Capitolo 20

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POV MEW

Dopo il mio sfogo e aver notato lo sguardo triste di Gulf, gli ho consigliato di andarsi a fare una doccia per poter eliminare tutto il marcio che gli ho trasmesso: io sono nella mia stanza, che ospita il mio bagno personale, e sto indossando un asciugamano intorno alla vita. Appena entro nel bagno, noto Gulf seduto sul piccolo muretto affianco alla grande vetrata e appena sente la mia entrata si gira verso di me "direttore...nevica!" urla dalla gioia per poi ritornare ad osservare quei piccoli fiocchi bianchi che cadono lentamente.

Mentre entro nella grande vasca, che è piena di acqua bollente, noto che Gulf continua ad osservare il panorama esterno "all'inizio credevo che avere una finestra gigante in bagno fosse imbarazzante ma invece è bellissimo" dice per poi girarsi e avanzare verso di me: appena arriva ai bordi della vasca, si siede in ginocchio e poi poggia il suo viso sul freddo bordo; questo momento è così intimo e amorevole che mi porta ad alzare la mia mano, poggiarla sul suo viso per poi accarezzarlo.

Gulf si lascia completamente andare, poggiando la sua guancia sulla mia ruvida e bagnata mano "sa, avevo cinque anni quando ho impugnato per la prima volta un coltello..." inizio a dire, raccontando il lato più oscuro della mia vita anche perchè non voglio nascondergli più nulla, voglio essere il più trasparente possibile con lui "mio padre è un gangster, è orgoglioso da dove proviene ed è orgoglioso della società che ha costruito utilizzando quelle mani macchiate di sangue...non avendo sogni da realizzare, credevo che questa vita andasse bene" continuo a dire per poi prendere una piccola pausa.

"ma non ero io ad andare bene a quanto pare...è stato orribile, terrificante venir addestrato per uccidere le persone; mi sono mutilato le mani, colpendomi con il coltello, pensando che se non le avessi avute più non sarei più stato costretto ad allenarmi ma mio padre non era della stessa opinione. Dopo tanti anni, facendo questa vita, ho iniziato anche ad avere dei crolli mentali che per poco non mi portavano sull'orlo della pazzia" dico per poi fermarmi e osservare la sua espressione, la sua reazione.

"per te va bene dirmi tutto questo? E' pericoloso..." dice Gulf guardandomi "non dovrei...eppure mi chiedo una cosa...perchè sono così attratto da te?" rispondo per poi prendere la sua mano e depositargli un bacio sul dorso: se ci penso attentamente non c'è stato un solo momento in cui io non mi sia sentito attratto da te, indipendentemente dal tempo e dal luogo "vieni, entra" gli dico...voglio stare a stretto contatto con lui, pelle contro pelle.

E Gulf non se lo fa ripetere una seconda volta: osservo l'accappatoio che gli scivola lentamente lungo il suo corpo, i suoi piccoli movimenti che lo portano dentro la vasca...lo faccio sedere a cavalcioni su di me, notando che il livello dell'acqua si è leggermente alzato ricoprendo una buona parte dei nostri corpi. Faccio un respiro profondo, assaporando il suo profumo che è una droga per me...ed è proprio mentre lui è sopra di me che penso che il resto del mondo che mi circonda, non aveva più importanza perchè dal giorno in cui l'ho incontrato, non riesco a pensare ad altro...quando sono con lui, il resto si azzera.

Come due calamite, le nostre bocche si avvicinano l'una all'altra e si chiudono in un bacio casto, dolce e pieno di passione; le mie mani si fanno strada lungo la sua schiena, toccandola e accarezzandola in ogni suo centimetro "che mi dici di te?" gli chiedo staccandomi per un attimo "che vuoi dire?" chiede Gulf con un viso alquanto sorpreso "intendo riguardo a oggi" rispondo cercando di capire il suo stato d'animo attuale "perchè non te ne sei andato? Sono molto pericoloso, crudele e ben lontano dalla tua idea di amante ideale" continuo a dire mentre lo tengo ancora stretto a me.

"vediamo...dopo aver scoperto il tuo passato, le tante cose che ti sono successe nella vita...ogni volta che mi guardi con quegli occhi..." risponde per poi diventare rosso dall'imbarazzo e nascondere il suo viso nell'incavo del mio collo "non posso...non posso fare a meno di pensare che tu in realtà sia una brava persona...è così che mi sento davvero" dice ed io spalanco gli occhi appena queste sue parole escono dalla sua bocca e si insinuano nel mio orecchio.

Al suono di queste sue parole, il mio cuore inizia a battere all'impazzata e molto forte tanto che per poco non esce dal mio petto: il viso di Gulf continua a restare poggiato sulla mia spalla, posso sentire il suo cuore che batte forte e allo stesso ritmo del mio; le mie mani continuano a stringersi sulla sua schiena cercando di poggiarlo ancora di più a me...appena ho sentito queste parole, mi sono ritrovato a desiderare di diventare una persona, o meglio l'uomo, che tu pensi che io sia.

Rimaniamo abbracciati non so per quanto tempo fino a quando Gulf non alza leggermente la testa e sussurra "ehm...può sembrare imbarazzante ma...sono venuto preparato per quello...oggi sai..." e nasconde la sua faccia nel mio petto ed io non posso fare altro che sorridere "ti rendi conto di quanto sei scemo a volte?" dico per poi depositargli un bacio sui capelli e stringerlo di nuovo a me. E dopo questa sua dichiarazione non posso fare altro che avere voglia, ancora di più, di diventare una brava persona...tutto questo solo per te.


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