V CAPITOLO

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Mi svegliai.
Ero in una stanza cupa, non sembrava un bel posto.
Ero in una stanza d'ospedale.
Sentivo solo il mio cuore battere, e un altro respiro oltre al mio; cercai di voltarmi, ed ecco che la vidi. Gaia era li, sdraiata su due sedie che dormiva, era cosi' bella.
Restai immobile a fissarla un paio di minuti quando sentii una fitta al bacino; non ricordavo esattamente cosa mi fosse accaduto, sentivo solo fitte, nient'altro che fitte.
Gaia si sveglio' sentendo i miei lamenti e mi corse accanto "Ehi addormentata, cosa ti senti?" mi disse con quella sua voce dolce mentre chiamava aiuto tramite il campanello posto sopra di me. Mi prese la mano, e mise l'altra sul punto in cui sentivo male, improvvisamente sentii un brivido percorrermi la schiena che mi distrasse per pochi secondi dal bruciore; accennai un sorriso verso lei.
Entro' l'infermiera, poco dopo usci' e si porto' gaia con se. Quando rientro' mi disse che per una notte sarei dovuta rimanere li' e a queste parole, alzandomi dissi: "Tu resti?" lei, mi guardo' dritta negli occhi "Certo, ti faccio provare il brivido di fare l'amore su un letto d'ospedale"; iniziammo a ridere quando fummo interrotte da un mio secondo lamento.
"Lei sa cosa mi e' successo, ora voglio saperlo." mi dissi tra me e me, cosi' la feci sedere accanto a me e chiesi: "Mi dici che ci faccio qui? ricordo solo che ..." mi fermo' con un bacio, un bacio a stampo, delicato, poi fece un respiro profondo e mi racconto' tutto, inizia a piangere, e lei con le sue piccole manine mi toglieva ogni singola lacrima che mi rigava il viso e guardandomi mi disse: "Ora tutto e' passato, nicol non ti fara' piu' nulla, ti proteggo io, ora riposati".
Mentre parlava le fissavo le labbra, lei se ne accorse e arrossi' lievemente, ma fini' il suo discorso, poi si avvicino' e mi lascio' un bacio in fronte simile a quello che le mamme danno come buonanotte ai propri figli.
Mi addormentai con lei al mio fianco, ogni tanto aprivo gli occhi per controllare che fosse li, poi tornavo a dormire.

《Domani avrete il continuo》

~CRIS

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