Andrew's p. o. v.
Mi sarebbe piaciuto fare un bagno, ma non vedevo l'ora di andare in giardino a sentirlo suonare, riesce a rilassarmi molto.
Appena finiamo, ci vestiamo e ci incamminiamo verso il centro del giardino, dove si trova il gazebo con il pianoforte.
C'è stato un periodo nel quale Jack mi faceva delle lezioni, ma preferisco di gran lunga sentire lui mentre dipingo o disegno.
"Oggi cosa farai?"
"Pensavo di provare ad utilizzare i colori ad olio, mi ispirano molto, e voglio lavorare con calma."
"Va bene."
Quando stiamo in giardino non parliamo molto, ci lasciamo trascinare dalle cose che ci circondano. Lui molto spesso mi guarda in silenzio mentre disegno e quando trova lispirazione inizia a suonare, tutte le volte non so cosa sentirò, ma la sua musica mi aiuta sempre a continuare il lavoro che ho iniziato, infatti mi ritrovo spesso ad iniziare un progetto e a lasciarlo a metà perché non mi ispira più.
Appena arriviamo al gazebo prendo un bel respiro e mi dirigo verso l'armadietto con le tele e i colori. Non è la prima volta che uso i colori ad olio, ma ogni volta è un trauma, da una parte posso rimediare agli errori con calma, visto la lentezza dell'asciugatura del colore, ma sono molto impaziente e tendo a perdere interesse velocemente. Mi abbasso a prendere dei fogli e delle matite per fare un bozzetto e capire cosa fare.
Jack mi abbracciò da dietro mentre cercavo la gomma.
"Amore, non riesco a trovare le gomme, per caso ti ricordi dove le ho messe?"
"Le hai perse di nuovo?"
"No, mi ricordo di averle messe da qualche parte, ma non ricordo dove."
"Penso che le hai portate dentro l'ultima volta, avevi perso tutte quelle che cerano in casa e te le sei portate dietro. Se vuoi vado a prendertele."
"Sì, grazie."
Prima di farlo andare gli do un bacio e inizio a disegnare.
Da quando mi sono svegliato stamattina ho una strana sensazione, come se ci fosse qualcosa che non va, ma io sto bene, va tutto bene.
"Amore, sembri un po' pensieroso, stai bene?"
Stavo talmente tanto nei miei pensieri che non mi resi conto che era ritornato.
"Sì, scusa, ma ho ancora il mal di testa di stamattina."
"Capisco, preferisci tornare dentro e riposarti un po'? In questi giorni sembri sempre un po' stanco e con la testa fra le nuvole."
"No, tranquillo, è solo che mi sembra di dimenticare qualcosa, ma passerà tutto."
"Va bene, ma dimmi qualsiasi cosa ti passa per la testa e la risolveremo insieme."
"Certo amore."
Jack's p. o. v.
Andrew sta recuperando la memoria, devo aumentare la dose della pozione o il mio piano fallirà.
Lui si mette sulla sua sedia e ricomincia a disegnare qualcosa, adoro averlo tutto per me.
Qui non lo troverà nessuno, nemmeno i miei genitori vengono in questa villa, quindi, anche se la pozione non funzionerà come deve, lui non potrà scappare e col tempo si affezionerà a me.
Mi siedo vicino a lui e guardo cosa sta disegnando da più vicino cercando qualcosa che possa ispirarmi.
Sembra molto confuso e indeciso, ai lati del foglio ci sono un sacco di scarabocchi o disegni con sopra delle X, ma al centro stava disegnando un fiore, non era un fiore in particolare e stava andando molto a caso.
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Il vampiro dei miei sogni
FanficAndrew è il protagonista di questa storia, lui ha sedici anni, non è il più popolare della scuola ma molte ragazze sono attratte da lui. La sua vita procederà normalmente finché non arriverà un nuovo compagno che gli cambierà la vita. Attenzione, co...