Capitolo 25

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POV JAY

Merda! Devo assolutamente scappare da qui, ma sono sicuro che lui mi raggiungerà in un attimo quindi meglio continuare a fare finta di nulla, magari si scoccia e andrà via "dove stai andando?" dice con tono divertente "sei Jay giusto?" continua a dire ed io invece continuo a fare finta di stare a telefono chiudendo per un attimo gli occhi e sperando che tutto questo finisca in un nulla.

"con chi stai parlando? Posso unirmi anche io alla conversazione?" continua a dire mentre resta ancora fermo dietro di me "Jay? Sei un tantino scostumato...quando uno ti parla dovresti rispondere. Non ti girerai nemmeno?" continua a dire e ogni sua parola mi fa tremare completamente, sento che sto per crollare, sto per farmi prendere...ma non posso permetterlo.

Riesco a telefonare Gulf che dopo il secondo squillo risponde "Gulf vieni presto per favo-" e non riesco nemmeno a finire la frase che l'uomo dietro di me mi afferra il polso e, con un forte strattone, mi fa girare verso di lui per poi strapparmi il cellulare dalle mani "che ne dici se non ci comportiamo da estranei?" dice sorridendo mentre il mio polso è ancora intrappolato nella sua morsa "se continui a comportarti così...beh io sarò costretto a...sfogare la mia rabbia su di te" dice con un tono alquanto minaccioso e pauroso.

Con tutta la forza che ho e quel poco di adrenalina che mi è rimasta nel corpo, con un forte strattone riesco a liberarmi dalla sua presa "lasciami andare!" urlo per poi arretrare di qualche passo e prendere le distanze da lui "non so tu chi sia ma hai trovato il ragazzo sbagliato. Il tuo obiettivo non sono io ma mio fratello Gulf...vai a cercare lui!" urlo per poi abbassare la testa e cercare di non piangere.

Mi spiace fratellone, ma non voglio subire queste cose a causa tua "ti dirò dove è e soprattutto con chi è" dico per poi fare un respiro molto profondo "bene bene...Gulf hai sentito? Il tuo caro fratellino ti ha cantato...non sei triste di questa cosa?" dice l'uomo al telefono a Gulf che nel frattempo è rimasto in attesa dietro al cellulare.

POV MEW

Io e Gulf stavamo in macchina ed eravamo diretti proprio verso casa sua, poi la chiamata del fratello Jay non ha fatto altro che accelerare il tutto: ora sono qui, tra le strade di Bangkok, che sfreccio tra un vettura ed un'altra per arrivare in tempo....il fratelli di Gulf è stato fermato da una persona, che a detto sua, è uno strozzino.

Ma in realtà quello che ha fermato il suo adorato fratellino, non è uno strozzino perchè Gulf ha pagato ogni suo debito: le persone di papà hanno fatto in fretta a raccogliere le informazioni su di lui e sulla sua famiglia; la persona di fronte a Jay è un professionista e se non lo fermiamo in tempo potrebbe fare qualcosa che poi non mi potrei perdonare mai.

POV JAY

"per adesso ti lascio andare, ma ti prego di lasciare questo messaggio al direttore Suppasit: devi riferirgli che suo padre è molto deluso da lui ed è per questo che il direttore Suppasit, al più presto, deve presentarsi da suo padre per ricevere la sua giusta punizione. Non fate mosse false che Suppasit senior sa tutto" dice per poi ridarmi il cellulare e allontanarsi. Ma prima di scomparire del tutto, si posiziona dietro le mie spalle, e con un sussurro mi dice all'orecchio "se la prossima volta ritorno qua a cercarti, le cose saranno molto diverse e in più...la prossima volta, anche se qualcuno ti chiama...continua a fare finta di stare al telefono" dice per poi allontanarsi definitivamente.

Appena non sento più la sua presenza dietro di me, faccio un sospiro di sollievo e tutte quelle lacrime che prima avevo trattenuto, ecco che fuoriescono come un fiume: intorno a me solo silenzio e questo mi fa spaventare da morire, le mie gambe non riescono più a tenermi in piedi tanto che crollo a terra "Gulf torna presto, per favore" sussurro per poi rannicchiarmi vicino al muretto di casa.

POV MEW

Manca davvero poco e arriveremo: nell'abitacolo regna il silenzio più totale che viene però interrotto da un forte sospiro di Gulf "phew" sussurra per poi poggiarsi completamente al finestrino. E' tutta colpa mia...mi dispiace così tanto...ci sono così tante cose che vorrei dirgli ma ho così tanta paura. Nel momento in cui pronuncerò qualsiasi parola, Gulf potrebbe chiedermi di lasciarlo andare e di comportarmi come se niente tra noi fosse successo e questo...non mi permetterà più stringere la mia mano alla tua.

Sono talmente immerso nei miei bui pensieri che non sento nulla di tutto quello che mi circonda, fino a quando Gulf non mi riporta alla realtà "direttore" dice ed io, con ancora con lo sguardo perso sulla strada che ci sfreccia davanti, riesco solamente a sussurrargli "scusa". Non so quanto possa servire questa parola, ma per un attimo mi fa sentire sereno con me stesso: Gulf avrà capito qualcosa e quindi porta la sua mano sulla mia, che è rimasta poggiata sulla mia coscia per tutto il tragitto, e la stringe forte nella sua.

Questo contatto, così caldo e semplice, mi fa ritornare alla realtà delle cose e mi fa girare il viso verso quello di Gulf "non te ne sei dimenticato vero?" dice con un sorriso ed io penso alla promessa che ci siamo fatti quella sera...non ci nasconderemo più nulla. Ed è proprio quando mi stringi la mano che il desiderio di non lasciarti mai si fa sempre più forte dentro di me, anche quando forse arriverà il momento in cui vorrai separarti da me; "tranquillo mi ricordo tutto...ti ho già detto che sei fantastico?" dico per poi sorridere e fare gli ultimi metri che ci separano da casa sua


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