Abbracci

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<<Simò sei forte, lo sai.>>
annuì dolcemente, lasciando che le parole di Manuel entrassero nel suo cuore e lo convincessero, prendendo in prestito il coraggio che in quel momento aveva perso.

Era una giornata soleggiata, particolarmente calma, Roma sembrava essersi spenta per loro due, nel rispetto di quel dolore silenzioso e crudele.

Simone sospirò, cercando di regolare la sofferenza, di domarla, per evitare di farle prendere il sopravvento.

La tomba del fratello era lì, imponente anche se piccola.
Simone aveva quasi paura di avvicinarsi, come se facendolo potesse toccare una parte del suo cuore pulsante.
La sua metà mancante.
Jacopo non c'era più,ma mai come ora c'era più che mai. Lo sentiva.

Manuel avvertiva quel dolore come fosse una coltellata, sentì le gambe cedere ma si fece forza. Appoggiò il suo braccio goffamente sulla spalla del ragazzo, le cui lacrime caddero sul prato.
Presto quella pacca sulla spalla divenne un abbraccio. La testa di Simone finì nell'incavo del collo di Manuel, dove respirò il suo profumo e il calore del suo corpo.
Manuel, trattenendo le lacrime, strinse forte Simone, nella speranza di dargli forza e prenderne un po' da lui, rubando quell'energia che solo quel ragazzo dagli occhi grandi e pieni di vita sapeva dargli.
Ma forse, questo lui ancora lo sapeva.

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Ciao!🤍 Questa storia nasce come continuo della serie "un professore", che ho amato alla follia. Penso ci sia un'energia bellissima tra i due attori, che a parer mio non possono non diventare due personaggi di un libro. La parola, forse, è lo strumento necessario per compensare quanto le immagini ci hanno strasmesso.
Proverò a fare del mio meglio, in questa mia personalissima versione.

A presto 🙏📝

Un angelo con gli occhi scuriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora