Giochiamo?

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<<QUELLA È LA NOSTRA!>> urla Luna, correndo verso il piccolo box sul retro del giardino, seguita da tutte le ragazze.

<<Ce stavano le bici e le sdraio>> dice Matteo, in risposta <<ma fatene ciò che ve pare!>> conclude con un mezzo sorriso.

Siamo entrati da circa cinque minuti, e la bellezza di questa villa sommata alla presenza inattesa di Davide mi fa sentire come su una giostra veloce e pericolosa, una di quelle che ti manda brividi lungo tutto il corpo che a stento riesci a controllare.

Questo giardino all'ingresso,  un po' incolto ma più che accettabile, si estende lungo tutto il perimetro della casa, circondandola.
C'è un lungo tavolo di legno con 6 sedie dello stesso materiale, piantine sparpagliate in giro e un dondolo a tre posti.
Il resto dello spazio è libero.
I lettini pieghevoli, invece, sono nella zona "delle ragazze".

La casa, all'interno, è molto spaziosa, piuttosto rustica ma con un tocco di modernità che la rende perfetta. La zona giorno è molto grande, dopodiché c'è un corridoio lungo e largo con due bagni e 4 camere. Alla fine di questo spazio, invece, c'è la stanza matrimoniale, ovviamente già prenotata da Chicca e Matteo.

La prima cosa che facciamo, più o meno tutti insieme, è tirare fuori i letti con i rispettivi materassi. Per fortuna è Matteo a coordinare il tutto: in ogni camera c'è un solo letto, gli altri 6 li sparpagliamo in giro. Ne mettiamo due in cucina, in angoli appartati, gli altri invece nel corridoio, lasciando una fetta consistente di spazio per circolare indisturbati.

<<Ecco qua>> dice Matteo dopo aver posizionato l'ultima rete a terra << poi a dormì dormite dove ve pare..basta che i letti li lasciate così>>

<<Va bene,  padrone di casa!>> Risponde Giulio.

Matteo resta in silenzio per qualche attimo, scrutandoci <<che poi ce ne so' due liberi, visto che Manuel e camilla nce stanno..quindi se volete fa' gli impicci ce sta spazio>> riflette con un ghigno sul viso.

<<Stai sempre a pensà a quello>> lo rimprovera Chicca dandogli un bacio sulla guancia.

<<Abbastanza sobrie, devo dire>> la voce di Davide mi riporta alla realtà, distolgo lo sguardo dagli altri per posarlo su di lui.

Seguo i suoi occhi e osservo le lenzuola che ha tra le mani, verdi e rosa. Ne ha più di un paio, sembrano formare una piccola torre.

<<Dai, aiutami >> gli suggerisco avvicinandomi ad uno dei letti.

Nel giro di un'ora abbiamo rassettato un po' in giro, sistemato il cibo e gli alcolici,  posizionato la propria valigia vicino al letto.

Insomma, avremmo potuto fare di meglio..ma  non ci si può lamentare.

<<Ce lo fai vedere questo bel paesino?>> Suggerisce Luna, mentre osserva una statuetta posizionato su una delle mensole nella sala da pranzo.

<<Eh, infatti!>> Ci uniamo io e Pin.

<<Ovvio regà>> replica Matteo afferrando le chiavi <<su, forza>>

Dopo esserci sistemati alla velocità della luce, usciamo tutti insieme e imbocchiamo una stradina che subito ci conduce ad una grande piazza.

Il sole è quasi sparito, l'aria è fresca, si inizia a sentire un leggero odore di cibo, i versetti degli animali e qualche debole vociare.

<<Cari ragazzi..qui siamo al centro storico>> esordisce Matteo, che si posiziona davanti a tutti noi, interpretando il ruolo di una guida turistica seria..che dura ben poco.
<<Quante cadute su ste mattonelle..>>

Un angelo con gli occhi scuriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora