Capitolo 16

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Tom.

Era ormai arrivato il primo dicembre e quel magico giorno qui a Londra pioveva come non mai.

L'autunno si stava facendo sentire a tutti gli effetti e il freddo era decisamente ingombrante tanto che di lì a qualche ora sicuramente avrebbe iniziato a nevicare.

Nel frattempo Dan stava studiando in compagnia di un'ottima cioccolata calda quando all'improvviso si soffermò a pensare.

Era ormai già passato un mese e mezzo da quando i suoi genitori, Marcia ed Alan erano venuti qui in visita per vedere sopratutto che Dan stesse bene e da allora li avevamo semplicemente sentiti tramite webcam.

Da quando Dan era qui a Londra non aveva sentito molto nemmeno i suoi due più cari amici di New York, Andrew e Gabriel e di conseguenza ne era molto triste.

Il lavoro e lo studio infatti erano davvero stressanti e quindi non c'era molto tempo per le chiacchiere.

Dan comunque li avrebbe chiamati prima o poi, sicuramente per le vacanze di Natale.

Da un po' di tempo a quella parte inoltre, Dan stesso accusava molta stanchezza, quasi cronica se ci si pensava attentamente e la cosa oltre a farlo impaurire, mi metteva inquietudine.

Ma che cosa stava accadendo?!

Nel mentre stavo pensando a tutto ciò, Dan si mise ad osservare la sua agenda e in un attimo sospirò.

A quel punto lo guardai. "Tutto bene amore?"

"Si sì, è tutto bene. Mi ero completamente dimenticato che oggi dovevo andare a fare le analisi del sangue per controllare che tutto fosse apposto."

"Ed è già tardi tesoro?"

"No, no, sono solo le 09:30, quindi faccio ancora in tempo ad andare." Sospirò pensando poi a Gregory Smith, un nuovo coinquilino come lui che da quando era arrivato qui a metà ottobre aveva iniziato a provarci in maniera evidente con me che però non facevo altro che respingere senza remore, arrivando anche a minacciarlo se così si poteva dire di sfrattarlo se non avesse smesso al più presto.

Tale pensiero rendeva Dan molto felice, ma da un lato lo stressava moltissimo. Con Gregory infatti, sembrava non esserci mai pace. Tutto ciò lo destabilizzava.

Nel mentre pensavo a tutto ciò e Dan si stava preparando per andare al Royal London Hospital, ad un certo punto qualcuno suonò al campanello.

A quel punto guardai Dan. "Vado io amore."

Non appena aprì alla porta le persone difronte a me si ammutolirono completamente e Dan che a quel punto sentì un grande silenzio mi si avvicinò per vedere chi fosse e nell'arco di qualche istante lo vidi saltellare felice dalla gioia.

"Gabriel? Andrew! Che cosa ci fate qui?!"

Davanti a Dan infatti, c'erano i suoi migliori amici di New York che quel giorno erano venuti lì per fargli una bella sorpresa, anche se in realtà la vera sorpresa ero io in quanto Andrew Wilson e Gabriel Taylor non si aspettano davvero di vedermi lì.

"Ehi, si può?" Ci domandò dopo poco Andrew.

"Ma certo, entrate!" Dissi felice per poi stringerli.

"Volevamo farvi una sorpresa." Iniziò a quel punto il dolce Gabriel. "Ma vedo con gioia che siamo stati preceduti!" Sorrise per poi guardarmi.

"Sì." Sorrise. "In effetti Tom è l'inaspettato!" Rise.

"Comunque piacere." Mi disse Gabriel, stessa sorte da parte di Andrew qualche secondo più tardi.

"Piacere mio ragazzi!" Risi per poi voltarmi verso Dan. "Allora io vado a fare la spesa. Ci vediamo dopo!"

"Ok amore, a dopo."

No appena uscì dalla porta di casa, Dan si voltò verso i suoi due migliori amici ridendo.

"Lo so, avrei dovuto dirvelo prima di questa novità, soltanto che per telefono non era la scelta migliore!"

"Merlino Dan!" Iniziò allora Andrew. "Capiamo bene la tua scelta, ma dove vi siete incontrati?!" Chiese curioso.

"Proprio qui. Questa casa è sua ed io il giorno che venni qui incontrai sua madre, Sharon che a quel punto mi fece entrare e nel mentre mi aiutava a portare la valigia iniziò a farmi alcune domande." Rispose ripensando a come si erano svolti realmente i fatti. "Nel mentre stavamo parlando infatti e lei mi chiedeva se conoscevo bene l'inglese dopo qualche secondo Tom è uscito dal suo angolino... e per me è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno."

"Immagino!" Rispose Gabriel.

"Sharon infatti iniziò a guardarci perché io avevo appena pronunciato il nome di suo figlio, ossia Tom e a quel punto non ha potuto fare altro che un sorrisetto piuttosto furbesco." Rise. "Che meraviglia tutto ciò!"

"Che carino che sei!" Sorrise Andrew. "Sei arrossito!"

Rise. "Beh, a quel punto pensai che involontariamente mi ero fregato con le mie stesse mani."

"Cioè?" Domandò Gabriel.

"Si perché io sono venuto qua a Londra per fare il dottorato e con lui in giro avevo paura che non avrei combinato più nulla."

"Ed è andata così?" Rise Andrew.

"Non proprio... ma quasi!"

A quel punto i suoi migliori amici scoppiarono a ridere e Dan sorrise felice, nel mentre loro lo stavano guardando in attesa di sapere la cosa più importante.

"Beh, adesso arriva il meglio di tutto, anche se penso che lo avete già capito: Tom ed io stiamo insieme!"

"Yeeeee!" Andrew e Gabriel gli sorrisero emozionati per poi stringerlo a se con gioia estrema.

"Il tuo sogno si è realizzato!" Sorrise Gabriel.

"Eh già!"

"Era tutto quello che volevi da anni!" Continuò Andrew. "È una vera avventura amico!"

"Un'avventura inglese." Sorrise Dan.

"Puoi dirlo forte!" Risero a quel punto i suoi due amici emozionati per noi, nel mentre scoppiavano a ridere dalla gioia più grande.

Quella sera stessa decidemmo di andare tutti a cena fuori e come mai prima d'ora passammo delle ore felici.

Feltcliffe ~ Verso Londra! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora