Dan.
Tutto era pronto!
La mia nuova avventura inglese stava per iniziare.Da un'ora circa, -dopo aver salutato con non poca tristezza i miei genitori, Alan e Marcia malinconici per la mia partenza-, ero montato sull'aereo che da New York City era diretto verso l'aeroporto di Londra-City situato a est dei Docklands, nel distretto di Newham, a undici chilometri a est dalla Città per dirigermi nella mia nuova università ed iniziare così il mio dottorato.
Due mesi prima, esattamente il dodici luglio mi ero laureato brillantemente in ingegneria informatica, la mia più grande passione fin da piccolo e nella capitale britannica avrei potuto continuare i miei studi per proseguire così ciò per cui in quei lunghi cinque anni avevo lottato con grande entusiasmo.
Quel caldo giorno di inizio settembre avrebbe dato quindi una svolta alla mia vita, o ameno, così speravo e per niente al mondo ci avrei rinunciato!
Circa due ore dopo arrivai finalmente a destinazione e dopo svariati minuti in cui era necessario attendere per poter recuperare le proprie valigie e tutti gli effetti personali, mi diressi alla ricerca di un taxi.
Benché venticinque anni prima ero nato a Londra e quindi conoscevo molto bene l'inglese, la mia lingua d'origine, il mio accento era decisamente americano. Tale cosa però, non mi avrebbe scoraggiato.
Appena arrivato difronte al Taxi l'autista mi aiutò con le valigie ed io gli sorrisi felice per poi montare in auto.
"Buon giorno signorino, io sono Clarke. Dove desidera andare quest'oggi?" Mi domandò con un sorriso.
"Salve Clarke, il mio nome è Daniel. Potrebbe portarmi per cortesia in Carnaby Street, 6?"
"Ma certo Daniel. Si accomodi pure e per favore si allacci immediatamente la cintura di sicurezza!"
"Grazie, naturalmente." Sorrisi.
A quel punto ci avviammo verso il mio quartiere e nel mentre la città scorreva attraverso il finestrino della macchina, non potei fare altro che osservarla con grande emozione.
Il Big Bang oltretutto era davvero fantastico!
Dopo circa un'ora Clarke ed io arrivammo finalmente a destinazione e così venni aiutato con il mio bagaglio.
"Quanto spendo Clarke?"
L'uomo mi sorrise. "Non preoccuparti Daniel, è tutto apposto. Buona permanenza qui a Londra!"
Dopo quell'affermazione, ne rimasi totalmente spaesato. "Cosa?! Ma no Clarke, la prego!"
"Insisto signorino. Stia tranquillo, è tutto apposto."
"Grazie, davvero."
A quel punto vidi l'uomo montare in auto e partire a tutto gas per andare via, quindi presi in mano la mia piccola valigia dirigendomi così verso la mia nuova casa che avevo preso in affitto assieme ad altri due ragazzi che non conoscevo affatto, ma che speravo con tutto il cuore che potessero diventare buoni amici.
Una volta che entrai nel grande ed altrettanto curato giardino del mio palazzo mi avvicinai lentamente all'immenso portone di casa incontrando una donna molto gentile che non appena mi vide mi andò incontro dandomi il suo benvenuto.
"Lei dev'essere il signor Radcliffe, giusto?"
"Esatto!" Risposi sorridendo luminosamente.
"Piacere, io sono Sharon Anstey, la padrona."
"Oh, beh, il piacere è tutto mio!" Sorrisi.
"Prego, si accomodi pure. Le faccio vedere la sua stanza." Una volta arrivati dentro casa, Sharon mi guardò per un attimo. "Lei Daniel lo parla bene l'inglese?"
A quel punto stavo per risponderle che si, era la mia lingua madre, quando all'improvviso la mia più totale attenzione venne catturata da un ragazzo bellissimo con i capelli biondo platino e gli occhi azzurri come il mare. Difronte a me c'era...
No, non era possibile!
"Tom Felton?!"
A quel punto Sharon si voltò verso suo figlio, nel mentre Tom sembrava come catturato dai miei occhi altrettanto azzurri.
Sharon quindi si voltò nuovamente verso di me e con un sorriso decisamente beffardo riprese a parlare.
"Mister, lei parla inglese?"
"Molto bene in effetti. Londra è la mia città natale, anche se in realtà ho sempre vissuto a NYC in quanto mi sono trasferito lì a circa due anni."
"Magnifico!" Iniziò Tom con un sorriso. "Allora posso darti il benvenuto qui, sperando che tu possa trovarti bene."
Tom il famoso attore stava parlando con me? Oddio!
"Immagino di sì."
"Arrivederci Daniel, adesso io vado."
"Arrivederci a lei Sharon."
"Ciao mamma." Dopo che Tom disse ciò, in un attimo mi guardò. "Vieni, ti mostro la tua stanza."
"Ok."
Arrivammo così al piano superiore dato che era una dimora molto grande, arredata con gusto e molto stile.
La mia stanza invece, era immensa, luminosa, spaziosa ed altrettanto ordinata. "Wow, che bello!"
"Ti piace?"
"Eh, cavolo, si!" Risposi per poi voltarmi verso di lui e notare che era appoggiato alla porta con le braccia conserte ed un sorriso da favola.
"Sono contento. È tutto ok? Ti serve qualcosa?"
"No, mi sembra tutto perfetto." Sorrisi. "Anche se in realtà avrei una domanda da fare."
"Certo, dimmi pure!"
"Sapevo che oltre a me in questa casa ci fossero altre due persone, giusto?"
"Si, ma arriveranno solo il mese prossimo quindi ho pensato di farti compagnia e di restare con te."
"I-io e te? Soli?"
Per poco non mi mancò il battito cardiaco, nel mentre Tom decise di attentare alla mia vita ancora una volta sorridendomi con assoluta nonchalance.
"Tu ed io."
"Va-va bene." Balbettai.
Adesso sì che il mio dottorato poteva letteralmente andare a farsi benedire. Come cavolo facevo a studiare con Tom in casa per almeno un mese?!
Attenzione:
Tutto quello che viene narrato
in questa storia è frutto della mia
immaginazione e alcuni particolari sono molto diversi da come sono realmente.
Avrete infatti capito che Tom è un attore
famoso, come nella realtà, mentre Dan è invece un suo fan. Spero che questa Feltcliffe possa piacervi!Grazie a tutte/i!😁
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Feltcliffe ~ Verso Londra!
FanficDaniel parte per Londra da New York per iniziare il suo dottorato, ma una nuova ed altrettanto inaspettata avventura lo attende. Ma di che cosa stiamo parlando? Attenzione: Tutto quello che viene narrato in questa storia è frutto della mia immagina...