Noi due

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Violetta
"Mamma! Come si usano queste cose?"
Mamma mi raggiunge di corsa in bagno e osserva il beauty-case. "Sono trucchi, Violetta."
"Come si usano?"
Lei sbuffa. "Possibile che alla tua età non sappia come usarli?" Afferra l'eye-liner e lo apre. "E poi perché oggi devi truccarti? Tu e Hiro uscite insieme da mesi e non ti ho mai vista truccata quando vi incontravate."
Sorrido. "Mamma, oggi sono 6 mesi che siamo fidanzati, ovvero mezzo anno."
Mamma inizia a truccarmi per bene, sorridendo ogni volta che si ferma per osservarmi. Finito il lavoro mi volta verso lo specchio e mi osservo: wow, sono bellissima! Dovrei truccarmi più spesso.
Mamma sorride ancora e dice: "Sei bellissima, bambina mia."
"Grazie."
Torno in camera e indosso la maglietta lunga e i leggins, assieme agli stivali bassi (Hiro mi ha chiesto di non indossare i tacchi o le zeppe quando esco con lui: sono troppo alta e lo faccio sembrare un tappetto.).
Mi osservo allo specchio. Perfetto! Mi avvicino alla finestra e osservo il mio super-mondo, ormai più largo. È passato un bel po' di tempo dalla battaglia, e da quando le Terre sono state riunite, così come le Fazioni. I rappresentanti hanno accettato l'unione di Disney. Ci credereste mai che a capo di Pix ci sia sempre stato un giocattolo? Un cowboy, dicono. Io non lo sapevo. Ad Anima comanda invece un potente stregone, e a Mix invece (tenetevi forte) il mio caro amico Jack Sparrow. Esatto, proprio lui! Ve lo sareste mai immaginato? E pensare che non è mai soddisfatto.
I cattivi rimasti in vita sono stati arrestati. Il Minatore è insieme agli altri supercattivi della città: nella prigione di massima sicurezza.
Anna ed Elsa ci hanno invitate a visitare il loro regno tempo fa. Arendelle è assolutamente fantastica! E indovinate al matrimonio di chi siamo andati... Già, Elsa e Jack. È stato un matrimonio di ghiaccio, letteralmente, però ho fatto da damigella, e si è vista qualche lacrima da parte di Hic.
Jack ha reso Elsa immortale, e la cosa mi fa rabbrividire... Io mi chiedo come saranno i loro bambini: pupazzi di neve o cosa?
Hiccup e Sdentato vengono spesso a trovarci assieme agli altri draghi, anche se entrambi devono pensare a governare Berk.
Rapunzel e Merida si vedono spesso, e alle volte quest'ultima invita me e le altre a un pigiama party. Ci presentiamo solo io e Anna, le altre due devono pensare a governare.
Anna ha detto che presto si sposerà con Kristoff, ma ancora devono pensare a molto.
Merida vive in libertà, assieme alla sua famiglia, e chissà magari un giorno anche lei troverà il vero amore...
E Hiro è tornato a San Fransokyo. Siamo lontani, ma grazie a una metropolitana futuristica costruita recentemente passante sott'acqua ci si arriva in poco tempo. Hiro si è dovuto abituare a grossi cambiamenti: giocattoli vivi, macchine parlanti e molto altro...
Esco di camera e prendo la borsa con il portafoglio. Incrocio Flash, che mi guarda in modo strano. "Dì, quanti chili hai acquistato con quella roba in faccia?"
"Ahahah, molto spiritoso." rispondo facendogli una smorfia. "Mamma, io vado!" Arrivo alla porta e saluto papà, poi esco prima che possa farmi la predica su come non dare confidenza ai ragazzi.
Arrivo in strada e qualcuno mi chiama. Mi volto e sorrido. "Wilbur? Che ci fai qui?"
"Ma come? Ricordi che ti faccio visita una volta al mese? Andiamo da Penny?" Solo ora sembra accorgersi di come io sia ben vestita.
"Ho un appuntamento con Hiro."
"Oh, allora sono arrivato nel momento sbagliato." risponde.
Arrossisco. Forse ha ancora una cotta per me, ma l'ha sempre saputo che sono fidanzata. Comunque le sue visite mi fanno sempre piacere, e portiamo con noi Penny e Bolt.
"Già. Devo andare o perdo il treno..."
"Ti accompagno io." si offre.
Hiro sarebbe contento? Di sicuro no. Ma almeno lo vedrò prima, dovrebbe fargli piacere. "Grazie."
Saliamo sulla macchina del tempo e partiamo.

Hiro
"Sei felice, Hiro, ma anche nervoso e agitato. Perché? Ormai non dovresti temere nulla con Violetta."
Mi passo una mano tra i capelli e mi alzo dal tavolo guardando l'orologio. "Hai ragione, però per un appuntamento si è sempre agitati."
Zia Cass mi si avvicina e mi abbraccia. "Il mio ometto!"
"Zia, dici così tutte le volte." ridacchio imbarazzato.
"Lo so ma... Oh lascia perdere!"
Sento ridere dietro di me. "Avanti, ometto, la tua ragazza ti aspetta."
Mi volto, rosso in viso. "Smettila, GoGo!"
"Tranquillo, amico." mi fa Fred.
"Sì, dopotutto siete fatti l'uno per l'altra, non noterà le tue figuraccie."
Ghigno. "Come quando tu sei stato ricoperto nel wasabi, Wasabi?"
Lui si acciglia. "È successo solo una volta."
Honey Lemon s'intromette: "Tranquillo, Hiro, andrà bene. Salutaci Violetta."
Sorrido e mi avvio alla porta con i fiori in mano.
"Ricordati che c'è un motivo se ti ama." fa Baymax.
Mi fermo e rispondo: "Tutto questo non sarebbe mai successo senza di te. Tu l'hai voluta salvare." Poi esco.

Mentre cammino per strada, superato da qualche auto parlante, mi vengono i brividi. Ancora non mi sono abituato. Passo accanto al cimitero e mi fermo. Guardo un l'orologio: ce la faccio.
Entro nel cimitero e mi avvio fino alla tomba di Tadashi. La osservo per un po', la sua foto sorridente. Ricordo quanto eravamo uniti, quanto ci divertivamo insieme e quanto ci sostenevamo l'un l'altro. "Mi manchi tantissimo, fratellone."
Rimango qui per un po', poi qualcosa si materializza davanti a me. È Violetta, sempre col suo solito scherzo dell'invisibilità. Wow, certo che è proprio uno schianto oggi!
La osservo e lei sorride. "Che hai da guardare così?"
"Sei bellissima."
Arrossisce e mi bacia, poi guarda la foto di Tadashi. "Lui è fiero di te, lo so."
"Una cosa che mi rende triste è che a lui sarebbe piaciuto tutto questo, tutti questi cambiamenti."
"Diversamente da te..."
"Come fanno dei giocattoli a essere vivi!" sbotto.
"Come fa la magia a esistere?"
"Quello l'ho accettato più facilmente. Però a quanto mi avete detto la magia non c'entra niente con quei giocattoli, né con le auto."
Mi tappa la bocca con un dito. "Hiro, mantieni la calma, ok? Hai un sacchetto?"
Sbuffo. "Non mi serve il sacchetto per respirare." Mi ricordo di avere in mano i fiori e glieli porgo.
Lei li accetta. "Sono bellissimi." Guarda ancora la tomba e poi mi osserva.
"Violetta, sono per te."
"Meglio che vengano cambiati alla tomba." Toglie i fiori vecchi, quasi appassiti e infila nel vaso quelli da me donati.
Sorrido. "Grazie, Violetta."
Mi prende la mano e ci allontaniamo verso il parco.

Ci sediamo sul prato, sotto a un albero che ci fa ombra. Sono cambiate così tante cose da quando ce ne siamo andati dalla Walt, e ancora stento ad accettarne alcune. Ma l'importante è che ho i miei vecchi amici, dei nuovi e una ragazza fantastica.
"Come va l'università, secchioncello?"
Sbuffo divertito. "Fra poco ci sarà un'altra fiera della scienza, e sto cercando qualcosa di nuovo da costruire."
"Posso darti una mano se vuoi."
Sorrisi. "Perché no? Grazie."
"Baymax è rimasto con gli altri?"
"Già, sosterrà moralmente mia zia con tutti quei clienti. E tuo fratello come sta?"
"Se intendi Flash è il solito rompiscatole. Quanto a Jack Jack, sai che l'adoro."
"E la tua città è al sicuro?"
"Sai che i supercattivi non finiranno mai."
"Come i supereroi." rispondo.
Sorride e poi torna seria. "Ho vissuto quattordici anni odiando i miei poteri, sai? Desidero essere una persona normale. I supereroi erano stati cacciati dal mondo a causa di alcuni problemi che aveva avuto mio padre prima che nascessi. Ma poi sono diventata una supereroina, e mi sono resa conto che tipo di persona sono davvero: speciale, e forte, e non lo dico vantandomi."
"Ma prima com'eri?"
Arrossisce e sospira, poi si toglie la passata e lascia cadere i suoi capelli davanti al viso. Un ciuffo le copre un occhio, nascondendolo completamente. "Una ragazza timida e chiusa in sé stessa."
La osservo con amore. "Sei sempre bellissima, solo più misteriosa."
"E quale Violetta ti piace di più?"
Le prendo le mani. "Tu, perché tu sei entrambe."
Sorride e si rimette la passata, mostrando l'occhio. "Anche tu sei speciale."
Mi stringo nelle spalle, poi mi bacia.
"Noi due." sussurra.
"Noi due." La guardo e mi viene dà chiedere: "Ti ha portata Wilbur?"
Lei fa una smorfia. "Mi ha dato un passaggio, sono arrivata prima."
Sbuffo. So che a quel tipo piace Violetta. È meglio che non faccia troppo il furbo.
Sento un battito d'ali forte e familiare sopra di me. Alzo la testa e sorrido vedendo Sdentato. "Guarda chi c'è? Vorrà volare con Baymax. Ma non sa che ho un appuntamento?"
Lei mi squadra, poi esclama: "Va bene, ma un volo veloce, e stringimi forte, chiaro?"
Ridacchio e la trascino verso casa per prendere Baymax.
L'importante è che lei stia con me.

Autrice
Ciao a tutti.
Ok, questo era l'ultimo capitolo. Grazie per i voti e le visualizzazioni.
Vi chiedo scusa se molti capitoli sono lunghissimi.
Volevo ringraziare mia sorella: lei ha inventato la coppia, io ho scritto la storia. Non so se è una coppia che può piacervi, spero di sì.
Comunque, grazie a tutti per aver letto e spero che la storia vi abbia soddisfatti.
Un bacione a tutti :*.
Ciao!!!

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