III CAPITOLO

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Non distoglievo gli occhi dalla prima frase del messaggio, ero una ragazza felice, assomigliavo ad una bambina alla quale era stato comprato il gelato.
Andai avanti a leggere.
"Ma tu ami nicol"; si, leggendo quelle parole rimasi quasi paralizzata.
Amavo lei, gaia, e mi ero appena dichiarata, chi pensava a nicol?
Quella frase fu come un fulmine a ciel sereno, stavo con nicol ma tutta me stessa desiderava stare con gaia: "okay, devo chiudere con nicol, si, per forza, non posso tenere il piede in due scarpe".
Erano mesi ormai che con nicol ero assente, i miei pensieri erano rivolti sempre e solo a gaia. "Passero' per stronza, egoista, ma devo farlo, voglio essere felice".
Passo' una settimana nella quale pensai a cosa fare e come.
Decisi.
Presi il telefono e digitai il numero di nicol.
La chiamai.
Era sempre dolce, finche' diventai severa con il tono di voce: "Nicol, mi sono innamorata di gaia, scusa, e' finita" dissi con le lacrime che mi rigavano il viso.
Sentivo i suoi singhiozzi e le sue urla disperate, poi semplicemente sentii il vuoto.
Aveva riattaccato.
Era comprensibile, ero triste per lei, ma io mi sentivo leggera come una piuma, ero finalmente solo dell'unica persona che desideravo da mesi ormai.
L'indomani corsi da gaia e le dissi tutto, era felice ed esclamo' un unica semplice frase "finalmente sei mia, solo mia", eravamo strette l'una all'altra e sentivo il suo respiro, il suo cuore che batteva forte, le sue braccia che mi stringevano quasi stritilavano.
Eravamo nostre, potevamo vivere il nostro "noi".
Ma c'era sempre nicol che ...

《Nel prossimo capitolo saprete cosa dira' nicol, preparatevi.》

~CRIS

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