VI CAPITOLO

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Dopo qualche ora ero sveglia.
Mi voltai e non la vidi.
Cercai di alzarmi e notai un foglio sul comodino "Torno subito, Ti Amo" mi chiesi dove fosse andata ma non mi proccupai piu' di tanto, sarebbe tornata.
Misi le cuffiette e mi persi nella musica. Lei entro' e si mise accanto a me, fissandomi, e io fissavo lei, eravamo quasi perse l'una negli occhi dell'altra, volevo restare cosi' per sempre ma fummo interrotte da una visita inaspettata.
Era Nicol.
Entro' nella stanza da sola, e tra le lacrime mi chiese scusa, Gaia mi faceva da scudo per proteggermi.
"Non voglio farle del male, mi dispiace" borbottava nicol a testa bassa; "okay, ora vattene" disse gaia mentre indico' la porta.
Io ero zitta, tremavo, mi stringevo a gaia piu' forte che mai per la paura; improvvisamente mi passarono davanti agli occhi le scene della mattina, sentivo dolore, quasi come se mi stesse ancora picchiando.
Gaia capii e mi stringe cosi' forte da lasciarmi senza respiro.
Arrivo' la sera, doveva andarsene e io sarei rimasta sola; avevo paura ma non volevo farlo vedere, volevo che andasse a casa, era esausta si notava.
"Io non ti lascio qui da sola, avviso a casa" disse maneggiando il telefono.
Mi alzai da quel letto e le corsi addosso, la spinsi sul letto e mi sedetti sopra, il bacino implorava pieta' ma il resto del mio corpo non voleva essere da nessun'altra parte se non li, sopra di lei.

Spazio me
scusate la mia assenza, mi faro' perdonare con il continuo stasera.

~CRIS

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