Michelle Jones 💚

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<Finalmente una vacanza!> esclamo ai miei genitori mentre entriamo nell'albergo a Venezia.

Il caso volle che la mia stanza fosse accanto a quella di due studentesse provenienti dall'America, molto molto carine.

Dopo qualche giorno di adattamento decido di andare a fare un bagno in piscina, fa tanto caldo quest'estate.

<Ehi> sento dire in lontananza da una ragazza.

Alzo lo sguardo e vedo una persona in lontananza salutarmi.

<C-ciao> dico timidamente avvicinandomi per poterla riconoscere.

<Penso tu sia T/N, giusto? Sono la tua vicina di stanza. Mi chiamo Michelle, ma puoi chiamarmi MJ>  mi porge la mano e io annuisco.

La stringo calorosamente, forse fin troppo... ma non ha importanza. Lei è davvero bella.

<Si, sono i-io. Che f-fai?>

<Faccio un bagno, tu che ci fai qui?> 

<A-anche io d-dovrei fare il bagno>  sussurro timidamente  e lei mi fa spazio.

<Bene, un contesto per conoscerci meglio> sorride 

Ricambio il sorriso ed entro in acqua lentamente, sono molto freddoloso.

<Sbrigati T/N!> mi urla la signorina Jones tuffandosi.

<Un attimo> mugugno preso dai brividi

Michelle mi arriva da dietro e mi spinge in acqua sorridendo beffarda.

<Mah!> urlo. <Fa freddo> mi lamento con le labbra violacee.

<Dai femminuccia fatti una nuotata con me> quasi mi trascina ridacchiando tra sé e sé.

Dopo un po' il freddo sparisce lasciando spazio al divertimento e ai sentimenti che iniziavo a provare per quella magnifica ragazza.

Passiamo la mattinata a ridere, scherzare e bagnarci... è stato semplicemente magico.

<Devo dire che mi sono divertita> commenta MJ sorridente.

<Questa sera torni in piscina?> dico velocissimamente.

<Potresti parlare un pelino più lento T/N? Non ho capito un accidente sarò sincera.>  riacchia e io sospiro e ripeto la frase.

<Ehm... certamente, perché ?>  risponde stranita.

<Beh... ti volevo invitare in un ristorante per mangiare la pasta... o qualunque cosa prendi di solito a cena.> abbasso la testa giochicchiando con le mani nervosamente.

<Mi farebbe molto piacere, come mai eri così teso?> mi accarezza la spalla dolcemente sussurrando queste parole con tono calmo e pacato.

<Pensavo tu no accettassi dato che ci conosciamo da poco>.

<COME POTREI NON VENIRE T/N!> mi abbraccia calorosamente.

Sorrido rassicurato e ricambio.

<Bene, allora ci vediamo all'uscio dell'hotel alle otto> continuo a dire arrossendo.

<Perfetto, a dopo T/N!> mi bacia la guancia uscendo dalla piscina.

Ricambio il saluto velocemente e salgo nella mia stanza.

"Quanto è bella, la stupirò con dei famosi piatti italiani!" mi ripeto mentalmente mentre mi preparo. 

Mi vesto né troppo semplice né troppo elegante:: jeans e una camicia con i primi due bottoni slacciato.

Dal muro che abbiamo in comune sento MJ urlare alla sua coinquilina, penso sia tesa per qualcosa. Avrà un esame? Chissà.

Esco alle 6 da casa per andarle a prenderle una cosa, spero le apprezzi.

Mi posiziono nell'uscio e, alle 8 in punto, la vedo arrivare. Le do la mia sorpresa: un bel mazzo di rose rosse.

<Wow, grazie mille!> sorride e mi abbraccia prendendole.

Ci dirigiamo mano nella mano nel ristorante che avevo prenotato.

Ci dirigiamo mano nella mano nel ristorante che avevo prenotato

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<Che ti va di assaggiare? Pasta, pizza, bruschette...> comincio ad elencare.

<Una pizza margherita per me!>  esclama felice.

<Bene, allora io prendo un piatto di spaghetti alla carbonara> e il cameriere va in cucina con le nostre richieste.

Dopo 5 minuti arrivano i nostri piatti. 

<Posso assaggiare una forchettata dei tuoi spaghetti? Hanno un profumo a dir poco invitante> mi dice ad un tratto. Annuisco e glieli faccio assaggiare con un sorriso.

<Quanto amo il cibo italiano> sussurra beata.

<Beh... il patrimonio enogastronomico ce lo invidiano tutti> dico fiero.

Tra il ridere e lo scherzare si fa molto tardi ed è ora di andare nelle rispettive stanze.

Faccio una battuta e lei scoppia a ridere come una dannata.

"Quanto è bella la sua risata cavoli!" penso, purtroppo ad alta voce".

<Grazie mille> mi risponde facendomi saltare in aria.

<Oddio, l'ho detto ad alta voce!?> mi maledico in dialetto.

<Sta tranquillo, apprezzo questo tipo di complimento> mi rassicura passando la mano sul mio petto.

Annuisco e mi calmo prendendo grandi respiri profondi sotto sul consiglio.

Finiamo di mangiare e torniamo in albergo.

<Notte T/N> si avvicina a me.

<Notte MJ> compio lo stesso passaggio.

Lentamente ci avviciniamo sempre di più, finendo la serata con un dolce ma intenso bacio.

Appena ci stacchiamo, con un sorriso da ebete in volto, la saluto e saltello fino alla mia stanza, felice come non so cosa.

Appena ci stacchiamo, con un sorriso da ebete in volto, la saluto e saltello fino alla mia stanza, felice come non so cosa

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~~Angolo autrice~~

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