È sbagliato essere diversi e nascondersi dietro ad una maschera?

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"Ehm ciao... Volevo farti una domanda... È sbagliato essere diversi, non a proprio agio, e nascondersi sempre dietro una maschera?

Penso di avere pensieri un po' troppo seri e per questo faccio molto la sarcastica. Mi sento a volte molto a disagio con gli altri perché ho paura di non essere abbastanza simpatica e con certe cose poi, non sono d'accordo, ma non lo dico. Ho gusti un po' troppo diversi dagli altri. Sono un po' asociale. Ma a volte vorrei proprio essere normale come loro, diciamo, ma a volte anche no. Quindi cado sempre nella modalità sorridi e scherza anche se in verità vorrei dire altro. Poi ci sono le prese in giro, le cose peggiori che mi fanno sentire ancora più diversa".
(La domanda è di @Estella27)

Quello che hai sollevato è un discorso molto profondo e difficile.
L'essere accettati è una prerogativa dell'essere umano, cerchiamo conferme, gratificazioni e complimenti, perché ci fanno stare bene.

Quando si è adolescenti si è spaesati, confusi. Si passa dall'essere i "piccoli" di casa, con le coccole della mamma e papà, all'essere considerati grandi solo perché si hanno 14/15 anni. Si passa da zero responsabilità ad avere l'obbligo di essere "adulti in miniatura".
In quello stato, un po' senza forma, dove il corpo cambia, le emozioni sono confuse, sapere chi si vuole essere è davvero dura.

Molti adolescenti scimmiottano gli adulti, pensando che quella sia la cosa giusta da fare, quindi: NESSUN dubbio, NESSUN tentennamento, solo CERTEZZE.
Questo modo di fare isola le persone che si mettono in discussione e vedono le cose diversamente dagli altri, come nel tuo caso.
Tutti ascoltano lo stesso gruppo, se non lo fai sei fuori.
Tutti si truccano e vestono allo stesso modo, se non lo fai sei strano.
Tutti uguali a tutti, se non sei così ti prendono in giro.
(Anche essere punk, emo, rap [non conosco tutte le categorie] vuol dire seguire degli standard estetici e regole dalle quali non si può scappare).

Il fatto è questo... Una/un ragazza/o che cresce in una famiglia dove gli adulti, troppo spaventati per mettersi in gioco e troppo occupati a fingere che le cose vadano bene, hanno certezze/verità inoppugnabili/convinzioni fisse (menzogne belle e buone), come potrà mai diventare?
Il rischio peggiore è che diventi come i genitori: troppo spaventati per accettare il "diverso da sé" e quindi CERTI che il loro punto di vista sia quello giusto, l'unico accettabile. Una sola maschera è accettata, ciò che si allontana dagli standard è sbagliato.

È più facile seguire la massa che ragionare con il proprio cervello, la fatica spaventa.
(In tutti i casi, pure quelli che si definiscono alternativi da adolescenti seguono una massa).

Io ho due figlie piccole, la grande va in prima elementare, quando va al parchetto con gli amichetti si diverte un sacco: gioca a palla, si rotola, raccoglie le erbacce... Insomma fa la bambina. Alcune sue coetanee si comportano da "donnine", fanno le smorfiose, le civettuole. Non dico che la predisposizione e il gusto personale non influisca, ma spesso hanno mamme granitiche/immobili impossibili da cambiare che influenzano le figlie. Sembrano una la copia dell'altra.

Io dico che manca loro il lato oscuro. Non sono capaci di levarsi la maschera e mostrano sempre una sola facciata, sono intrappolate nelle loro bugie. Le figlie fanno lo stesso.

Adesso ti spiego... Tutti indossiamo maschere. Nessuno escluso.
Mentiamo così bene a noi stessi che abbiamo imparato ad accettarlo negli altri. È quando ci vediamo riflessi nelle menzogne altrui che il castello di certezze che abbiamo creato crolla, mettendoci di fronte alla cruda realtà: chi sono veramente? Io che rido alle battute sceme di altri, sono io o non sono io?
Nel momento in cui ti rendi conto che indossi maschere, ti sembra di tradire te stessa.

Ognuno di noi ha uno o più lati oscuri, indossa maschere su maschere.
Si mente agli altri per il quieto vivere, si mente per essere accettati, si mente per piacere, si mente per sentirsi meno soli, si mente perché siamo cresciuti in un ambiente in cui tutti fanno così, la famiglia per prima.

Io indosso una maschera con mia madre. Non capirebbe cosa mi piace, è più semplice così.
Io indosso una maschera con le mie figlie. Ho il terrore di sbagliare, la indosso per infondere loro più sicurezza e stabilità.
Io indosso una maschera con il mio compagno. Il rischio sarebbe quello di litigare ogni cinque minuti.
Io indosso la maschera con le mie amiche super-attive ed estroverse. Fosse per me starei a casa a scrivere, a leggere, lontana dalla baraonda.

È GIUSTO INDOSSARE MASCHERE? No.
È POSSIBILE TOGLIERE E MOSTRARE CHI VERAMENTE SIAMO? È estremamente difficile, perché per sapere chi veramente siamo dobbiamo fare un lavoro su noi stessi molto lungo che può durare tutta la vita. L'idea che in genere abbiamo di noi è la somma di tutte le maschere che indossiamo.
COSA DEVO FARE ALLORA? Per me devi seguire un percorso di scoperta autentica di te stessa, è molto più complicato di quanto sembri, perché non sei solo emozioni, ma anche corpo, sensazioni, relazioni ed evoluzione.

Non si scappa dalle maschere, mi dispiace, devi capire QUANTO e QUANDO possono essere un compromesso accettabile (non è mai la cosa giusta, ma in questo mondo è difficile fare altrimenti) o un limite.
Impara a sentirti a tuo agio con te stessa, con i tuoi pensieri, con quello che desideri e i tuoi progetti, il resto verrà da sé.
Guardati allo specchio e accettati, amati, conosciti, arrabbiati, ma soprattutto non essere fissa... Diventa acqua, metaforicamente parlando, cioè in continuo movimento ed evoluzione, impara e sii curiosa, non smettere MAI di cercare di capire chi sei. Un giorno, dopo tanta fatica, forse riuscirai a togliere tutte le maschere e mostrare la tua bellezza, quella vera che ti brilla dentro.
Io non ci sono ancora riuscita, spero un giorno di poterlo fare.

Se non l'hai mai letto leggi Pirandello "Così è, se vi pare". Tutti sono pronti a cercare le certezze e vogliono testardamente dimostrare la verità, per sentirsi meglio e in pace con loro stessi. Ma non esiste mai una sola verità, come non esiste mai una sola maschera.

(Dialogo allo specchio di uno dei protagonisti)
« Eh caro! chi è il pazzo di noi due? Eh lo so: io dico TU! e tu col dito indichi me. Va là che, a tu per tu, ci conosciamo bene noi due. Il guaio è che, come ti vedo io, gli altri non ti vedono... Tu per gli altri diventi un fantasma! Eppure, vedi questi pazzi? senza badare al fantasma che portano con sé, in se stessi, vanno correndo, pieni di curiosità, dietro il fantasma altrui! e credono che sia una cosa diversa. »

Non avere mai paura di essere te stessa, cerca di esprimere la tua personalità fregandotene un po' di quello che pensano gli altri, ti assicuro che con il tempo troverai chi è simile a te e potrà aiutarti a mostrare il tuo vero io.

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