13 capitolo.

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13 capitolo.



Mi ero completamente dimenticata di lei dopo quello che era successo la notte.

Si avvicinò come al suo solito sculettando. "Cosa fate?"Sabrina sbuffò.

"Secondo te?!"misi una mano davanti la bocca per reprimere le risate.

Alessio si girò a guardarmi e anche lui scoppiò a ridere senza procurarsi però di non farsi vedere.

Tutti si girarono a guardarci interrogativi tranne Sabrina che si mise a ridere con noi.

"Che avete da ridere?"chiese Lucrezia acida. "Cose che non potresti capire."risposi facendole un sorrisino.

La vidi avvicinarsi, stava venendo verso Alessio. Io non sapevo cosa fare.

Marcare il territorio non era nella mia personalità.

Alessio come leggendomi nel pensiero si avvicinò ancora di più a me e mi cinse i fianchi.

Lucrezia si fermò comunque davanti a noi.

'Ma è davvero cretina o la fa?'

"Alessiuccio andiamo a farci un giro?"

"Ti devo parlare."lei annuisce. "Torno subito."mi sussurra all'orecchio, mi lascia un bacio sulla guancia e poi si allontana con lei.

Devo fidarmi?

'Aiaiai...maledetta gelosia!'


Alessio pov's.


"Lucrezia... non cosa tu pensi che ci sia tra noi ma a me non piaci."dico alla ragazza difronte a me. "Come? Ho fatto qualcosa di sbagliato?"sbuffo, ma davvero non capisce?

"No, solo che io sono innamorato di un'altra".

"Se vuoi posso fartele dimenticare!"mi metto una mano tra i capelli.

"No, Lucrezia. Non so come dirtelo, io non voglio stare con te".

"Fai quello che vuoi Alessio, ma se poi vorrai tornare io non ci sarò più."scoppio a ridere. "Non accadrà."mi girai e andai via.


Lucrezia pov's.


Lo vedo allontanarsi.

Abbasso lo sguardo e una lacrima scende sul mio viso.

Io prima non ero così, io fingo una persona che non sono, faccio l'oca per farmi notare, faccio la donna tappetino perchè i ragazzi prima non mi guardavano mai.

Per tutta la mia vita sono stata il brutto anatroccolo: apparecchio, occhiali, capelli color carota, bianchissima di pelle, vestiti buffi, e troppa pancia.

Poi è arrivato il momento in cui ho conosciuto Alessio.

Lo avevo visto una sera in un bar, che si esibiva con la sua band.

La sua voce, il suo modo di essere, le sue canzoni: tutto mi affascinò sin da subito.

Lui non mi avrebbe mai notata conciata in quel modo, così decisi di cambiare per lui.

Aspettai due mesi e finalmente riuscii a togliermi quell'odioso apparecchio, poi sostituii gli occhiali con le lentine, i miei vestiti li buttai tutti per comprarne altri completamente nuovi e provocanti. Smisi di mangiare e iniziai ad andare in palestra.

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