||A girl's story||

'Come un antidoto'

Dopo poco piú di un quarto d'ora, mi svegliai.
Lui era vicino a me.
Quando aprii gli occhi, lui mi sorrise.
Interruppe quel continuo di sguardi e sorrisi una sveglia.
«Che cos'é?» chiese.
«La sveglia, devo tornare in quello stupido posto.»
«L' ospedale puó aspettare» affermó alzansosi.
Io non avevo ben capito cosa voleva dire, quando mi alzó e mi trascinó correndo.
«Ma cosa vuoi fare?» dissi ridendo, mentre lui mi trascinava.
«Divertirci».
Andammo in una gelateria. Io presi il gelato al gusto nocciola e vaniglia, come lo prendevo sempre.
In realtà era da un bel pezzo che non andavo a prendere un gelato.
Mentre Francesco, lo prese Pistacchio e Amarena.
Uscimmo dalla gelateria.
«Ma come fai?» affermai ridendo.
«Come faccio a fare cosa?»
«A mangiare quella roba! Io odio il pistacchio, e l'amarena ha un gusto quasi accettabile»
«Non ti permetto di criticare il mio gelato!» affermó ridendo.
Finito il gelato, decidemmo di noleggiare due biciclette per tre quarti d'ora.
Mentre pedalammo, lui affermó: «Io non vedo la tua acidità».
«Anzi, se andiamo in fondo, ma moolto in fondo, troviamo una Lidia simpatica» continuó.
Mi venne da ridere, ma mi arrabbiai anche un pochino.
In fondo aveva ragione, era come un antidoto per la mia acidità.
Era come un dolce che addolciva tutto (?).

[Francesco p.o.v.]
La vedevo sorridere.
Ricordo quando l'avevo appena vosta, le sue prime parole furoni state: 'Cosa avete da guardare?'.
Ecco, lí era acidissima.
Adesso la sto addolcendo, ed é una persona fantastica.
Anzi, anche quando é acida, é una persona fantastica.
Passati i tre quarti d'ora, dovemmo riportare le biciclette indietro.
«Ti sei divertita eh?» affermai.
«Mh, diciamo.. Diciamo di si» sorrise.