La camera 311

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Eravamo quasi arrivate all' ospedale.
Era quasi sera.
Arrivate davanti al pronto soccorso dell'ospedale, entrammo e mia madre chiese qualche notizia su di me.
Il dottore mi visitó.
«Lidia, sei ancora anoressica..» disse il dottor Carlo.
«Grazie.. questo già si sapeva!» dissi io alzandomi.
Mia madre e il dottore mi fecero sedere.
«Mezz'oretta fa, si é risvegliata dal suo svenimento» spiegó mia madre.
«Sa il perché?» chiese il dottore.
«Pressione, eravamo nel mezzo di una discussione.. delicata..» disse mia madre.
«Dottoressa mamma, aspettiamo che il dottore» sottolineai la parola dottore, «ci spieghi l'accaduto, eh?» dissi.
«Calma Lidia,» disse il dottore.
Scegliemmo quel dottore, perché quand'ero più piccola lo conoscevo già.
«Dovrai essere ricoverata per un mese di controllo, se ci saranno altri sintomi, dovrai testare due mesi» spiegó lui.
«Cosa? Ma io non posso!» dissi io triste.
«Certo che non puoi,» disse mia madre «devi!»
«Sempre di grande aiuto, eh!» dissi ironica a mia madre.
«E poi, ho questa malattia da quando avevo 8 anni, siete in grado di curarmi o no? Ho una malattia, curatemi! Sono da 7 anni che sopporto 'sta malattia, curatemi, davvero!» dissi con la voce che tremava, e una lacrima che solcava il mio viso.
«Lidia, stiamo facendo di tutto, guarirai, te lo dice un dottore, guarirai» mi rassicuró lui.
Non so il perché, ma le parole del Dottor Carlo, mi avevano fatto calmare. Guariró.
Intanto il dottore mi accompagnó nella mia camera, la 311.
Sistemai le mie cose e svuotai quella piccola valigia.
Mentre sistemavo gli indumenti, entró qualcuno.
«Lidia?» disse una voce che avevo sentito qualche tempo fa.
Mi voltai.
«Serena?» dissi io senza parole.
«Oddio da quanto tempo!» esclamammo e ci abbracciamo come pazze.
Eravamo due amiche d'infanzia.. d'ospedale.
Anche lei era ed é anoressica.
«Ma da quanto tempo sei in ospedale?» chiesi.
«Da.. 1 mesetto.. dovró starci un altro mese, o due.» disse Serena.
«Che bello averti qui in camera..» dissi io.
Intanto arrivó mia madre.
«Sono brava eh?» disse mia madre trionfante guardando me e Serena.
«Signora, salve!» disse Serena.
«Io, ho chiesto, anzi costretto» ridemmo tutte «a mettervi in camera insieme!»
«Oddio, grazie!» esclamammo io e Serena.
Abbraciamo mia madre.
Un bell' abbraccio.
Da quanto tempo.

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