose dietro di sé e fece un no con la testa. Axel non capì, ma non volle forzarla. Le avrebbe parlato una volta in camera, da soli.

"Comunque, da quel che ha detto Caleb mi è sembrato di capire che ne avessi altre" disse Mark.

"Si, anche a me" disse Axel, guardando Jude.

Tornarono tutti a fissare Jude, che a salvarlo fu l'arrivo di Bolt. A quanto pare aveva trovato qualcosa. Lilly si separò dal gruppo di ragazzi e seguì Bolt. Dopo poco tempo arrivarono a casa ed entrarono. Si stavano togliendo le scarpe, quando apparve il Signor Dj. Era vicino alle entrate delle stanze dei ragazzi, e non sembrava di buon umore. Aveva lo sguardo arrabbiato, teneva le braccia incrociate e batteva il piede a terra, frustrato. I ragazzi si guardarono tra loro e si fecero avanti.

"Chi-è-stato?!" Tuonò il Signor Dj, scandendo bene le parole.

"A-a fare cosa?" Chiese Mark.

"Lo sapete" rispose il Signor Dj.

"No, non lo sappiamo" disse Axel.

Il Signor Dj puntò il suo sguardo severo su Jude, che in quel momento trovava molto interessante il pavimento.

"Allora?" Tuonò il Signor, spazientito.

"Jude, sai a cosa si riferisce?" Sussurrò Mark.

"È colpa mia, non se la prenda con gli altri" disse Jude.

"Potete andare" disse il Signor Dj, guardando Mark, Axel e Caleb.

I tre non se lo fecero ripetere due volte e sparirono nelle loro stanze. Il Signor Dj fece segno a Jude di seguirlo nel suo studio, quindi chiuse la porta.

"Sbaglio o vi avevo detto che nel mio studio non potevate entrare?" Disse il Signor Dj.

"Mi scusi signore, prometto che non succederà più" disse Jude.

"Sarà meglio e ora restituiscimi quello che mi hai rubato" disse il Signor Dj.

Jude tirò fuori le altre foto dalla tasca e le restituì al legittimo proprietario. Il Signor Dj le prese e le conservò nel cassetto, dove aveva messo un lucchetto.

"Puoi andare" disse.

"Come? Così? Non mi chiede perché l'abbia fatto?" Chiese Jude.

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