I M P A R A R E

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( imparare )

Hey ragazzi-

Scusate se ci ho messo così tanto tempo. Sono stata così fottutamente impegnata aksjhdfgkhrkgjhs. Ad ogni modo, godetevi questo sano contenuto.

Se ci sono errori di battitura, avvertimi. Sono le 5 fottute del mattino.

Senza ulteriori addio, vi presento...

I M P A R A R E

amelie zabini

{Lunedi}

"Voglio dire, l'ho sempre vista nella nostra classe di Incantesimi, ma in realtà non le ho mai prestato attenzione", mormorai mentre io e Oliver camminavamo lungo i corridoi, "Le hai mai parlato?"

Ha schernito.

"Ad Eleanor?" Oliver ha chiesto: "No, non proprio. Lei mi trasmette vibrazioni di energia psicotica. Non posso".

Ridacchiai dolcemente.

"È bellissima, però", ho risposto, "anche se non ho mai interagito con lei. Suppongo che sia simpatica. Spero che tratti bene mio fratello. O qualcosa del genere".

"Sono sorpreso che Zenith-cacca ci abbia persino raccontato della sua scopata", sbottò Oliver mentre si metteva la borsa dei libri sulla spalla, "Date le circostanze per le quali è riservato e cose del genere".

"Giusto?"

Sospirammo entrambi.

Zenith di solito non si vanta mai o parla di nessuna ragazza con cui è andato a letto, quindi si può presumere che lei sia forse speciale.

"Allora, oggi andiamo ai sotterranei di Corvonero?" ho chiesto mentre ci affaccendavamo tra la folla di adolescenti desiderosi di tornare ai loro dormitori e ai loro comuni.

"Così ha detto Narsa, no?"

"Sto chiedendo-."

"Sì", fece cenno, "stiamo andando dai Corvonero".

Mentre camminiamo uno accanto all'altro, vediamo improvvisamente Zeno uscire dalla sua classe di storia della magia.

Zeno è in piedi all'ingresso, alto e bello, guardando a destra ea sinistra quando finalmente ci vede entrambi.

Immediatamente, un sorriso cresce sul suo volto.

Si precipita verso di noi con un sorriso contagioso e spalanca le braccia.

Non ho potuto fare a meno di arrossire.

"Mel", sussurrò, mentre mi stringeva in un forte abbraccio, "mi sei mancata".

Si chinò e mi diede un bacio sulla fronte mentre avvolgevo le braccia intorno alla sua grossa figura.

"Anche tu mi sei mancato", dissi a bassa voce mentre entrambi ci allontanavamo dall'abbraccio dell'altro, "Anche se sono passate solo un paio d'ore da quando ci siamo visti".

Roteò gli occhi.

"Temo la giornata senza di te, Mel," ridacchiò Zeno mentre mi sistemava i capelli dietro l'orecchio.

"Che dire di me?" Oliver sibilò: "Dov'è il mio bacio sulla fronte? Il mio abbraccio?"

Zeno iniziò a camminare verso Oliver a braccia aperte mentre Oliver indietreggiava ridacchiando.

Obscene // traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora