cap.7|ti prego, è tutto quello che ho

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Così lo presi senza esitazioni, e lo portai da Lyon per poi andare tal quartier generale (sì avevamo un quartier generale fighissimo), lui era svenuto, probabilmente aveva sbattuto quando era caduto o era semplicemente svenuto per la paura.

Devo ammetterlo, mi fa veramente pena, chissà cos'altro è successo in tutto questo tempo... però sono ancora sconvolto per ciò che è successo il giorno prima, non capisco cosa significhi tutto questo.

Giorgio si svegliò dopo un paio d'ore, avevo messo lo stesso anello che aveva sempre avuto lui, sembrava abbastanza tranquillo, tremava un po' ma nient'altro.

Noi lo stavamo guardando da lontano, lui non ci vedeva.

Faceva respiri profondi per calmarsi, non sembrava troppo devastato, ma ad un certo punto portò le mani al viso, e...scoppiò in lacrime.

Avrebbe voluto urlare ma era soffocato dal pianto, sembrava distrutto, come se la persona a cui tenesse di più fosse morta o sparita per sempre, velocemente la sua felpa diventò zuppa come se avesse fatto la doccia coi vestiti e fosse appena uscito.

Nessuno di noi aveva la minima idea del perché prima era tranquillo e successivamente scoppiò a piangere.

Ad un certo punto Lyon si avvicinò: <<Hey Giorgio, quanto tempo.>>

Giorgio piangeva troppo anche solo per provare a rispondere.

<<Calmati catorgio, ti assicuro che non ti faremo niente, ma ho bisogno che tu risponda alle mie domande, e necessito la tua calma per fare ciò.>>

Ma Giorgio non si calmava affatto, tutti provarono a parlargli e a farlo stare tranquillo, ma con scarsi risultati.

Allora Lyon decise di chiedere a me di andare.

Io non avrei voluto andare da lui, per il semplice fatto che ero sicuro che avrei peggiorato le cose, dopotutto ero stato io a portarlo qui, ero stato io a fargli pensare di volerlo compromettere con un bacio, ero stato io quello che ogni volta gli arrivava addosso e lo faceva tremare dalla paura come una foglia.

Ero stato io.

Solo io.

Ma Lyon insistette:<< Alex, per favore, manco Anna ci è riuscita, sei la nostra unica speranza, nonché l'unico che lo ha sempre fatto sentire bene>>.

Lyon venne interrotto da Strecatto:<< tu sei l'unico, l'unico per lui, colui che è sempre stato l'unico e il più importante per lui, Alex, tu eri la sua metà, la sua intera vita era basata su di te, e te lo posso assicurare, io lo so perché quando scoppiava a piangere, bastava un tuo abbraccio per tranquillizzarlo, per farlo sentire al sicuro.>>

Alle parole di Stre avrei voluto piangere:<< Stre, quei tempi sono passati, io...io non credo che...non penso che...io penso che lui non mi ami più.>>

Anna si intromise:<< come fai a saperlo? Te lo ha detto qualcuno?>>

Cico allora arrivò ad una conclusione:<< Alex noi verremo con te da lui, tranquillo, si avvicinerà prima Lyon e cercherà di capire il motivo del suo pianto, noi nel mentre dobbiamo pensare a cosa potrebbe mancargli di così importante>>

E così fecimo:
Lyon:<<Giorgio calmati, non ti chiederò per ora molto, ma ho bisogno che tu mi dica perché stai piangendo>>

Giorgio riuscì finalmente a parlare:<<Lyon.......t..ti prego....>>
<<Cosa Giorgio dimmi!>>
<<Ti...pre...prego, Lyon, dammelo....dammi il mio anello.

L'anello...? Lui stava piangendo perché gli avevamo sottratto l'anello?

Gli abbiamo tolto molto altro, ad esempio il suo cappuccio,che è praticamente il suo simbolo, le scarpe (quello che rimaneva di esse), e tra tutto voleva l'anello.

Un brivido mi passò lungo la schiena.

Giorgio continuò:<< Lyon...LYON TI PREGO.... ti prego...... è tutto quello che ho....POTETE PURE FARMI QUELLO CHE VI PARE, MA VI PREGO, DATEMI L'ANELLO, VI SUPPLICO.>>

Ero troppo sorpreso per capire completamente ciò che sta accadendo... ero confuso, stavano succedendo troppe cose contemporaneamente.

Giorgio si mise di nuovo a piangere tenendo la mano su cui portava l'anello e graffiandola facendola sanguinare.

Dovevo fare qualcosa.

la mia più grande paura🔒 {thebadnauts} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora