Capitolo 36: Disperazione

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Andrea's pov

Dopo avermi aiutato con Blake scendiamo di sotto mentre lui si riposa «Alexander senti... io voglio tornare a vivere con te ma... qui ho un lavoro, Blake ha i suoi amici, io i miei... e non sono pronta a lasciare tutto» lui annuisce e comincia a baciarmi, scende sul collo mentre io stringo i suoi capelli «È tutto ok... non importa... ora fatti scopare» sorrido perchè ha sempre avuto questo lato rude, spero solo che mio figlio abbia ereditato dal padre questo suo lato rude perchè anche se molto volgare mi fa eccitare molto.

Prende a baciarmi il seno e lascia dei segni sopra «Mi sei mancata cazzo» ansima strappandomi il reggiseno e buttandolo da qualche parte nella stanza, prende in bocca un mio capezzolo già turgido per lui e gemo strattonandogli i capelli, ci strappiamo i vestiti di dosso a vicenda impazienti, era da tanto che non lo facevamo e devo ammettere che mi era mancato da morire, so che avevo detto che per un po' non mi avrebbe avuta ma ogni volta che mi sfiora sento dei brividi lungo la schiena e questo lui lo sa bene, mi penetra dopo poco e ansimiamo entrambi poi lui prende a spingere dentro di me velocemente «Alex... piano... Blake potrebbe sentirci»
lui rallenta un po' le stoccate e mi fa strano che per una volta mi abbia ascoltata, dopo poco veniamo entrambi e lui si accascia su di me «Cazzo quanto mi sei mancata» io sorrido e lui mi lascia diversi baci a stampo, andiamo a farci la doccia e poi lui torna a lavoro.

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La sera Alexander torna e Blake gli corre incontro abbracciandolo, Alex gli lascia un bacio sulla guancia e mentre io finisco di preparare la cena loro si guardano i cartoni sul divano, per Blake ho preparato un bel piatto di riso in bianco con solo un po' d'olio, ricordo molto bene che mia madre quando avevo la febbre mi riempiva di riso, diceva che faceva bene anche se io ne dubitavo, invece per me e Alexander ho preparato dei maccheroni col formaggio. Ceniamo tutti insieme e dopo aver messo Blake a letto lui mi saluta e torna a casa dicendo di essere stanco, mi siedo sul divano e comincio a pensare alla sua proposta, non sono sicura di voler tornare con lui dove vivevamo prima, qui a Miami mi sono costruita la mia vita e non vorrei lasciare tutti i miei amici che mi sono creata qui, poi anche per Blake non sarebbe giusto, lui si è fatto un sacco di amici con molte difficoltà dato che è un bambino timido, so quanto per lui è stato difficile farsi degli amici e non voglio portarlo via di qui creandogli altri problemi.

Comincio a piangere ricordando anche Mattheo, mi auguro che non succeda la stessa cosa con lui perchè non potrei sopportarlo e neanche Blake, mi metto una mano sulla bocca per reprimere i singhiozzi e per non svegliare Blake, mi sdraio sul divano continuando a piangere e mi rannicchio su me stessa.

Ho paura che se rifiutassi la sua proposta lui tornerebbe a Las Vegas e mio figlio soffrirebbe del fatto di non avere un padre vicino, io soffrirei perché lui non è più con me, ora che finalmente l'ho ritrovato non sono intenzionata a perderlo ancora.

Mi addormento dopo poco a causa delle lacrime versate e della stanchezza dei giorni precedenti.

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1 mese dopo

È passato un mese e le cose tra me e Alexander stanno peggiorando, lui vuole che torni a vivere da lui ma io non voglio, o almeno non per ora, litighiamo quasi tutti i giorni a lavoro dato che non voglio che Blake ci veda litigare.

Ora sono nel mio ufficio e continuo a disperarmi non sapendo proprio cosa fare con lui, ma devo prendere una decisione e anche alla svelta perché Alexander sta perdendo la pazienza, decido di mettermi a lavorare e non pensare alla discussione appena avuta.

Mi metto a compilare dei documenti, fisso i suoi affari di lavoro e controllo che i carichi siano arrivati in orario e che non ci sia nessun problema, guardi l'ora e noto che si sono fatte quasi le 16 così spengo il computer e prendo i fogli per portarli ad Alexander. Busso al suo ufficio e dopo aver avuto il permesso entro e poggio i fogli sulla sua scrivania poi mi giri per andarmene ma lui mi blocca per un polso «Non sono in vena di litigare Alex» lui sospira e mi attira più vicina a lui poggiando la fronte sulla mia «Sappi che questa e la prima e unica volta che farò questa cosa... io... scusa per oggi...» io rimango incredula difronte alle sue parole.

Alexander Parker che si scusa!! Evento unico!!

Subito si accende una sigaretta ma gliela strappo dalla bocca e dopo averla buttata giù dalla finestra lo bacio.

Lui mi spinge contro la sua scrivania e comincia a toccarmi ovunque «Alex... devo andare a prendere Blake» lui sbuffa e poi dopo avermi lasciata andare decido di inginocchiarmi difronte a lui, lo vedo sorridere soddisfatto e comincio a slacciargli la cintura e poi calo i pantaloni assieme alle mutande, la sua erezione spunta in alto e la avvolgo con una mano cominciando a muovermi velocemente, lo prendo in bocca e lui afferra i miei capelli in un pugno dettando il ritmo.

Dopo asseremi venuto in bocca mi rialzo e andiamo insieme a prendere Blake.

AndreaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora