Capitolo 31

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POV GULF

Qualcosa inizia a darmi fastidio agli occhi, talmente tanto da farmeli aprire: e come immaginavo, un raggio di sole sta colpendo il mio viso: dopo pochi minuti di confusione, metto a fuoco e mi rendo conto di essere in una stanza di ospedale "perchè sono qui?" mi chiedo per poi improvvisamente ricordarmi il perchè...porto la mia mano sul mio fianco destro, notando di avere una enorme benda e appena tocco questo punto, una fitta di dolore si fa strada in tutto il mio addome "oow"

Resto a fissare il bianco del soffitto e immediatamente la mia mente si mette in moto: la cosa che sto pensando in questo momento è che so di non aver condotto una vita alquanto stabile ma non avrei mai immaginato che sarebbe arrivato anche il momento, il giorno, in cui mi avrebbero sparato; non so se è stato solo un sogno, ma non go chiamato l'infermiera premendo il pulsante d'emergenza? Chissà..

"chissà se Mew sta bene" sussurro coprendomi il viso con la mano, cercando di evitare il raggio di sole "sta bene tranquillo" risponde una voce femminile ai piedi del mio letto: istintivamente mi alzo di scatto "ch-hi è" cerco di dire per poi mantenermi la ferita perchè mi fa un male cane "argh" mugolo "whoa...cerca di stare calmo, rilassarti e muoverti con calma; se ti succedesse qualcosa, i miei accordi con Mew salterebbero" risponde la donna fissandomi in modo serio e un pò minaccioso.

"chi...sei?" chiedo balbettando "diciamo che sono una socia in affari di Mew e non dico altro; tu devi essere Gulf giusto?" chiede "ah..si" rispondo in un sussurro, anche perchè questa donna mi incute terrore...è così autoritaria, seria "appena avrà finito le sue cose Mew correrà qui ma mentre lo aspettiamo, ti va di fare una chiacchierata con me?" continua a dire ed io non posso fare altro che accettare con un cenno della testa anche perchè conciato così non posso andare da nessuna parte.

Così mi sistemo meglio, facendole anche un pò di spazio sul lettino: appena si siede, con una grazia e un garbo, ecco che inizia a parlare "allora ragazzino, penso che l'avrai intuito...io sono preoccupata; diciamo che nei miei piani non eri incluso tu...ti sei preso una pallottola per Mew: ricordo anche il giorno in cui mi chiamò e mi informò della cosa...se non lo conoscessi, avrei creduto che stesse piangendo".

"non piangere amore" penso ascoltando le sue parole "non mi ha permesso di dire una parola quel giorno, solo che dovevo mettergli a disposizione uno dei miei ospedali e il miglior dottore che ci fosse in circolazione...ed io, da quelle parole, ho capito che finalmente Mew aveva il suo punto debole" dice facendo un sorriso strani e guadandomi "voglio essere chiara con te Gulf: il consiglio che ti do è quello di andartene, prima che sia troppo tardi; sei prezioso per Mew, sei la sua debolezza e nel nostro mondo, le debolezze, sono il nostro tallone d'Achille...ci porteranno alla caduta definitiva. Forse in cuor tuo già lo sai, ma stargli accanto non farà altro che aumentare le probabilità che tu venga ucciso...e se tu morirai cosa pensi che accadrà a Mew? Ragazzino non può provare depressione...quindi ti consiglio di lasciarlo" dice.

Ed io, al suono di ogni sua parola, perdo di un battito di cuore: sono consapevole del pericolo che corre, che corro...che corriamo entrambi ma non posso permettere a nessuno di dirmi cosa fare; io amo Mew più di chiunque altro e se dovrò prendermi di nuovo una pallottola per lui lo farò perchè sono sicuro che anche lui farebbe lo stesso per me "potresti avere ragione...ma il motivo per cui voglio stare con Mew, non è solo per il suo bene ma perchè io ho bisogno di lui nella mia vita; ci ho pensato tanto e sono sicuro che un giorno anche lui potrebbe dire le tue stesse identiche cose per cercare di lasciarmi andare...ma non permetterò mai che succeda una cosa del genere. Perchè cercherò di fare tutto il possibile per ottenere la felicità per entrambi!" dico tutto d'un fiato, senza nemmeno accorgermene.

Il rumore della porta che si apre ci fa sobbalzare entrambi, tanto da farci girare verso il rumore e rimanere si sopresa: Mew è in piedi, sulla soglia a guardarci "direttore!" urlo mostrando la mia felicità e al tempo stesso sorpresa "a quanto pare hai fatto in fretta Mew" sussurra la donna di fronte a me per poi alzarsi e dirigersi verso Mew "il ragazzo sta bene, si sta riprendendo in fretta...qualche altro giorno e poi potrà uscire" dice la donna a Mew per poi dargli una pacca sulla spalla e uscire dalla stanza.

Appena la porta si chiude, tra di noi regna un assordante silenzio: Mew lentamente avanza verso di me, per poi rimanere in piedi avanti al letto; "non fraintendermi...potrebbe sembrare stupido in questo momento ma...sei bellissimo" dico per poi poggiare la mia mano sul suo caldo viso "si beh vedi...hai detto che ti piacevano gli uomini di bell'aspetto così sono tornato a casa, mi sono dato una rinfrescata, sistemata...non volevo che mi vedessi in cattivo stato" dice lui ed io non riesco che a sorridere alla sua dichiarazione "Mew non potresti mai smettere di piacermi tranquillo" dico per poi osservare ogni suo centimetro del corpo.

Ed è proprio sul polsino destro della sua giacca che i miei occhi si focalizzano: delle piccole macchie di sangue si spargono sul tesso bianco della camicia "stai bene Gulf?" chiede Mew per poi sedersi al mio fianco sul letto "si sto bene...che mi dici di te invece Mew? Sei ferito da qualche parte?" chiedo a mia volta cercando ci scrutare ogni sua emozione "Gulf...mi hanno sparato...al cuore" dice lui per poi baciarmi il dorso della mano.

Io capisco subito la sua battuta, tipo da soap opera, e scoppio in una sonora risata "ahahahah" e Mew mi guarda sorpreso e con un volto alquanto stranito "ahahah Mew" continuo a ridere per poi farmi un attimo serio: prendo il suo viso tra le mie mani e gli sussurro "ti amo tanto, mio adorato direttore" e lui con il suo bellissimo sorriso risponde "ti amo anche io". 

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Penultimo capitolo della storia, ormai stiamo per arrivare ai titoli di coda! Alla prossima :'(

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