Parte 38

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Una volta arrivati alla spiaggia ognuno si montò la propria tenda. Ma Lilly aveva difficoltà. Non aveva la minima idea di come si montasse una tenda.

"Vuoi una mano?" Chiese Jude.

"Me la cavo da sola" rispose Lilly, col suo tono gelido.

"Non è che se rimani a guardarla si monta da sola" disse Jude, incrociando le braccia davanti al petto.

"Che ne sai, nessuno ci ha mai provato, perché tutti fanno il tuo ragionamento" disse Lilly.

"Non c'è nulla di male nel non saper fare qualcosa, basta soltanto chiedere cortesemente una mano" disse Jude.

"Mio caro baby sitter, puoi cortesemente farti i fatti tuoi?" Chiese Lilly, ghignando.

"No" rispose Jude, ghignando anche lui.

Lilly rimase a fulminarlo con lo sguardo, ma stranamente Jude questa volta non gettò la spugna. Lilly roteò gli occhi e sbuffò.

"E va bene, non ci riesco" sbuffò Lilly.

"Va avanti" disse Jude, con un sorrisetto beffardo.

"Non è che potresti gentilmente usare quel poco di cervello che hai per darmi una mano?" Disse Lilly, a denti stretti.

"Si, posso farlo. Come si dice?" Chiese Jude.

"Ma l'ho già detto!" Rispose Lilly.

"Come-si-dice?" Chiese Jude.

"Perfavore" borbottò Lilly.

"Va bene, ti aiuto" disse Jude, ghignando.

Aiutò Lilly a montare la tenda, poi andarono a cercare legna per il fuoco. Perché avessero mandato quei due, che sono cane e gatto, non si sa. Probabilmente si erano stancati di sentirli che si punzecchiavano a vicenda e hanno deciso di farli andare via per rilassarsi un po'.

"Un po' di pace finalmente" disse Caleb.

"Lo sai che si dice che quando due persone si odiano in realtà si amano?" Scherzò Mark.

"Tsk, ma per favore. Jude non ha chance" disse Caleb.

"Si parla di Lilly, non di te" disse Mark.

"Proprio per questo ne sono sicuro" disse Caleb.

"Non che abbia tutti torti" scherzò Axel.

"Su ragazzi, sapete che le da fastidio quando la shippate con qualcuno" disse Hurley.

"Si già.. comunque, guardate che ho portato" disse Mark.

Tirò fuori tutta la scorta di caramelle che aveva comprato qualche giorno prima. Caleb, Hurley e Axel rimasero a bocca aperta.

"Scusa fratello, come hai fatto a farci stare tutto dentro lo zaino?" Chiese Hurley.

"Con la tecnica della mamma si può fare miracoli" rispose Mark.

"È assurdo" disse Axel.

"Le ho prese per mangiarle tutti assieme, quindi mi serviva una grande quantità" disse Mark.

"Secondo me hai svuotato il negozio" disse Caleb.

Si misero a ridere e aspettarono i due che avevano mandato a prendere la legna. Dopo una ventina di minuti Lilly e Jude tornarono, pieni di legna e continuando a punzecchiarsi. È inutile, quei due non sarebbero mai cambiati.

"Oh eccovi" disse Mark.

"Non avete scopato vero?" Chiese Caleb.

Lilly lo fulminò con lo sguardo.

"In effetti non può essere.. troppo poco tempo.. a meno che Jude non sia uno che dura poco" disse Caleb.

"Ehi!" Disse Jude.

"Fratellino, sta pure tranquillo che se avessi voluto scopare ora non sarei qui" disse Lilly, ghignando.

Accesero il fuoco e si sedettero intorno. Parlarono del più e del meno e alla fine decisero di mangiare. Era ora di cena. Axel rubò una patatina a Lilly e se la mise in bocca. Lilly si arrabbiò e gli diede una manata.

"Ahi!" Disse Axel.

"Così la prossima volta ci pensi due volte" disse Lilly.

Si misero tutti a ridere e finirono di mangiare. Mark si alzò e si mise a distribuire caramelle, come dolce ovviamente. Questa volta fu Jude ad allungare le mani verso il cibo di Lilly. Le prese una di quelle caramelle arcobaleno lunghe kilometri e cercò di mettersela tutta in bocca. Lilly lo fulminò con lo sguardo e si avvicinò. Prese l'estremità della caramella che stava fuori dalla bocca di Jude e iniziò a mangiare. Jude rimase immobile, pietrificato. Lilly mangiò tutta la caramella che stava fuori dalla bocca di Jude e ora la loro labbra si toccavano. Lilly rise in modo beffardo, ma non si staccò. Gli mise una mano vicino alla bocca e iniziò a baciarlo. Mise due dita nella bocca di Jude e la aprì. Si prese il pezzo di caramella che stava nel sua bocca e si allontanò. Rimase a guardarlo con un ghigno, mentre finiva di masticare.

"Ehi baby sitter, controlla il tuo amichetto" scherzò Lilly.

Jude abbassò lentamente lo sguardo e si mise il cuscino in mezzo alle gambe, il viso rosso come un pomodoro. Si misero tutti a ridere, tranne lui.

"Per un attimo ci ho creduto" disse Axel.

"Anche lui" disse Caleb, guardando Jude con un ghigno enorme. "La mia sorellina è off-limits".

"Per adesso" disse Axel.

"Io continuo a credere che sotto ci sia qualcosa. Non mi sbaglio, quando due si odiano in realtà si.." disse Mark.

"Si odiano" concluse Lilly.

"Ma no, non è così che si dice" disse Mark.

"Non credere a tutto quello che senti" disse Lilly.

"Sono stanco, vado a dormire" disse Jude, fuggendo nella sua tenda.

"Povero però. C'è rimasto male" disse Mark.

"Con Lilly non si scherza" disse Hurley.

"Vado a fargli compagnia" disse Mark.

Si alzò e andò da Jude. Gli altri lo guardarono finché non sparì nella tenda.

"È stato fantastico" disse Caleb, ancora ridendo.

"Prima regola di Lilly: mai rubarle il cibo" disse Hurley, ridendo.

"Soprattutto quando sa i tuoi punti deboli" disse Axel.

"È come la fisica, ad ogni azione corrisponde una reazione" disse Lilly, con tono beffardo.

"Sai anche cos'è la fisica, wow" la prese in giro Caleb.

"Oh-oh, ci sono tante cose che tu non sai che io so" disse Lilly.

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