Capitolo 8. Ultimo Anno - Bentornati a casa

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CAPITOLO 8

Ultimo anno: Bentornati a casa



Hayley Philips, per la prima volta in vita sua, era in ritardo.

Non aveva idea di come fosse successo, era assolutamente certa di aver regolato la sveglia la sera prima per le sette in punto, in modo da avere tutto il tempo del mondo per ricontrollare il suo baule e prepararsi con calma per la partenza.

Tuttavia il sonno era giunto a lei molto più tardi del previsto ed era probabile che avesse spento il frastornante marchingegno senza rendersene conto.

Ovviamente i suoi genitori non avevano scelto quella mattina per smentire la loro natura distratta, portandola anzi ai massimi livelli, dimenticando addirittura di metterla una sveglia.

Il risultato era sfociato in un' esplosione di caos e urla per tutta la casa che, se non fosse stata leggermente fuori dal centro abitato, avrebbe svegliato tutta Canterbury.

"Sono Caposcuola e sono in ritardo. S'inizia proprio con il piede giusto!" pensò lei mentre correva sui binari con il suo carrello, dritta verso la barriera tra i binari nove e dieci, seguita dai suoi genitori che, dietro di lei, non facevano che rammentarle l'elenco del materiale scolastico e blaterare assurde raccomandazioni.

Era il primo settembre 1998, primo giorno del suo ultimo anno ad Hogwarts ed era stata proprio questa la ragione per cui Hayley era rimasta sveglia ben oltre la mezzanotte.

Era il suo ultimo anno. Era l'ultima volta che avrebbe attraversato quella barriera il primo di settembre per andare a scuola.

Il solo pensiero portava, dentro il cuore della giovane Corvonero, una tale ondata di tristezza e nostalgia che le sembrava di soffocare. In quegli anni erano successe così tante cose che quasi non credeva all'idea che quello sarebbe stato probabilmente l'anno scolastico più tranquillo in assoluto, non essendoci più la minaccia di Voldemort a pendere sopra le loro teste come un'inquietante spada di Damocle.

Ma, seppur semplice sotto quel punto di vista, Hayley sapeva che sarebbe stato comunque complicato per ben altre motivazioni.

Qualche giorno dopo il processo che aveva visto Draco e Narcissa Malfoy assolti da tutte le accuse, la preside McGonagall le aveva fatto visita.

Dopo qualche convenevole, la donna era giunta subito al nocciolo della questione:

«Non voglio mentirti, signorina Philips, non prevedo affatto un anno facile. È vero, la guerra è finita, Voldemort è stato sconfitto, ma temo che la pace sia ben lungi dall'essere stata raggiunta. Come ben sai, alcuni Serpeverde si sono schierati dalla parte di Hogwarts durante la battaglia, compreso il Signor Malfoy e la sua famiglia, ma ho ragione di credere che moltissimi studenti non siano così ben disposti verso di lui e verso gli altri della casa di Salazar.» disse lei, dando voce ai timori che Hayley si portava dietro.

Era una delle sue più profonde paure, quella di tornare ad Hogwarts e vedere Daphne, Theo, Blaise, Draco e gli altri Serpeverde, trattati alla stregua di appestati da evitare e sbeffeggiare o, ancora peggio, da prendere di mira per scherzi crudeli.

Certo, loro negli anni non si erano comportati in modo ineccepibile con le altre case, ma non era forse ora e tempo di porre fine a questo circolo vizioso?

«È mio desiderio che l'assurda rivalità fra case, che io stessa negli anni ho fomentato, con mia immensa vergogna, venga finalmente placata o riportata alla semplice e sana competizione sportiva. Questo è l'obiettivo che mi sono posta come preside. So che tu sei convinta di essere stata scelta come Caposcuola al posto della signorina Granger solo perché quest'ultima ha rinunciato prima ancora che le giungesse la proposta, ma posso assicurarti che non è così. La mia prima scelta sei stata tu» proseguì mentre Hayley la guardava incredula e senza parole. Tra tutte le cose che la preside poteva dirle, questa, davvero, non se l'aspettava e in tutta onestà non sapeva se crederci.

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