Capitolo 5: Rabbia

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Alexander's pov

Mi sveglio che sono le 8 del mattino, entro in doccia e mi lavo per poi uscire e asciugarmi.

Mi sdraio sul letto e mi metto a lavorare mentre Andrea ancora dorme.

Dopo 1 ora sento Andrea svegliarsi e comincia a tastare il letto cominciando a toccarmi li sotto e facendo diventare duro il mio amichetto.

Quando se ne rende conto toglie subito la mano e corre in bagno, io mi alzo e mi spoglio per poi entrare anche io in bagno e raggiungerla nella doccia.

Le afferro i fianchi da dietro e la sento sussultare, comincio a baciarle il collo per poi metterla a novanta e penetrarla con forza.

Andrea è fradicia quindi comincio a spingere dentro di lei e geme urlando anche il mio nome.

A me scappa un grugnito dalla bocca e stringo con forza i suoi fianchi fino a lasciargli il segno sopra.

Veniamo insieme e poi ci laviamo.

Esco e mi asciugo per poi andare in camera incurante di bagnare il pavimento sfregandomi i capelli con un asciugamano, prendo una camicia e dei jeans e li indosso per poi tornare in bagno e asciugarmi i capelli, ma quando entro trovo Andrea che si sta già asciugando i suoi.

Così le prendo il phone e finisco di asciugarglieli io per poi fare lo stesso con i miei.

Quando ho finito rimetto a posto il phone ed esco per andare a lavoro.

Andrea's pov

Quando sento che è uscito dalla camera esco solo con l'asciugamano e mi butto sul letto, accendo la TV e comincio a guardarmi qualche serie.

Non mi accorgo di quanto tempo sia passato fin quando non vedo rientrare Alexander.

Mi giro verso di lui e lo trovo incazzato quindi spengo la TV e mi vado a vestire, esco e lo trovo seduto sul letto che mi fissa.

Mi avvicino e mi siedo difronte a lui guardandolo negli occhi e vedo solo rabbia.

Al:vattene non voglio vedere nessuno.

A:non ti lascio solo in queste condizioni

Al:VATTENE!!!

Mi alzo e corro fuori dalla camera per paura che mi faccia del male e scendo in salotto, mi sdraio sul divano e fisso il soffitto, mi viene da piangere per come mi ha trattata io non gli ho fatto nulla e lui se la prende con me come se fossi la ragione di tutta la sua rabbia.

Ricaccio indietro le lacrime e chiudo gli occhi, dopo qualche minuto mi addormento sul divano.

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Mi risveglio e sento una voce che mi chiama, apro gli occhi e mi trovo Marlene.

Marl:ti ho portato la cena...

A:oh grazie mille

Le sorrido gentile e lei ricambia per poi sparire nuovamente in cucina lasciandomi sola a mangiare.

Quando finisco vado in cucina e mi metto a lavare i piatti fin quando non sento la voce di Marina.

M:tesoro tranquilla faccio io...

A:oh...ehm grazie volevo aiutarti in qualcosa visto che sei sempre molto indaffarata...

M:tranquilla cara faccio io... vai pure a riposarti

Faccio come dice e vado davanti alla porta della camera, busso delicatamente e aspetto che mi apra ma sento dei rumori strani quindi avvicino l'orecchio e sento gemiti.

AndreaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora