La prima volta che Mattia vide Christian non ebbe una buona impressione. Non seppe spiegare il perché, ma non colse subito la sintonia che poi li unì fortemente.
Era una ragazzo che parlava poco, troppo diverso da lui che invece non conosceva la parola "silenzio".
Anche quando raggiungeva i piccoli grandi traguardi nella scuola non sembrava mai essere veramente felice. Gli Stati d'animo sembravano avere tutti la stessa espressione sul suo volto, a lui invece tutto si leggeva perfettamente.
Come in quel momento: il maestro Todaro lo aveva rimproverato per non essere stato all'altezza della prova che gli aveva dato e aveva trattenuto il suo dispiacere per tutta la trasmissione, ma una volta ritornati in casetta si era isolato lasciandosi andare sul divanetto fuori il giardino."Ehi Bro, che hai?" Se ne uscì una voce dietro di lui. Riconobbe il tono e rimase stupito perché non aveva mai colto empatia nei suoi confronti prima di allora.
"Mi dispiace di aver deluso Raimondo". spiegò Mattia pulendosi il viso con la manica del suo poco sobrio giaccone Teddy.
Aveva il trucco colato e si vergognava a farsi vedere così, tuttavia quando si girò verso l'altro prendendo coraggio e vide in Chistian una dolcezza nello sguardo che lo spiazzò. Gli sorrideva rassicurante e per la prima volta si trovò molto vicino a lui. Non lo erano mai stati e si soffermò ad osservergli bene il viso: era veramente un bel ragazzo e le lentiggini gli davano un'aria da bambino ribelle facendo contrasto con la mascella squadrata. Sì stupì di quei pensieri mai avuti ma gli vennero spontanei e non riuscì a controllarli."Ha ragione Raimondo, oggi non sei stato come sempre"
"Ah grazie. Bel modo di incoraggiare" commentò ironico e al contempo tagliente.
"Intendo dire che quando balli brilli e oggi non ti ho visto così"
A quel complimento inaspettato strabuzzò gli occhi stupito. Mai si era sentito dire così da lui e non sapeva di godere della sua stima. Probabilmente non si erano mai detti quello che pensavano a vicenda, perché anche Mattia pensava che fosse magnetico sul palco.
"Beh io..." Cominciò senza sapere bene cosa dire. "Grazie. Non pensavo di piacerti" a quelle parole Christian alzò il sopracciglio scettico e l'altro si rese conto di quanto potesse essere fraintendibile quello che aveva detto.
"Io intendevo nel ballo" sì affrettò a correggersi Mattia che sentiva le sue guance arrossarsi sempre di più. Maledette, le aveva sempre odiate poiché sembravano godere di vita propria.
"Stai tranquillo, Bro. Avevo capito" lo rassicurò mettendogli una mano sulla gamba. Altro gesto totalmente inaspettato che non aiutò il cuore del biondo a fermarsi, anzi.
La loro discussione fu interrotta dall'arrivo di Alex che li chiamò per cenare. Mattia sentì la voce del cantante quasi ovattata, come se non riuscisse bene a captare i suoni. Non riusciva a smettere di guardare Christian e i suoi occhi cangianti.
La bolla venne rotta quando l' altro si alzò togliendo la mano. Lo fece talmente tanto velocemente che in un secondo non lo ebbe più nella sua visuale. Quasi gli venne da pensare che fosse stato tutto un sogno. Ancora una volta però Alex lo riportò sulla Terra." Matti ti muovi o no?" Gli disse muovendo di una mano davanti alla sua faccia.
" Eccomi" rispose distratto e si alzò guardandosi intorno. Christian era già entrato e vide solo Alex che lo guardava con espressione interrogativa.
" Tutto bene?" Chiese guardandolo stralunato.
" Sì, sì" rispose il ballerino automaticamente e lo seguì.
Per il resto della serata non si rivolsero più la parola se non qualche sguardo quando uno dei due parlava.
Mattia ancora non si spiegava perché si fosse avvicinato in quel modo. Soprattutto quello che più lo preoccupava era lo strano batticuore che aveva provato solo una volta per un ragazzo e che non aveva più sperimentato successivamente.
Era la classica sensazione che si prova quando si aprono gli occhi di fronte ad una realtà mai considerata.Spazio autrice!
Ciao a tutti! È la prima storia che scrivo su di loro, spero di avervi incuriosita. Fatemi sapere🙂
