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Vissero in quella bolla per tre giorni. Fu uno sforzo disumano tenere fede agli impegni e stare lontani, e per lontani si intendeva solo mezzo metro.
Quella stanza di Hotel era diventata il loro rifugio dal mondo e non avrebbero mai voluto andarsene.

"Non mi va di partire. Mi mancano tutti i miei cari ma tu...tu sarai a troppi km da me" sospirò mettendo la testa sullo stesso cuscino di Christian che era sdraiato sfinito.

Avevano dormito veramente poco quei giorni ma andava bene così. Il più piccolo non accusava nulla, l'altro ad un tratto pensò fosse un vampiro. Le sue energie non si esaurivano mai.
Aprì gli occhi per guardarlo e pensò che gli sarebbe mancata come l'aria la visione di Mattia che lo guardava innamorato. Quegli occhi tanto grandi quanto la luce che ci vedeva riflessa quando lo guardava.
Mattia parlava con quelli, erano il suo modo di dare senso compiuto a pensieri a tratti sconnessi. Diceva sempre di non sapere parlare e spiegarsi, ma Christian lo aveva sempre capito come lui si sentiva dall'altro.

Gli sarebbe mancato anche il sonno interrotto dai suoi continui scatti notturni. Sicuramente meno di quando lo aveva svegliato solo per farci l'amore. In altre condizioni lo avrebbe buttato fuori dalla finestra, ma non in questo caso.
Lo aveva svegliato cominciandolo a baciare ovunque. Il risveglio migliore della sua vita, anche se erano le 4 del mattino e la sveglia alle 9.

"Troveremo il modo di vederci. Tanto so già che hai controllato i treni" rise pettiandogli i capelli che poco prima aveva torturato.

"Solo per farmi un'idea" si giustificò mettendo il broncio e incrociando le braccia al petto come un bambino. In fondo lo era ed andava bene così.

"Ma dai scherzo." Disse pizzicandogli il fianco.

"Tu ti vuoi liberare di me, ma sappi che non mi importa. Non ti lascio scappare più, adesso poi meno che mai" minacciò sedendosi sopra di lui e fermandogli le mani ai lati della testa.

"Vuoi dire che prima di scoprire che fossi bravo a letto, mi avresti lasciato andare"

"Chi ti ha detto che lo sei? Ho visto di meglio" Riprese fintamente serio e un'ombra calò sul viso di Christian punto nel vivo. L'angelo biondo aveva cambiato il volto.

"Cosa hai visto tu?!" Strabuzzò gli occhi e con un colpo di reni ribaltò le posizioni.

"Non solo te"

"No, no non voglio sapere!" Chiuse gli occhi cercando di togliere dalla testa le immagini di Mattia con un altro. Soprattutto ora che sapeva cosa significava averlo così intimamente, il pensiero di lui in quel modo con un altro lo mandò ai pazzi. Sapere che avesse avuto altri ragazzi non gli piaceva per nulla, non poteva fare altro che ammetterlo a se stesso.

"Allora sei geloso...cuore di ghiaccio" lo prese in giro.

"Non è detto che se non mi lamento di ogni singolo sguardo che ti lancia la gente io non sia geloso."

"Ma quali sguardi?" Chiese confuso Mattia.

"Sei troppo ingenuo a volte. Neanche ti accorgi di come ti guardano"

"Allora che dovrei dire di te? La hostess nella hall ci stava palesemente provando stamattina. Tra poco te la sbatteva in faccia e ti ci sei fatto pure la foto con que sorriso da ebete"

Balla con me -Christian e MattiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora