Prima di iniziare volevo informarvi che colui che narra è sempre Alex, sarà specificato quando non è lui.
Poi vorrei ringraziare a tutti quelli che stanno leggendo la storia, vi amo.
Detto questo buona lettura!
PS. 896 parole.Essendo rimasti solo io e Lyon all'inseguimento, non aveva per niente senso andare avanti, conveniva invece riunire di nuovo la squadra e pubblicare continui di qualche serie già decisi al posto di creare nuove idee.
Ma durante i video ero distrattissimo, non riuscivo a non pensare a Giorgio e al fatto che possedeva ancora l'anello, e che lo indossava ancora..
Allora Anna stranita mi domandò: <<Alex? C' è qualcosa che non va? Stai bene?>>
Così tornai in me e risposi: <<sì certo, va tutto bene.>>
Ma quel pensiero continuava a perseguitarmi, non mi passava altro nella testa, così decisi di non registrare, mi avrebbe distratto un po' ma non sarei riuscito a fare bene i video.
Dovevo smetterla di pensare solo a questo e dimenticarmi di vivere.
Ma volevo rivedere Giorgio... fortunatamente Lyon ci disse che avevamo registrato già abbastanza video bastanti per tutta la settimana.
Questo significava che saremmo andati a cercare nuovamente Giorgio.
Il giorno dopo tornammo in quella specie di foresta e lo trovammo quasi subito.
Oggi sembrava meno veloce rispetto al giorno precedente, ma non abbastanza per farsi prendere con facilità.
Quella mattina c'eravamo preparati meglio alla corsa e ciascuno aveva una bottiglia d'acqua appresso.
Ero curioso di sapere se aveva ancora l'anello al dito, ma era troppo veloce non riuscivo a vederlo.
Stre era più indietro di tutti, dopo quelle cadute gli faceva male il ginocchio, quindi certe volte si fermava ma in punti strategici dove Giorgio sarebbe potuto passare, ingegnoso il ragazzo!
Anche se non era veloce come ieri, il topo saltava gli ostacoli al momento giusto, come se sapesse ogni ostacolo a memoria, e se avesse avuto gli occhi chiusi sarebbe riuscito a saltarli in tempo.
Il ragazzo si aiutava pure con i rami degli alberi, trovava sempre un modo per farceli sbattere in testa.
Ma io non osavo distrarmi, non potevo, dovevo raggiungerlo a tutta velocità, ce la potevo fare.
Così mi trovai nuovamente primo tra i miei compagni.
Giorgio stava entrando in una specie di grotta, ma con un piccolo buco al centro del tetto.
Non avevo mai visto una cosa simile, era vuota tranne per le piccole foglie che entravano dal buco, insieme a un cerchio di luce.Ma non dovevo distrarmi, l'avrei preso.
Si trovò spalle al muro, si vedeva benissimo che era spaventato, tremava e teneva stretto l'anello.
Ero sicuro che questa volta non mi sarei distratto così facilmente, ma vederlo tremare in quel modo mi faceva male al cuore, non potevo vederlo così, mi faceva una pena immensa.
E di nuovo scappò, vi chiederete: ma come ha fatto? Non era in trappola? Bhe, sì. Ma era riuscito a salire su delle piante rampicanti e scappare dal buco.
Arrivati pure gli altri ci fu una lunga discussione:
Lyon: <<DI NUOVO? Ma come è possibile che ti scappa sempre! Era in trappola!>>Anna: <<Lyon calmati, può capitare a tutti noi, pure a te.>>
Mario: <<tutti possono distrarsi.>>
Stefano: <<soprattutto tu.>>
Mario: <<tu però mi sei venuto appresso ieri.>>
Stre: <<ok ragazzi smettiamola di litigare e torniamo a cercare Giorgio.>>
Anna: <<concordo.>>
Cico: <<allora andiamo.>>
E uscimmo da questa "caverna", incamminandoci verso dove siamo venuti.
Stavamo prendendo la seconda curva quando vidi Giorgio seduto dietro un albero.
Aveva la testa e le mani appoggiate sulle ginocchia piegate, e gli occhi chiusi... Stava dormendo?
Lì era facilissimo da scoprire, lo avrebbero preso subito, così presi una strana decisione e dissi (senza urlare per non svegliare il topo): <<ragazzi credo di aver visto qualcosa correre da quella parte>> e nel mentre indicavo la parte opposta a dove siamo venuti.
Lyon mi raccomandò: <<Alex, mentre noi controlliamo puoi farmi il piacere di stare qui così, se ci sfugge, lo puoi fermare.>>
Io risposi: <<certo, conta su di me.>>
<<Perfetto, allora noi andiamo>>
E andarono dalla direzione da me indicata.
Era proprio questo il mio "piano".
Ora dovevo prendere Giorgio e nasconderlo nella strada da cui siamo venuti, non avrebbero mai controllato lì...a dirla tutta non so perché lo sto proteggendo, sto agendo di istinto.
Così lo presi e lo portai vicino alla grotta.
Ma appena lo posai iniziai a fissare le sue labbra e uno strano pensiero entrò nella mia mente:
<<necessito quel bacio>> dissi tra me e me.<<Ho bisogno delle sue labbra più di ogni altra cosa>>aggiunsi.
Continuavo a guardarlo, ho sempre amato quando lui dormiva, era la cosa più carina del mondo. Così non pensai troppo. Alzai la sua testa dal mento e lo baciai.
Fu un bacio appassionato, non lo baciavo da tanto tempo.
Finalmente sentivo di nuovo le sue morbide labbra sulle mie, era la sensazione migliore, volevo che quel momento non finisse più, volevo continuare a baciarlo, tutto il tempo, all' infinito.
Sentivo il suo respiro sbattere contro il mio viso, le mie labbra abbracciare le sue, quanto vorrei che lui sia sveglio...
Ma non potevo stare qui in eterno, purtroppo dovevo tornare indietro, o sennò gli altri mi avrebbero cercato e avrebbero trovato pure Giorgio.
Così mi gustai il momento per qualche altro secondo e poi mi staccai.
Volevo di nuovo baciarlo ma non potevo, dovevo tornare al punto di partenza.
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la mia più grande paura🔒 {thebadnauts}
FanfictionGiorgio è un ragazzo come altri,di 18 anni. È fidanzato con Alex da quasi 11 mesi ma un giorno scappa e non torna più a casa dal ragazzo, cosa che tormenterà quest'ultimo che non si spiega la scomparsa del fidanzato. Era già passato un anno dall'acc...