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C'era la lucertola gigante, vicino al lettino di mia madre che pareva sveglia da poco.

Avrei voluto urlare mamma, ma non lo feci, sarebbe saltata la copertura.

Lessi i suoi pensieri e dissi "la sta portando alla oscorp per aprire la cella dove prenderà la formula esatta" "passerà per le fogne"

"non credo proprio" disse peter lanciandogli una ragnatela in faccia.

"t/n la zampa", capì al volo e con gli occhi rossi, come un laser gli tranciai la zampa che teneva mia madre, ma gli ricrebbe subito.

Peter lanciò una ragnatela sul soffitto, si appese e andò dritto con i piedi verso il dottor Connor, che andò a sbattere contro il muro.

Mi affrettai a prendere mia madre per allontanarla da li. La portai fuori dalla stanza.

Ma sentì Peter dall'auricolare "T/n attenta è dietro di te!" appena lo sentì automaticamente mi girai e le mie mani formarono come uno scudo di ghiaccio, mi sforzai e lo feci diventare come una specie di cupola.

Mia madre era spaventata e piena di domande, le potevo vedere nella mia testa. Avrei voluto dirle qualcosa ma non era il momento.

Dalla testa di Connor vidi che stava combattendo pesantemente con Peter.

Poco dopo vidi che Peter cadde a terra, era stato graffiato di nuovo.

Lessi di nuovo la mente di Connor "ti vuole usare come esca" "ti ucciderà se non gli porto-" mi ricordai della copertura "s-se non gli porto la s-signora" peter non rispose ma nella sua testa pensò con dovevo assolutamente allontanarmi da li e che ci avrebbe pensato lui.

"mi dispiace" dissi "ma io vengo non lascerò che ti uccida"

Non disse di nuovo nulla ma sono sicura che se avrebbe potuto avrebbe iniziato uno dei suoi discorsi sulla mia sicurezza ecc.

Sciolsi velocemente il ghiaccio e pensai a come arrivare nel modo più veloce possibile.

Mia madre si decise a parlare "ma, m-ma tu chi sei?" "non è il momento per le domande" risposi sicura con un idea in mente "le piace il pattinaggio sul ghiaccio?" chiesi fiera della mia pensata.

In poche parole presi un lettino e andai in strada congelandola tutta in modo da scivolare e arrivare al più presto.

"intanto mi deve dire dove si trova la formula e come si apre" dissi mentre scivolavo a una velocità pericolosamente veloce.

"non ho intenzione di dire i segreti di una vita a uno sconosciuto" disse arrogante.

"signora o me li dice o moriamo in tre, e poi sono femmina se permette"

Si innervosì ancora di più.

"Chi le ha detto che poteva portarmi? Ora chiamo la polizia" "per favore si calmi e stia ferma o finirà spiaccicata"

Iniziò a muoversi fastidiosamente sul lettino così dovetti congelargli le mani e i piedi sulle sbarre.

"nel frattempo pensi a dove si trovano le cose che le ho chiesto prima"

Farfugliò qualcosa ma non ascoltai perchè Peter stava parlando.

"t/n siamo alla oscorp" disse col fiatone "spero che tu sia ancora in ospedale"

ops, eravamo arrivate anche noi "non c'è tempo per la ramanzina, tienilo occupato mentre trovo la formula e la distruggo" sentivo nella sua testa i lamenti ma si limitò a rispondere "fa presto"

Arrivammo al piano dove lavorano i miei.

"mi dica dove posso trovarla" dissi con voce frettolosa

immagina spider-manDove le storie prendono vita. Scoprilo ora