Il mio mondo trasparente.

1 capitolo.

1 Capitolo.

“Pronta?”mi chiede mia madre sedendosi sul letto.

“Psicologicamente no..”rispondo chiudendo la valigia.

“Pensa solo che tra poche ore vedrai di nuovo i tuoi idoli.”guardo mia mamma e le sorrido. “E' ora di andare!”grida mio padre dal salotto.

“Ti chiamo appena arrivo a Taormina.”prendo la piccola valigia e vado in salotto. “Torna presto!”mi dice mia sorella abbracciandomi. “Non ti accorgerai neanche della mia assenza, promesso”.

“Mi raccomando eh!”

“Papà è l'ennesima volta che me lo dici! Stai tranquillo.”gli sorrido. “Ah un'ultima cosa!”mi giro a guardarlo. “Divertiti...”scendo gli scalini che avevo appena salito e lo abbraccio. “Lo farò.” mi stacco e salgo sopra il bus che mi avrebbe portato a Tarmina.

'Sai che cosa c'è, io nel tuo disordine...

...mi perdo.'

'e poi che serve stare in gioco se tanto

il gioco è truccato.'

Chiudo gli occhi e mi lascio andare a uno stato di trance, tra la realtà e il sogno.

'Sai che cosa c'è, io del tuo disordine...

...sono stanco'

'a cosa serve stare in gioco se tanto

ad ogni mossa sbaglio.'

Non capisco se sono felice o triste.

Da una parte rivedere i Dear Jack, i miei idoli so che mi riempirà di felicità, ma d'altra parte ho addosso una strana malinconia che mi fa pensare solo a cose negative.

Forse sarà che appena finirà il concerto non so se li rivedrò più.

'te ne stai assorta nel tuo mondo trasparente.'

Si, questa sono io.

Sono la ragazza sempre con le cuffie nelle orecchie, che ci resta male anche per la minima cosa, ma che però nonostante tutto non ti dice nulla.

Sono la ragazza fragile che tutti evitano. Sono la ragazza che a primo impatto sembra antipatica, che molti credono simpatica, e che pochi conoscono davvero.

'piove da settembre e non

accenna a smettere.'

E' già da troppo che mi trovo in questo limbo tra la felicità e la tristezza... e non riesco ad uscirne.

E' da quando li conosco che la mia vita è stata stravolta, alcune volte penso in positivo e altre volte quasi mi sembra una cosa negativa.

Io non volevo affezionarmi ancora, e soprattutto non così tanto.

'gli occhi tuoi proiettano scenari apocalittici

di un amore... del mio amore.'