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Da quando Christian era tornato nella casetta le cose andavano pian piano sempre meglio.
Stavano trovando un nuovo equilibrio ed in parte era come se stessero cominciando da capo pur conoscendosi a memoria.
Qualcosa tra di loro era cambiato però, non c'era un termine adatto per spiegare e anche gli altri che li guardavano non sapevano come decifrare la situazione.

Il pensiero comune era solo uno quando li vedevano insieme: erano belli. Qualunque cosa fossero erano insieme qualcosa di speciale.
Tutti facevano il tifo per la coppia ma sapevano che le cose non fossero poi così semplici; soprattutto per Christian che non sapeva come classificare il suo sentimento.
Era stato bello ritrovarsi e gli era mancata come l'aria la sua spalla,il suo migliore amico. Non avevano più parlato di quello che era successo e il tutto era rimasto sospeso come un'ombra.
Non si sentiva pienamente libero di fare tutto quello che gli passava per la testa, perché aveva paura di illuderlo di qualcosa che non sapeva sarebbe stato in grado di dare.

Ad esempio in quel momento erano seduti sul divano e generalmente Christian metteva la testa sulle gambe del biondo per farsi accarezzare i capelli.
Non sapeva come comportarsi: se fare quello che aveva sempre fatto oppure lasciar perdere.
Mattia fece per lui e gli indicò le sue gambe. Lo fece e per un secondo si irrigidì, poi senti i suoi muscoli rilassarsi dopo poco. Avrebbe voluto fermare il tempo e stare così per sempre. Da tempo non stavano così vicini e si era dimenticato della pace che gli dava.
Il Natale si stava avvicinando e Mattia era la cosa che più si avvicinava alla famiglia che conoscesse.

"Non ti addormentare perché tra poco ci portano l'albero" rise Mattia guardandolo rilassato.

"Il mio lo fa sempre mamma." Rispose Christian che era a tanto poco da fare le fusa.

"Che eresia. L'albero si fa tutti insieme, non fare il Grinch.Io posso mettere la stella di Natale. "

" Tu non ci arrivi" lo prese in giro e Mattia prese a fargli il solletico per punirlo.

Dario stava passando in quel momento davanti a loro e si buttò su di loro per aiutare il biondo.
Divenne una lotta di cuscini all'ultimo fiato.
Il tutto si concluse con l' arrivo di un albero interamente da montare e decine di palline dorate e rosse.
Tutti si riunirono per addobarlo e fu un momento che non fece pesare al pugliese di essere lontano da casa.
Sissi aveva preparato anche dei biscotti, quindi la casetta profumava di quel classico odore di festa che piaceva un po' a tutti.

"Chi mette il puntale?" Disse Luca prendendolo dall'enorme scatola.

"Io!" Sì precipitò a dire Mattia che a casa sua era l'addetto ufficiale.

"Matti io direi di farlo fare a chi ci arriva" rise Luigi.

"Salta su" disse Daniel facendogli segno di salire sulle sue spalle per arrivare alla cima. Il biondo non se lo fece ripetere due volte e prese quasi la rincorsa per saltargli addosso.

Gli occhi di Christian videro tutto e notò soprattutto le mani del nuovo arrivato toccare le cosce di Mattia soffermandosi un pochino troppo per i suoi gusti.
Gli dava fastidio vederlo così in confidenza con il suo compagno di stanza ma sapeva che non poteva farci nulla. Non poteva impedire a Mattia di fare nuove amicizie. Anzi forse era proprio quello che doveva auspicarsi per il suo bene ma proprio non ce la faceva.

"Che hai?" Chiese Dario rivolgendosi a Christian.

"Niente, perché?" Rispose Christian mettendo a posto il disordine fatto per l'albero.

"Lo hai ammazzato con lo sguardo"

"Ma che dici" rispose sentendosi punto nel vivo. A quanto pare non era riuscito a nascondere quello che sentiva.

Balla con me -Christian e MattiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora