-16- Tempestività:

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Le giornate a Roma sono spensierate.
Non si studia, non si va a lezione.
Shopping, passeggiate, musei, pranzi.
E serate nei locali, Trastevere, Roma... di notte Roma.
Incrocia spesso Giacomo, l'albergo é vicino casa sua.
Antonio ironizza sempre sul suo fascino ma Emma conferma regolarmente l'avvenenza di Gioggioreal.
Lui però è sempre riservato, timido sull'argomento.
Ringrazia regolarmente. È un vero amico e molto devoto alla fidanzata.

L'estate è cominciata ed Emma e la sua migliore amica sono ancora a Roma.
Stanno seguendo un corso prestigioso di 3 settimane all'università Luiss, tenuto dai migliori avvocati del mondo.
Ha lasciato Matteo, era la cosa giusta da fare.

Sta male per Massimiliano, le manca ed ormai è arrivata a quel punto in cui può e deve farsi una ragione al fatto che tra loro è finita definitivamente.

La Luiss ha organizzato una serata su una barca che attraversa il Tevere, piena di luci e lanterne. Ci sono molti studenti, molti docenti. Ha invitato anche Giacomo e la fidanzata.
Marta, la sua migliore amica, ha familiarizzato molto con i loro compagni di corso e sta frequentando uno di loro, questa sera si sta divertendo molto.

Per Emma non è lo stesso. Non si sta divertendo, si limita a mandare giù martini senza ghiaccio.
Passa più tempo da sola che in compagnia di altre persone. Indossa un bellissimo abito lungo nero, le lascia spalle e braccia scoperte.
Sul lato sinistro ha due fibbie argentate a rendere l'abito più aderente e femminile.

Osserva il Tevere, il cupolone e continua a bere.
È disposta a tutto pur di spegnere il cervello per un po'.
Niente è andato come doveva andare.

Qualche ora dopo uno dei suoi docenti, approfittando del suo malessere psicologico e dell'alcol che comincia a fare effetto, con la scusa di una proposta lavorativa la trascina in un angolo.
Comincia a farsi pressante, comincia a superare ogni distanza, comincia ad allungare le mani.
La trascina fuori dalla barca, sul marciapiede e la spinge atterra.
Nonostante le proteste la volontà va e viene a causa dell'alcol.
Le alza il vestito mentre lei comincia a gridare.
Grida più che può mentre lui le impone di stare zitta.
Per fortuna, Giacomo, preso dalla voglia di fumare comincia a guardarsi intorno. Si accende una sigaretta.
Non vede più Emma.
Chiede alla fidanzata e a Marta.
Le grida di Emma diventano più forti.
Catturano l'attenzione dell'attore, si precipita in direzione delle grida.
Corre verso di lei. Scatta rapidamente qualche foto da usare come prova.
Il docente le ha strappato il vestito e sta provando a sfilarle gli slip, il tutto contro la volontà della ragazza.
Giacomo si avventa su di lui.
Lo picchia senza lasciargli il tempo di far mente locale, lo sfigura letteralmente.
Gli promette che provvederà a denunciarlo per fargliela pagare.
Quando si ferma si avvicina a lei.
Sta tremando, piangendo, non ha solo tentato di abusare di lei l'ha anche picchiata per non farla gridare e farla subire.
Si toglie la giacca e gliela infila, la bacia sulla fronte. È ancora sotto l'effetto dell'alcol.
<< sono Giacomo >>
Annuisce lei.
Sfila il telefono dalla tasca e chiama la fidanzata, le chiede di avvisare Marta e raggiungerlo.
Portano Emma in ospedale.

Giacomo, la fidanzata Federica e Marta sono nella sala d'aspetto del pronto soccorso.
Stanno visitando e medicando Emma.
<< dovremmo informare la famiglia >> esclama Federica.
<< sono le 3 di notte amore. Non posso chiamare a Napoli a quest'ora. Domattina chiamerò Ciro personalmente >>
<< sono d'accordo >> commenta Marta.
<< secondo te quello ha... >> prova a dire Federica dispiaciuta, si è attaccata molto ad Emma in questo periodo.
<< temo che qualcosa gliel'abbia fatta quel maledetto ma l'ho denunciato >> risponde Giacomo.
<< non accetto la giustizia per questo schifosi voglio la vendetta. Glielo farei provare a lui >> ammette lei.
<< hai ragione amore >>
<< chiama Massi, non te lo perdonerebbe >> dichiara Federica.
<< hai ragione, mi era passato di mente >>

Sfila il telefono dalla tasca e chiama Massimiliano, gli spiega cos'è successo.

<< che ha detto? >> domandano in coro Marta e Federica.
<< sale in macchina e ci raggiunge >>

Poco dopo esce il medico.

<< siete gli amici di Emma Orefice? >> domanda.
Annuiscono tutti e tre.
<< la ragazza presenta diverse ecchimosi e molti ematomi, qualche graffio... alcuni anche nelle zone intime. Non ha subito violenza carnale ma l'esperienza è stata molto simile a causa dello stordimento dell'alcol. L'abbiamo sedata. Era spaventata, agitata e dolorante. Delirava. Sei tu Massi?!. >>
<< no io sono Giacomo un suo grande amico. Massi sta arrivando >>
<< ottimo, non ha fatto altro che ripetere quel nome >>
<< quando la dimetterete dottore? >> domanda Marta.
<< domani nel pomeriggio ma solo se ci sarà qualcuno con lei che potrà starle accanto >>
<< ci pensiamo noi dottore e domani arriveranno i genitori ed il fratello >> risponde Giacomo.
Stringe le loro mani e torna in reparto.

Un'ora e 40 minuti dopo Massimiliano entra in ospedale correndo.
È da solo, è agitatissimo ed arrabbiato.
Incrocia subito Giacomo, Marta e Federica.
Chiede spiegazioni e vuole sapere come sta.
Gli raccontano quello che è successo e Massimiliano si arrabbia sempre più, gli spiegano che hanno già sporto denuncia ma ciò non lo fa calmare.
<< dov'è? >>
<< è ricoverata lì dentro >> risponde Marta indicando una porta chiusa.
Massimiliano apre la porta ed entra nella camera poi se la richiude alle spalle.

La trova rannicchiata in quel letto, un ago infilato nel braccio, il suo corpo è pieno di segni. Il viso è segnato dalle lacrime e dal trucco sciolto.

Si emoziona nel vederla così.
Si avvicina, le accarezza il viso con l'indice poi le sfiora le mani.
Prende una sedia e l'avvicina al letto. Non vuole lasciarla sola

Per fortuna vince sempre il bene...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora