10 - La Rinascita...

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«Sei libero sta sera?»

Questo fu quello che gli venne detto quella mattina, ormai pomeriggio inoltrato, in cui Hoseok e Yoongi erano seduti su un divano che si affacciava a tutta Seoul.

«Certo ci sono...»

Rispose il castano a quella domanda avventata di Namjoon, ma poi aggiunse altro.

«Ci sarà anche un mio amico, se a te non dispiace.»

A quella frase non ricevette subito una risposta, e aspettandola con lo sguardo di Yoongi sotto di lui annoiato e pensieroso, gli fece crescere una sorta di agitazione.

«Certo, nessun problema. Passi a prendermi a mezzanotte?»

«Va bene.»

Non si dissero nient'altro, la chiamata venne conclusa dal viola e Hoseok si riprese dalla situazione, dato che per un momento aveva pensato al peggio.

«Fa un leggero freddo quassù.» Disse Yoongi ad un certo punto, rannicchiandosi sul divanetto bianco, e Hoseok senza pensarci gli cinse il corpo con un braccio. Anche se entrambi si erano rivestiti, uscire dall'acqua calda per poi stare a contatto con l'aria esterna era un impresa.

«Vengo spesso qui... Solitamente gli ultimi piani delle ville non vengono mai calcolati da nessuno. Io credo sia uno dei punti della casa che frequento di più invece.» Intervenne il castano guardando il panorama, per poi distendere le braccia verso il vuoto.

«Insomma guarda che spettacolo!» Esclamò con un sorriso, che venne ricambiato da Yoongi lievemente. Ma poi l'altro riabbassò mollemente le braccia, facendo incupire il suo volto.

«Quando sono qui, mi do sempre la certezza di essere solo un misero granello nel bel mezzo di questa città.» Sospirò, «Mi fa sentire uno dei tanti, che nella vita non deve costantemente risplendere per far contento qualcuno. Quando sono seduto su questo divano... Mi sento semplicemente Hoseok, l'abitante di Seoul, del mondo... Dell'intero e immenso universo.» Continuò facendo un piccolo sorriso, per poi guardare il volto dell'altro completamente perso nel suo discorso.

«Io nella mia vita spero costantemente di trovare qualcuno con cui io non debba fingere, o che non debba superare un certo standard per essere accettato...» Gli disse scuotendo la testa in senso di negazione, e Yoongi annuì interessato.

«Dopo tanto tempo posso dire con convinzione di star vivendo nella giusta vita, in cui il mio status sociale è soltanto lo sfondo di quello che sono davvero.» Concluse tornando a guardare il panorama, e in quel momento Yoongi sussultò.

Non seppe il perché stava pensando a ciò, ma volle comunque puntualizzare.

«Ascolta Hoseok non voglio darti strane idee, ma il motivo per cui io sono con te non è per via della tua ricchezza. Quando ho visto la tua macchina, la tua casa... Ero genuinamente sorpreso, e non—»

«Non ho pensato assolutamente a questo.» Lo interruppe il castano, incrociando di nuovo i loro sguardi.

«Io sono nato in questo ambiente, e capisco quando una persona è attratta dai miei soldi piuttosto che a me. Anzi mi meraviglio molto di te Yoongi...» Aggiunse con un tono, quasi come se avesse quell'opinione da molto, ma che non era riuscito ancora a dirla, perciò il corvino rimase curioso.

«Tu sei stato completamente l'opposto di quello che io penso di alcuni. Cazzo ti sei trovato un ragazzo preso da un breakdown disastrante, che ti ha chiesto di passare la giornata insieme, e tu hai detto semplicemente si, cazzo facciamolo— è assurdo! A questo punto mi chiedo se è la prima volta che ti succede.»

Steinmetz Pink -phoenix- || Taekook & YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora