capitolo 2

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Avevo la sveglia alle 5:00 del mattino. Mi svegliai poco prima che suonasse. Ero abbastanza serena. Avevo preparato già tutto il giorno prima.

Appena mi alzai occupai il bagno. Levato il pigiama, rimasi a fissare il mio corpo nudo allo specchio. Mi incantai. Non so per quanto tempo sono rimasta così, ma non appena me ne resi conto aprii l'acqua ed entrai in doccia.

Una volta uscita, mi infilai l'accappatoio, misi il turbante per tamponare i capelli e mi diressi in camera mia. Scelsi i vestiti che avrei indossato per il viaggio. Presi una maglia nera semplice infilata dentro una gonna scozzese verde con le catene. Indossai le parigine e sopra misi uno stivaletto nero. Asciugai i capelli sistemandoli in due trecce e andai a truccarmi. Una fina riga di eye-liner, un filo di mascara, poco lucida labbra ed il gioco è fatto.

Scesi al piano di sotto e mi diressi in cucina. Volevo fare una sorpresa a papà e Jayce. Cucinai io la colazione per tutti mentre loro si preparavano. Alle 8:15 era tutto pronto a tavola. "scendeteeee", gridai. Molto confusi arrivarono. Li aspettai per qualche minuto, il tempo che gli serviva per finire di prepararsi. Una volta davanti la tavola avevano gli occhi che luccicavano. Si trovarono sul tavolo uova strapazzate, bacon, salsicce, waffle, spremuta d'arancia e cappuccino.
"cazzo che colazione!", esclamò mio fratello. "jayceee", lo riprese mio padre. "grazie amore di papà, sembra tutto buonissimo".

Finita la colazione prendemmo i bagagli e li infilammo in macchina. Controllammo che fosse tutto in ordine e salimmo. Il tragitto da casa mia alla stazione sarebbe durato mezz'ora.
"allora ragazzi? Siete pronti? Carichi per questo nuovo anno?"
"si pà", rispose Jayce mentre si metteva le cuffie.
"si papo, non vedo l'ora aaa, mi mancherai tanto", dissi io. Sorrise.
"mi raccomando Sophi, tieni sotto controllo tuo fratello, sembra molto chiuso. Fagli fare amicizia. Non fate cavolate a rispettate ciò che vi chiedono i professori".
"tranquillo papà, andrà tutto bene. Se dovesse succedere qualcosa te lo farò sapere subito. Staremo bene. È il quarto anno poi, dovrai abituarti prima o poi".
"però l'anno scorso ti ricordi co.."
"si papà me lo ricordo. È morto un ragazzo, ma la scuola ha preso provvedimenti e quest'anno staremo al sicuro. Sta tran-quil-lo". Accennando un finto sorriso annuí.

Jayce's Pov

Come al solito Sophia occupa per ore ed ore il bagno. Devo prepararmi, non ho voglia di essere sempre l'ultimo ad uscire di casa. Non le dirò nulla, ma se dovesse metterci più di mezz'ora apro la porta e la prendo per i capelli.

Uscita Soph dal bagno andai a farmi una doccia. Mi vestii ed indossai un pantalone nero cargo, una camicia bianca, con sopra un gilet di lana della mia casata, serpeverde. Stavo per mettermi il gel sui capelli, fin quando non sentii mia sorella urlare dal piano di sotto. Mi sistemai i capelli e scesi. "cazzo che colazione!" esclamai, mio padre mi riprese. Sophi aveva preparato una colazione da paura. C'era di tutto, uova, pancetta, salsicce, waffle...

Infilai in macchina le mie valigie e quelle di Soph. Partimmo. Mio padre voleva parlare, ma io mi infilai le cuffie. Avevo voglia di stare nel mio mondo. Solo io e la mia musica. Mi sarebbero spettati otto luuuuunghi mesi di puro studio. Persone che ti parlano. Professori che ti danno ordini. Si insomma, avevo bisogno di un'ultima mezz'ora da passare da solo prima di ricominciare tutto. Mi sento in colpa per questo. Non lo faccio con cattiveria. Voglio bene a mio padre, ma non riesco a dimostrarglielo. Se solo potesse conoscermi davvero...

Arrivammo alla stazione. Nostro padre ci accompagnò fino al binario 9¾, dove a breve sarebbe arrivato il treno. Vidi Vlad arrivare da lontano. Corse verso di me e mi abbracciò. Arrossii. Non ero tipo da abbracci in pubblico con i proprio amici.
"Ciao JJ, come va?". JJ era il modo in cui mi chiamava Vlad.
"Ehi tutto bene amico, come stai?"
"Me la cavo, me la cavo. Carico per l'inizio di scuola?"
"Da morire. Letteralmente", dissi scazzato.
"Oh JJ... cos'hai? Non mi sembri in gran forma".
Non risposi.
"Oh fra, mi stai ascoltando?", mi disse.
Non riuscivo a dire nulla. Il mio cervello si offuscò. Vidi da lontano avvicinarsi una sagoma circondata da luce. Sembrava un angelo. Strofinai gli occhi e mi resi conto che "Georgia!". Cazzo lo avevo urlato.
"Ciao JJ", mi salutò da lontano.
"Ciao Georgia", ricambiai imbarazzato.
"Jayce cazzo", sussurrò Vlad, "sei cotto di lei, come avevo fatto a non averlo ancora capito, è palese. Ma a lei piaci?", domandò.
"Vlad sta zitto, non mi piace...", risposi perplesso.
"E invece sì. Ma da quanto?", insistì.
"Mh, da inizio estate. È stupenda. Fino all'anno scorso non ero minimamente interessato alle ragazze. Pensavo solo a far festa, bere, fumare... ma da quando ho capito di provare qualcosa per lei. Di star provando amore per la prima volta, ho capito di aver bisogno di ricevere e dare amore". Mi guardò senza dire nulla. Mi stava facendo sentire uno stupido. Me ne andai. Mentre stavo per fare il secondo passo mi prese per una spalla e mi sussurò:
"mi sento come te".
Mi voltai di scatto.
"Chi è lei?"
"non posso dirtelo, mi odieresti..."
"Non può essere... ti piace mia sorella?"
"si JJ ma non arrabbiarti ti prego".
"Vlad tranquillo, ne sono felice. Preferisco che ci provi tu, che ti conosco, piuttosto che uno come Malfoy. Quel tipo mi da ai nervi". Dissi un po' alterato dopo averlo nominato.
"Non ti darebbe fastidio se ci provassi?", mi chiese
"No fra, fai pure", risposi felice.

Sophia's POV

Vidi Vlad arrivare da lontano. Quanto cazzo era bello. Alzai una mano e lo salutai sorridendo come un ebete. Ricambiò il saluto sorridendo.
Sembravo la persona più seria del mondo in quel momento, ma dentro stavo sclerando come una bimba di cinque anni che riceve il giocattolo tanto desiderato. Un saluto mi aveva migliorato la giornata. Come se non bastasse, la mia felicità venne amplificata da Georgia che arrivando andò prima a salutare mio fratello poi corse da me stringendomi forse. Mi stampò con quel lucida labbra rosso che aveva, un bacio sulla guancia e uno sulla fronte. Mi dovetti pulire ma non mi diede fastidio. Mi aveva fatta sorridere tantissimo.

Georgia era una ragazza stra solare. Era gentile e disponibile con tutti. Amava la vita e cercava di farla amare a tutte le persone che entravano a contatto con lei. Amava fare festa. St'estate mi fece ubriacare non si sta quante volte. Mi fece conoscere una miriade di persone. Babbani che non si sarebbero minimamente chiesti il motivo della nostra scomparsa per tutto il periodo scolastico. Quanto sono stupidi quegli esseri. Come fanno a sopravvivere così? Tornando a Georgia... seppur festaiola, nasconde anche lei un lato fragile che sopprime grazie alla sua tanta voglia di vita.

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Autrice che vi parla:
In questi capitolo vi ho mostrato una piccola parte di Jayce e di Georgia. Nascerà qualcosa tra i due?
E vlad? Cosa ne pensate? Nel prossimo capitolo introddurrò anche il suo carattere<3

Moments\\ Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora