Capitolo 1. 1991- 1993

851 48 202
                                    

CAPITOLO 1.

Primo anno: 1991.

«Hai messo tutti i libri, tesoro?» domandò affacendata la signora Enrietta Philips, avvolgendo una sciarpa morbida attorno al collo della figlia e stringendo con fin troppa veemenza.

Era una donnina bassa e minuta, la signora Philips, una di quelle che sembravano molto più giovani della loro reale età, con setosi capelli castano chiaro che le ricadevano in sinuose onde sulla schiena e due occhi grandi color nocciola, che scrutavano la figlia pieni di apprensione e preoccupazione.

«Si...Mamma! Così mi strozzi!»protestò la ragazzina, mentre si aggiustava la sciarpa, facendo scivolare fuori la treccia di capelli dello stesso colore di quelli della madre, mentre la osservava contrariata attraverso i suoi occhi color acquamarina.

Hayley Philips adorava sua madre, probabilmente non ve n'era una più amorevole della sua in tutta la Gran Bretagna, ma, nonostante questo, non vedeva l'ora di andare ad Hogwarts per poter stare un po' alla larga da tutta la sua apprensione.

«E i vestiti? Il mangime per Kiki? La bacchetta? Il cappello?»

«Per l'amor del cielo, Enry! Basta! Sta andando a scuola, non in guerra! Se ha dimenticato qualcosa glielo spediremo, ma sono certo che non ha dimenticato nulla, giusto Hayley?» domandò suo padre, Elijah Philips, dall'alto del suo metro e ottantacinque, sorridendo anche e soprattutto con i suoi occhi identici a quelli della figlia. Era una persona allegra, il signor Philips e anche, secondo Hayley, un po' troppo spensierata. Nonostante questo, però, era il classico uomo calmo e pacato che per ogni problema, aveva la giusta soluzione.

«Giusto, papà.» rispose lei abbracciando forte entrambi e salendo sull'Hogwarts Express, proprio mentre il controllore suonava il fischietto, ad annunciare che mancava molto poco alla partenza.

Non sarebbe dovuta essere una sorpresa, per Hayley Philips, ricevere la sua lettera per la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, quell'estate; Essendo lei figlia di due maghi, ed avendo sviluppato doti magiche sin dalla più tenera età, la sua ammissione era praticamente certa.

Tuttavia la giovane aveva tirato un immenso sospiro di sollievo quando l'aveva ricevuta.

La famiglia Philips era una famiglia non molto antica ma composta unicamente da maghi, eccezion fatta per il nonno materno di Hayley che era un Magonò.

Probabilmente era per quello che la giovane temeva che la sua lettera non sarebbe mai arrivata.

Quella mattina, si era svegliata di buon ora, aveva estratto dal cassetto del suo scrittoio una lista con tutto ciò che le occorreva per la scuola, occorente che aveva provveduto a mettere nel baule la sera precedente.

Aveva ricontrollato tutto minuziosamente due volte, spuntando nuovamente la lista, prima di ritenersi soddisfatta e sorridere a Kiki, la sua civetta bookbook dall'aria perennemente imbronciata.

Aveva insistito per arrivare in stazione con mezz'ora di anticipo, per poter salutare i suoi genitori per bene ed essere certa che non ci fossero intoppi con la barriera ed era andato tutto liscio come l'olio, esattamente come programmato.

Hayley si sentì agitata e felice nel momento in cui si sedette in uno scomparto vuoto e sentì il treno iniziare a sferragliare.

Prese dal suo baule il libro Storia Di Hogwarts, che aveva già letto almeno una dozzina di volte ma che restava comunque il suo preferito ed iniziò a leggere immaginando in quale casa sarebbe stata smistata e se avrebbe trovato degli amici che non pensavano che lei fosse una stramba e lunatica maniaca del controllo.

Perché, un po', lo era.

Hayley Philips era una ragazzina tutta logica e controllo.

Era cresciuta con due genitori gentili e comprensivi ma che lasciavano praticamente tutto al caso. Non erano in grado di programmare nulla e spesso, ogni buon proposito andava a farsi friggere, comprese feste di compleanno, cene di Natale o colloqui con i professori. Hayley aveva imparato che programmando e organizzando, ogni cosa poteva essere svolta e anche in modo soddisfacente. Era sempre stata una ragazza molto razionale in ogni parte della sua vita, forse troppo e proprio per questo chi era intorno a lei si era convinto di avere a che fare con un'adulta in miniatura ma non era assolutamente così.

The Whole, is UsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora