Mattia era sprofondato nel buio più profondo: non mangiava né dormiva da giorni. Ogni volta che chiudeva gli occhi vedeva Christian e le immagini scorrevano come lame. Pensava che mai nulla lo avesse più reso felice in vita sua come era stato in quegli ultimi mesi.
Passava dalla rabbia alla dolore nella frazione di secondi e non riusciva a trovare il modo per rialzarsi. L'unica cosa in grado di dargli un minimo di sollievo era la danza, la sua unica vera certezza in quel momento.
La famiglia era preoccupata per lui: non proferiva parola da giorni ormai e per chi lo conosceva era cosa abbastanza strana per un tipo che non si zittiva per 3 secondi di fila. L'unica persona con cui aveva cominciato, dopo giorni, a parlare era la sua migliore amica, che aveva chiamato un giorno a mezzanotte singhiozzando in preda a quello che sembrava un attacco di ansia. Era corsa da lui in dieci minuti e lo aveva stretto forte mentre buttava via tutto quello che accumulava da giorni.
Vederlo così era stato un colpo duro; lo conosceva da anni e i problemi di cuore li avevano sempre superati insieme, ma quella volta sembrava diverso.Sapeva quanto Christian fosse importante per il suo migliore amico e fu quasi tentata di ucciderlo con le sue stesse mani. Sara era sempre stata molto protettiva nei confronti di Mattia; lo conosceva da quando andavano all'asilo e per lei era il fratello che non aveva mai avuto. Erano l'uno la spalla dell'altro e si erano promessi che lo sarebbero stati sempre, ma vedendolo così si sentì impotente.
Da quella sera ogni mattina, prima di andare a scuola, gli portava la sua colazione preferita nella speranza che mangiasse qualcosa. Era visibilmente dimagrito e aveva perso il colorito roseo sulle guance. La cosa che più la preoccupava erano i suoi occhi, che sembravano aver perso quella luce sempre appartenuta.
"Matti qualcosa devi pur mangiare" lo incitò e per non offenderla Mattia morse un pezzo di cornetto alla crema. Era sempre stato il suo preferito e lo sgarro più voluto, ma in quel momento lo fece solo ed esclusivamente per Sara.
"Magari un po' di più che quel misero pezzetto" rise notando le dimensioni della parte morsa.
"Oggi ho lo stomaco chiuso" si scusò il biondo.
"Non è solo oggi Matti. Non ti posso più vedere così, anche la tua famiglia è preoccupata e vuole sapere cosa è successo"
A quelle parole Mattia si ammutolì, si sentiva schiacciato da tutta quella situazione e gli dispiaceva sapere che fossero tutti preoccupati ma parlarne era difficile.
"Non c'è molto a sapere: mi ha lasciato. Ha detto che non è forte abbastanza, ma forse a non essere abbastanza ero io" spiegò asciugandosi una lacrima scesa mentre pronunciava quelle parole tanto difficili da digerire.
"Magari ha rivisto la sua ex e ha capito che non ero chi voleva vicino. Si vergognava di me, sono sicuro. Non ha mai voluto dire a nessuno di noi e l'ho anche compreso all'inizio ma poi..." spiegò prima che una morsa alla gola gli impedisse di continuare.
A Sara si spezzò il cuore al pensiero di come si dovesse sentire. Come ci si poteva vergognare di un'essere così speciale, buono e altruista? Sarebbe dovuto essere il vanto di chi gli stava accanto e se Christian non era stato in grado di renderlo felice come si doveva, allora era meglio che se fosse andato.
"Non era per te, Matti. Ti meriti un amore che ti faccia sorridere, non piangere." spiegò poggiando la testa sulla spalla dell'amico.
" L'unica cosa che so è che era tutto quello che volevo e mi è scivolato dalle mani senza che me ne sia reso conto." si sfogò coprendosi il viso con le mani.
Voleva che la sua testa smettesse di pensare a loro due, agli sguardi, alle risate e i momenti che avevano passato insieme. Come era stato con lui, non si era mai sentito e si chiese se fosse stato possibile ritornare ad amare così tanto; con la stessa intensità e profondità.
Non voleva parlarne con i suoi perché pensava che non avrebbero capito: Christian era la sua possibilità di essere felice, la sua occasione per ricominciare a credere in qualcosa che per molto aveva trascurato. In quegli occhi scuri cangianti ci aveva trovato la felicità e mai nessuno li avrebbe avuti come lui.
Gli sembrava troppo bello per essere vero ma nonostante questo ci aveva creduto. Era convinto che fossero qualcosa di speciale e ai suoi occhi era così: si erano trovati in tutto e nonostante i baci, le carezze e il sesso erano riusciti a rimanere migliori amici. Per questo si sentiva tradito non solo dal suo ragazzo, ma anche dal suo migliore amico.
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